Pagina 3 | Conte-Juve, il ritorno dipende da Tudor: le parole che accendono i tifosi

TORINO - Un passo alla volta. Un punto alla volta. Una vittoria alla volta. Igor Tudor procede con la sua marcia cadenzata e decisa verso il grande obiettivo: ottenere il 4° posto che garantirebbe la prossima Champions League. Ovvero il motivo principale per cui è stato preso al posto di Thiago Motta che ormai aveva perso la rotta per l’Europa. Ma, ovviamente, Igor vuole garantirsi la panchina anche per la prossima stagione, dopo lo “stage” del Mondiale per club negli Usa. Negli States, per accedere agli ottavi di finale, dovrà finire tra i primi due posti del girone in cui sfiderà gli emiratini dell’Al Ain, i marocchini del Wydad e gli inglesi del Manchester City. Ma al momento il tecnico croato pensa solo ed esclusivamente alla volata europea e, non solo con i risultati (due vittorie e un pareggio), è già riuscito a conquistare i tifosi.

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Tudor e dna Juve

Eccitati e convinti in primis dal suo Dna juventino e poi per il lavoro sulle gambe e sulla testa che sta riuscendo a mettere in pratica. Con Tudor, infatti, la Juventus ha cambiato pelle, è tornata a lottare in ogni partita oltre che a crescere nell’autostima. Le figuracce con Atalanta e Fiorentina non sembrano più un rischio replicabile con Tudor alla guida della Vecchia Signora. Anche ieri, alla Continassa, durante il primo allenamento aperto al pubblico, con la tribuna riempita da 300 spettatori, bagno di folla per Igor il potente. Che non ha lesinato saluti e ringraziamenti per l’affetto ricevuto dagli spalti.

Il quarto posto e la conferma

Come si sa, centrando il 4° piazzamento, si garantirebbe la conferma anche se il club avrebbe comunque la possibilità di svincolarsi pagando una penale. In ogni caso la sensazione crescente è che in caso di Champions, Igor resterà al suo posto: sarebbe rischioso rinunciare a lui per iniziare una stagione con un nuovo tecnico costretto a vivere con l’ombra ingombrante di un Igor vincente. Discorso differente invece qualora fallisse.

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Conte gela il Napoli

A quel punto “i fantasmi” che comunque continuano a girare intorno al pianeta bianconero si agiterebbero ancora di più. Ogni riferimento a Conte in primis e Gasperini in seconda battuta non è casuale. Due profili diversi, accomunati dal loro passato juventino e dal fatto di essere sotto contratto anche per la prossima stagione: col Napoli e con l’Atalanta. Ma se l’atalantino ha fatto capire senza equivoci che si può chiuderla anche prima, il partenopeo, proprio ieri, ha fatto cadere in conferenza stampa una frase che ha acceso la fantasia e la voglia dei bianconeri contiani: «Sono state dette tante cose ad inizio d’anno da parte mia, alcune posso confermarle, altre non posso confermarle. Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto. E’ stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In questi 8 mesi qui a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare». Prove di divorzio? Presto per dirlo, certo è che un abbozzo, forse anche qualcosa più di un rimpianto, c’è. Ma si sa che lasciare il Napoli prima del previsto con De Laurentiis non è facile. Chiedere a Giuntoli per conferma. Anche Tudor lo sa e prosegue la sua marcia...

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Conte gela il Napoli

A quel punto “i fantasmi” che comunque continuano a girare intorno al pianeta bianconero si agiterebbero ancora di più. Ogni riferimento a Conte in primis e Gasperini in seconda battuta non è casuale. Due profili diversi, accomunati dal loro passato juventino e dal fatto di essere sotto contratto anche per la prossima stagione: col Napoli e con l’Atalanta. Ma se l’atalantino ha fatto capire senza equivoci che si può chiuderla anche prima, il partenopeo, proprio ieri, ha fatto cadere in conferenza stampa una frase che ha acceso la fantasia e la voglia dei bianconeri contiani: «Sono state dette tante cose ad inizio d’anno da parte mia, alcune posso confermarle, altre non posso confermarle. Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto. E’ stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In questi 8 mesi qui a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare». Prove di divorzio? Presto per dirlo, certo è che un abbozzo, forse anche qualcosa più di un rimpianto, c’è. Ma si sa che lasciare il Napoli prima del previsto con De Laurentiis non è facile. Chiedere a Giuntoli per conferma. Anche Tudor lo sa e prosegue la sua marcia...

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