"Juve, mi è dispiaciuto andarmene. Conte top, ho conosciuto due versioni"

Un tuffo nei ricordi del passato in attesa di una chiamata per il futuro: l'anno in bianconero e il rammarico dopo l'addio
"Juve, mi è dispiaciuto andarmene. Conte top, ho conosciuto due versioni"© LAPRESSE

"Sono in attesa di una bella proposta". Antonio Candreva, 37 anni, non ha ancora voglia di appendere gli scarpini al chiodo, ma è ancora svincolato dopo la retrocessione con la Salernitana. L'esterno è intervenuto su Sky Sport per parlare di futuro ma anche di una sfida che l'ha visto protagonista in più occasioni e con entrambe le maglie, ovvero Juventus-Lazio: "Vedremo una bella partita"

Candrea, Juve-Lazio e Conte

Antonio Candreva ha parlato del suo futuro: "Mi sento ancora un calciatore. Ho avute diverse proposte ma per l'età che ho si ponderano tante altre componenti. La voglia di giocare c'è ancora e sto bene anche fisicamente. Italia o estero? Mi sarebbe piaciuto andare all'estero ma da più giovane, ora penso di chiudere in Italia". Poi uno sguardo al Napoli di Conte: "L'ho sempre considerato forte perché è capace di trasmetterti tanto a livello umano, tattico e sportivo. Ho vissuto due versioni del mister: una con l'Italia, dove il tempo della quotidianità non è lo stesso come nel club. Poi l'altro all'Inter. Ti fa sentire consapevole delle tue qualità, è l'allenatore più forte avuto in carriera. A Napoli sta facendo un grandissimo lavoro e si sta confermando quello che è lui"

A chiudere le parole su Juve-Lazio: "Se parliamo di queste due squadre mi piacciono entrambe. Vedremo una bella partita tra due squadre in salute e che stanno facendo bene. Hanno cambiato tanto ma allo stesso tempo sono riusciti ad approcciare bene la stagione. Il Candreva della Juve? Un ricordo bello perché poi venivo dal mio primo anno di A ed ero molto giovane. Arrivai a gennaio in uno spogliatoio con grandi giocatori e persone perché mi hanno fatto sentire parte del gruppo sin da subito. Alla fine della stagione cambiarono società, dirigenti e allenatori, ero in prestito dall'Udinese e il club non mi riscattò per un cifra molto elevata. La Juve poi iniziò il percorso che tutti conosciamo e dispiace non aver fatto parte di quella squadra".

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