TORINO - Ieri mattina, nella consueta seduta di allenamento in preparazione alla sfida contro il Parma, è probabile che Tudor si sia sentito un po’ come quei professori liceali che da fine aprile in poi - vuoi per concedersi qualche giorno di studio in più in vista degli ultimi esami, vuoi per improvvisi malanni legati al cambio di stagione - sono abituati a constatare un’improvvisa mole di assenze dei propri alunni. Ai vari lungodegenti tra le fila bianconere, infatti, si sono aggiunti Kenan Yildiz e Renato Veiga, con il numero totale degli indisponibili che è salito a dieci. Se l’ex Basilea non è proprio sceso in campo a causa di una sindrome influenzale, il turco si è trovato costretto a interrompere l’allenamento anticipatamente per via di un forte trauma contusivo alla coscia destra. Un inconveniente che, tra l’altro, lo ha portato a disertare due impegni serali a Milano per Adidas e Kings League.
Yildiz: i tempi di recupero
Bisognerà aspettare l’esito degli esami strumentali per poter comprendere appieno l’entità dell’infortunio, ma l’impressione è che il problema possa rientrare nel giro di due/tre giorni. Tutto dipenderà dalla percezione del dolore dei prossimi giorni. Nessun allarmismo eccessivo, dunque, con i due giocatori che verranno valutati di seduta in seduta nella speranza che recuperino per la trasferta di lunedì. Entrambi, dall’arrivo in panchina di Tudor, hanno disputato tutti e 270 i minuti a disposizione. E se c’è una cosa che il tecnico croato ha reso palese fin dal primo giorno - basti pensare a quanto fatto con Thuram, confermato fra i titolari contro il Lecce nonostante non fosse al 100% - è che è disposto a rinunciare a uno dei suoi fedelissimi solo se strettamente necessario.
Foto [id:139931503]La Juve di Tudor col joystick: Yildiz segna così dopo un'azione strepitosa

© RIPRODUZIONE RISERVATA