Pagina 2 | Djalò subito a Torino? Il Porto lo caccia, la Juve è rassegnata…

Altro che redenzione, altro che nuova linfa e perciò, magari, il rilancio: per Tiago Djalò, difensore di proprietà della Juventus e in prestito al Porto, sta per arrivare una decisione drastica, forte, per i media portoghesi addirittura «inevitabile». Il centrale è stato scaricato dai Dragoes, che hanno già deciso per l’interruzione dell’acquisizione a titolo temporaneo. L’obiettivo è quello di riportare così il giocatore nuovamente a Torino, possibilmente prima del termine della scadenza dell’accordo, fissata per il prossimo 30 giugno. Al momento, un’azione definitiva non è ancora arrivata, anche perché bisogna capire i contorni legali della faccenda, oltre all’inchiesta interna al club che sta cercando di fare luce, una volta per tutte, sul comportamento dell’ex Lille, accusato di aver violato più volte il regolamento interno.

Djalò-Porto, cosa è successo

Lo strappo è arrivato nei giorni scorsi e non solo con Djalò, ma con altri tre atleti, rei - tutti - di fare una vita notturna al di là del tollerabile per un professionista. Nel caso specifico di Tiago ci sarebbe un caso di recidiva emblematico: era stato già pizzicato ad alcune serate, e la prima a Capodanno, quando si era recato a Madrid rientrando poco dopo l’alba e prendendo parte alla seduta di allenamento dell’Olival alle 10.30 del mattino. Il difensore, poco più di 24 ore più tardi, è sceso in campo nella sciagurata trasferta con il Nacional (2-0), interrotta per nebbia e ripresa soltanto il 12 gennaio, quando non è stato nemmeno preso in considerazione per la convocazione. A prescindere, negli ultimi mesi era stato messo chiaramente da parte rispetto al gruppo: l’ultima presenza ufficiale risale al 24 febbraio contro il Vitoria Guimaraes, partita estremamente emblematica del percorso avuto dal ragazzo nel suo periodo con la maglia biancoblu. Il portoghese è di fatto crollato nell’uno contro uno con Umaro Embalo, risultando decisivo - in negativo - nell’azione che ha portato al pari il Vitoria e scatenando l’ira dei suoi tifosi, che poco dopo hanno appreso di quelle notti di troppo.

 

 

 

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Cosa succederà

Ecco: non ci sono margini per ricucire, neanche un po’. Tant’è che si attendono solo i giorni che separano il calciatore dal rientro a casa Juve, ormai rassegnata al fatto che Tiago rientrerà e con ogni probabilità lo farà per poi ripartire, chissà dove e chissà quando. Nel mentre, come misura punitiva, il Porto ha chiesto e ottenuto dal ragazzo di allenarsi in orari differenti rispetto ai compagni. Ieri, ad esempio, si è recato al Centro de Treinos alle 7 del mattino, lavorando sotto la supervisione di un membro dello staff tecnico.

Il futuro di Conceicao

La rottura è totale, netta, e Porto e Juventus ne parleranno pure nei prossimi appuntamenti già fissati, sancendo il rientro del centrale prima del Mondiale per Club e concentrandosi successivamente sul futuro di Francisco Conceiçao, che rispetto a Djalò ha fatto il percorso inverso, e inizialmente con altre certezze sul futuro. Le stesse certezze sono state sgretolate dall’andamento e dal successivo allontanamento di Thiago Motta: ora è tutto in bilico, e lo sono soprattutto i 30 milioni di euro da sborsare per l’acquisto a titolo definitivo. Per la Juve erano diventati quasi una formalità, ma adesso molto, forse tutto, si è fatto diverso: l’ultima da titolare, per Chico, è stata esattamente due mesi fa. Sembra passata una vita, bisognerà ricostruirne praticamente un’altra.

 

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Cosa succederà

Ecco: non ci sono margini per ricucire, neanche un po’. Tant’è che si attendono solo i giorni che separano il calciatore dal rientro a casa Juve, ormai rassegnata al fatto che Tiago rientrerà e con ogni probabilità lo farà per poi ripartire, chissà dove e chissà quando. Nel mentre, come misura punitiva, il Porto ha chiesto e ottenuto dal ragazzo di allenarsi in orari differenti rispetto ai compagni. Ieri, ad esempio, si è recato al Centro de Treinos alle 7 del mattino, lavorando sotto la supervisione di un membro dello staff tecnico.

Il futuro di Conceicao

La rottura è totale, netta, e Porto e Juventus ne parleranno pure nei prossimi appuntamenti già fissati, sancendo il rientro del centrale prima del Mondiale per Club e concentrandosi successivamente sul futuro di Francisco Conceiçao, che rispetto a Djalò ha fatto il percorso inverso, e inizialmente con altre certezze sul futuro. Le stesse certezze sono state sgretolate dall’andamento e dal successivo allontanamento di Thiago Motta: ora è tutto in bilico, e lo sono soprattutto i 30 milioni di euro da sborsare per l’acquisto a titolo definitivo. Per la Juve erano diventati quasi una formalità, ma adesso molto, forse tutto, si è fatto diverso: l’ultima da titolare, per Chico, è stata esattamente due mesi fa. Sembra passata una vita, bisognerà ricostruirne praticamente un’altra.

 

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