INVIATO A UDINE - La Juve torna Juve e vince meritatamente a Udine. Lo spauracchio della pareggite che aveva colpito la squadra di Motta nelle prime dieci partite di campionato – squadra che si presenta a Udine con più X (6) in classifica insieme al Parma e al Bologna – svanisce minuto dopo minuto, perché i bianconeri entrano in campo col piglio giusto che, tradotto in pillole, significa dimostrarsi padroni del campo con, per esempio, quasi il 70% di possesso palla dopo il primo tempo. Questa volta, però, non solo palla tra i piedi ma pure in fondo al sacco, per due volte prima dell’intervallo, a capitalizzare una prestazione da squadra di personalità. Anche perché, tanto per capire come stanno le cose, a Udine avevano perso prima in quattro su cinque e si era salvata solo l’Inter, capace di vincere.
Juve, possesso e concretezza
Un successo che portano a casa anche i bianconeri, abili a non patire l’alta pressione Champions finita sopra la testa di questa squadra giovane nell’età, ma dalla qualità alta, con una classifica che prima di questo 11° turno la vedeva al 6° posto. L’Udinese commette l’errore di non pressare alto e così la Juve fraseggia a piacimento sino a cercare il momento giusto per la percussione. Che avviene due volte grazie ai piedi e alle leve potenti di Thuram, guardatelo bene questo ragazzo destinato a diventare un campione top anche se dopo 5 minuti spara alto al volo un cross da destra di Savona. Ma il francese si rifa con gli interessi al 19’ quando abbassa la testa e va in verticale cercando lo scambio con Yildiz, palla di ritorno in area dove salta Kabasele per sparare di sinistro un diagonale potente e preciso che va sul palo, palla che rientra in campo ma sbatte sul portiere Okoye che regala un autogol made in Thuram al 99%.
Da sottolineare che in quel momento la Juventus aveva un possesso palla dell’82%! Lo spartito non cambia, con Locatelli sontuoso nel recupero e nel contrastare mille palloni insieme sempre a Thuram che al 37’ va in percussione: palla a Yildiz, il turco entra in area da sinistra e accentrandosi colpisce di destro col pallone che finisce sul palo lontano, la sfera ritorna in area dove è lesto Savona, di sinistro con precisione a ribattere in rete per il raddoppio.