Pagina 6 | Girelli intramontabile, Cantore fionda, resilienza Salvai: pagelle Juve Women

Un pezzo di scudetto lo sente comprensibilmente suo anche Caruso, capitano fino all’irrinunciabile offerta del Bayern. Oltre a lei, in rosa anche i portieri Proulx e Capelletti – il cui apporto in spogliatoio è stato preziosissimo –, il difensore Gallo (4 presenze), oltre a Bragonzi e Pelgander, uscite in prestito in inverno. Dalla Primavera convocazioni per Cocino, Mustafic, Gallina, Termentini, Zamboni, Copelli e Ferraresi.

 

PEYRAUD-MAGNIN 7 Ci sono i suoi guantoni sul sesto scudetto della Juve. Ma c’è anche una dose immensa di personalità e di capacità di adattamento alle spalle di una linea difensiva molto spesso diversa dalla precedente. (20 presenze)
 

GAMA 6.5 Capitano si nasce, non si diventa. La sua assenza prolungata in campo non ha certo fatto mancare il carisma di un leader di cui un gruppo vincente non può fare a meno. (4)

 

KULLBERG 8 In un reparto falcidiato dagli infortuni ha trovato progressivamente sempre più spazio, fino a imporsi da centrale come da braccetto: il rinnovo è stata la conferma di quanto è preziosa (18)

 

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Le pagelle: Harviken- Rosucci- Cascarino

  
HARVIKEN 7 Giovane roccia giunta dalla Norvegia per il ruolo di braccetto sinistro: sostituire Cascarino non era un passeggiata, lei si è concessa pure il lusso di raccogliere una gran bella margherita nel 4-3 contro la Roma (10)


ROSUCCI 7 Il rientro in campo dopo 559 giorni, a inizio settembre. Poi la prima maglia da titolare (21 settembre), il primo gol (30 settembre): non che la sua presenza al di fuori non si sentisse, ma ritrovarla in campo e pure leader è sacrosanto (oltre che bello) per il percorso che ha fatto. (14) 


CASCARINO 7 La sua stagione, iniziata ad altissimi livelli, è finita a causa del crociato rotto a dicembre. La Juve la attende per la prossima cavalcata (9).

 

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Salvai-Calligaris-Lenzini: i voti

 

SALVAI 7 Emblema di resilienza. Di chi lotta contro l’ennesimo infortunio, racconta la sofferenza e confida l’isolamento. Ma anche di chi, titolare dopo quasi un anno nella partita decisiva della Poule, gioca 100 minuti come se nulla di tutto quel dolore l’avesse attraversata. (1) 


CALLIGARIS 6.5 Una stagione condizionata dagli infortuni come per buona parte del reparto difensivo che, però, non le ha impedito di essere preziosa quando è stata chiamata in causa. (7) 


LENZINI 8 La lucidità che serve a una grande squadra. La capacità di gestire i momenti, di costruire quando si può, di liberare quando si deve. Poche parole, nessun fronzolo, tanti fatti. (16) 

 

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Schatzer- Boattin e Benninson: pagelle


SCHATZER 8 Doveva essere un anno di transizione, dal prestito al rientro a casa. Invece è stato l’anno della consacrazione. Perché a 20 anni una maturità così è rara. Perché che fosse Champions o amichevole il rendimento è stato sempre lo stesso, altissimo. (19)  


BOATTIN 7 È uno dei cinque pilastri con in mano il sesto scudetto. Nell’ultimo periodo si è rimessa la veste migliore di chi è efficace in difesa e in avanti, di chi morde, lotta ed è riferimento per tutti (14) 


BENNISON 7.5 Ci sono state partite in cui non ha sbagliato un tocco. Con la sua calma nordica ha gestito palloni, permesso alla squadra di riordinarsi, anche disegnato traiettorie offensive. Un altro colpo da 90 in un mercato apparentemente senza “big”. (22)  

 

Così la Juve è tornata a vincere: l'editoriale

 

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I voti a Stolen Godo- Bergamaschi e Krumbiegel

 

STOLEN GODO 7 Prendere il posto di Caruso forse era impossibile, ma lei non l’ha fatta rimpiangere. Forte nelle due fasi, autrice di due gol pesantissimi, ennesimo colpo azzeccato dal direttore. (5) 


BERGAMASCHI 6.5 Aveva voglia di un’occasione per rilanciarsi. Braghin gliel’ha concessa e lei ha messo tutto quello che ha a disposizione quando è stata chiamata in causa. (18)  


