Cabal e la Juve, la beffa dopo il dramma: la notizia che non aiuta il club

Lesione al crociato del ginocchio sinistro, stagione finita. Dovrebbe essere operato a Lione la prossima settimana. E intanto la Fifa…

TORINO - Tutto tristemente confermato. Juan Cabal si è rotto il crociato anteriore del ginocchio sinistro: l’esito degli esami, a cui il terzino colombiano si è sottoposto ieri al JMedical, non dà scampo. Per il bianconero, che si era fatto male lunedì nel primo allenamento con la Colombia nel ritiro in Argentina, stagione finita e un film già vissuto poco più di un mese fa, quando lo stesso grave infortunio è capitato al compagno di squadra Gleison Bremer. E Cabal dovrebbe seguire la stessa trafila del brasiliano affidandosi al medesimo chirurgo ortopedico, il dottor Sonnery-Cottet, che lavora a Lione ed è specializzato nella gestione delle lesioni ai legamenti del ginocchio. L’intervento non sarà a breve: bisogna aspettare che il ginocchio si sgonfi. Indicativamente entro la prossima settimana Cabal dovrebbe essere operato e poi inizierà la lunga fase di riabilitazione. Tra i tanti messaggi di sostegno spiccano quello di Bremer, accomunato dallo stesso destino che ha voluto incoraggiarlo, e quello dell’Inter (In bocca al lupo Juan. Ti aspettiamo presto in campo", con tanto di emoticon del bicipite, simbolo di forza e determinazione) che aveva fatto lo stesso tweet in occasione dell’infortunio di Bremer e di Zapata.

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Cabal: a quanto ammonta l'indennizzo Fifa

Minima consolazione per la Juventus l’indennizzo che arriverà dalla Fifa: il Club Protection Programme fornisce un risarcimento ai club nel caso in cui i giocatori subiscano un infortunio, in allenamento o durante la partita, quando vengono convocati in Nazionale. Ma la somma, all’incirca 1,7 milioni calcolando l’ingaggio di Cabal (2,5 milioni lordi), la franchigia di un mese e un ritorno ai primi di agosto, sarà versata soltanto a guarigione avvenuta e non aiuterà il club nel mercato di gennaio. Se Cabal, e prima di lui Bremer, guarda dunque alla prossima stagione per ritornare a indossare la maglia bianconera, Thiago Motta deve pensare a come continuare questa stagione, che è soltanto a un terzo del percorso e già la Juventus deve fare i conti con una doppia emergenza in difesa.

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Motta chiama Puche, Giuntoli sonda il mercato

A disposizione del tecnico sono rimasti cinque uomini, Kalulu, Gatti, Cambiaso, Danilo, Savona, oltre al giovane Jonas Rouhi (tre presenze per 88 minuti in campo) e il giovanissimo classe 2006 Gil Puche, che non ha ancora debuttato in prima squadra. Nove partite, da qui alla fine dell’anno, e poi ai primi di gennaio la Supercoppa italiana da giocare in Arabia Saudita dove potrebbe già essere arrivato il rinforzo. Cristiano Giuntoli e i suoi collaboratori stanno infatti accelerando la ricerca del sostituto affinché Motta possa averlo subito alla riapertura mercato, il 2 gennaio (e il 3 è fissata la semifinale di Supercoppa contro il Milan). Il casting di questi giorni indica in cima alla lista l’ex bianconero Radu Dragusin, ora al Tottenham, e il polacco dell’Arsenal Jakub Kiwior, che Motta ha allenato allo Spezia: entrambi possono arrivare a costo zero, tranne le spese dell’ingaggio, perché sarebbero dei prestiti. Ed entrambi possono coprire due ruoli: quello di centrale e all’occorrenza anche di terzino.

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Anche Lucumì nel casting

Piace anche John Lucumì del Bologna, un giocatore che Motta conosce bene avendolo lanciato nel club emiliano e che corrisponde all’identikit tracciato dal dt bianconero. Per di più il colombiano non ha bisogno di ambientarsi nel nostro campionato, ma c’è la controindicazione del prezzo, 15 milioni, troppo alto per il budget a disposizione della Juventus. Anche il costo del brasiliano (ma con passaporto italiano) Léo Ortiz, del Flamengo, non si discosta dai 15 milioni, ma lui ha l’aggravante di doversi adattare in fretta alla Serie A. Molto più abbordabile Ardian Ismajli, difensore dell’Empoli, il cui prezzo si aggiora sugli 8 milioni. E poi c’è lo svedese Victor Lindelof del Manchester United che si è offerto alla Juventus: ha un contratto in scadenza nel 2025, ma il club inglese non lo lascerebbe andare via a zero euro.

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TORINO - Tutto tristemente confermato. Juan Cabal si è rotto il crociato anteriore del ginocchio sinistro: l’esito degli esami, a cui il terzino colombiano si è sottoposto ieri al JMedical, non dà scampo. Per il bianconero, che si era fatto male lunedì nel primo allenamento con la Colombia nel ritiro in Argentina, stagione finita e un film già vissuto poco più di un mese fa, quando lo stesso grave infortunio è capitato al compagno di squadra Gleison Bremer. E Cabal dovrebbe seguire la stessa trafila del brasiliano affidandosi al medesimo chirurgo ortopedico, il dottor Sonnery-Cottet, che lavora a Lione ed è specializzato nella gestione delle lesioni ai legamenti del ginocchio. L’intervento non sarà a breve: bisogna aspettare che il ginocchio si sgonfi. Indicativamente entro la prossima settimana Cabal dovrebbe essere operato e poi inizierà la lunga fase di riabilitazione. Tra i tanti messaggi di sostegno spiccano quello di Bremer, accomunato dallo stesso destino che ha voluto incoraggiarlo, e quello dell’Inter (In bocca al lupo Juan. Ti aspettiamo presto in campo", con tanto di emoticon del bicipite, simbolo di forza e determinazione) che aveva fatto lo stesso tweet in occasione dell’infortunio di Bremer e di Zapata.

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