KRUMBIEGEL 7 Un rendimento a tratti un po’ altalenante non può cancellare il fatto che il suo apporto è sempre stato un enorme valore aggiunto per l’attacco grazie ad accelerazioni e palle in mezzo (22) 

 

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Le pagelle di Alisha Lehmann, Brighton e Thomas

BRIGHTON 7 Pronti, via. Manco il tempo di arrivare da oltreoceano e si è trovata al centro del campo di una squadra in lotta per lo scudetto. Ha retto l’impatto sia emotivamente, sia tecnicamente (10)  


THOMAS 7.5 Seconda in classifica per numero di presenze, prima per quanto è cresciuta, con l’umiltà e l’insistenza di adattarsi a un ruolo, quello di esterno di centrocampo, diverso da quello a cui era abituata (22)  


LEHMANN 6.5 Followers, tantissimi. Popolarità, tantissima. L’approdo all’interno del pacchetto Douglas Luiz. Chissà come la prenderà lo spogliatoio… tutti i dubbi si sono sciolti come neve al sole. Merito suo, che ha legato con tutte e continua a essere la prima a celebrare vittorie e compagne nonostante i pochi minuti in campo (15)  

 

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Girelli-Cantore-Bonansea: la Juve di sempre

BONANSEA 7.5 Forse a lei più di tutte il “nuovo sistema paradiso” by Canzi ha ridonato motivazioni e voglia di riscattare una fase calante. Si è adattata al ruolo di centrocampista esterna e confermata decisiva a scorrere i suoi gol. Vedi l’1-2 di Parigi o la rete con la Roma allo Stadium, ma anche il 3-2 al 90’ con la Lazio. (17)  


CANTORE 9 Due gol in due partite al Psg nel preliminare di Champions che sembrava Davide contro Golia. E infatti lei è stata la fionda… preludio alla stagione della piena maturità. Margini di miglioramento? Canzi è convinto che se attaccasse la profondità con più continuità sarebbe implacabile… (23) 


GIRELLI 8.5 Cara Cristiana, per favore non smettere mai di giocare... La più continua, la più fredda, la più temuta dai difensori centrali. Quando segna, e l’ha fatto 19 volte in Serie A quest’anno, ma anche quando si fa un mazzo così in ripiegamento, manco dovesse dimostrare ancora qualcosa a qualcuno. (22) 

 

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Mister Canzi da 9 in pagella


VANGSGAARD 6.5 Subito di lei si è detto che mai si era vista a Vinovo un’attaccante con quel fisico, quella forza, quella qualità. La cosa la fa imbarazzare e a volte anche in campo è apparsa troppo timida. Le aspettative erano altissime, il campionato del tutto nuovo. La ragazza si (ri)farà presto (20) 


BECCARI 7 L’ennesimo Erasmus (al Sassuolo) chiuso con il massimo dei voti e richiamato subito alla base da Braghin. A volte le è mancata un po’ di continuità, qualche panchina forse le ha fatto male, ma lì davanti il suo potenziale si è visto. Eccome (20)  


CANZI 9 Ha risposto con eleganza, idee chiare, apparente imperturbabilità all’iniziale scetticismo di qualcuno. Ha preso in mano uno spogliatoio ferito, ha messo sullo stesso piano veterane, nuove, popolari su Instagram e giovanissime e, pronti via, ha cambiato modulo. Una linea che poteva sembrare fragile e che invece è stata determinante. In campo e fuori. Il club gli ha chiesto la qualificazione in Champions e il Group Stage. Lui ha fatto molto, molto di più. E non ha ancora finito…  

 

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Le pagelle di Alisha Lehmann, Brighton e Thomas

BRIGHTON 7 Pronti, via. Manco il tempo di arrivare da oltreoceano e si è trovata al centro del campo di una squadra in lotta per lo scudetto. Ha retto l’impatto sia emotivamente, sia tecnicamente (10)  


THOMAS 7.5 Seconda in classifica per numero di presenze, prima per quanto è cresciuta, con l’umiltà e l’insistenza di adattarsi a un ruolo, quello di esterno di centrocampo, diverso da quello a cui era abituata (22)  


LEHMANN 6.5 Followers, tantissimi. Popolarità, tantissima. L’approdo all’interno del pacchetto Douglas Luiz. Chissà come la prenderà lo spogliatoio… tutti i dubbi si sono sciolti come neve al sole. Merito suo, che ha legato con tutte e continua a essere la prima a celebrare vittorie e compagne nonostante i pochi minuti in campo (15)  

 

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