Fianco a fianco, Douglas Luiz e Kenan Yildiz contro la Lazio proveranno a imprimere assieme una svolta alla loro stagione. Svolta diversa tra l’uno e l’altro, ma svolta di cui l’uno e l’altro hanno bisogno. E di cui ha bisogno soprattutto la Juventus: oggi più che mai, priva com’è di Koopmeiners e McKennie a centrocampo (e con Fagioli acciaccato), e di Francisco Conceiçao, Nico Gonzalez e Milik in attacco (e con Weah appena recuperato). Ma di avere il brasiliano e il turco al meglio in realtà la squadra bianconera avrà bisogno per tutta l’annata, perché a prescindere dalle assenze è stata pensata con loro due come punti fermi, al netto delle fisiologiche rotazioni: lo dimostrano l’investimento da 50 milioni fatto per Douglas Luiz e il rinnovo fino al 2029 stilato con Yildiz, a cui si è aggiunta l’assegnazione della maglia numero 10.
Douglas Luiz e Yildiz
Due punti fermi uno dei quali però finora è stato punto fermo al contrario, ovvero in pianta quasi stabile in panchina: Douglas Luiz (a Empoli l’unica da titolare, deludente). L’altro, Yildiz, ha stappato la Champions bianconera con un gol di bellezza e suggestione enormi, ha servito due assist nelle prime due partite di campionato ed è quasi sempre stato sopra o sulla soglia della sufficienza. Non male, per un diciannovenne alla prima stagione iniziata ufficialmente da giocatore della prima squadra (l’anno scorso, pur aggregato dal ritiro e pur debuttando già alla 1ª giornata, fu formalmente promosso il 7 novembre). Però Yildiz non è “UN” diciannovenne: lo dicono le scelte della Juventus (e del ct della Turchia Montella) nei suoi confronti.
E allora gli zero gol in sette turni campionato esigono comunque una svolta. Diversa da quella che deve imprimere Douglas Luiz, ma una svolta. E serve ora, che la Juve si appresta ad affrontare sette partite in 22 giorni: iniziando oggi con la Lazio e con la chance di agganciare il Napoli in vetta, poi lo Stoccarda martedì e l’Inter domenica, per restare alla settimana. Svolte che come si diceva il brasiliano e il turco quasi certamente cercheranno fianco a fianco: l’ex Aston Villa da trequartista, al posto di Koopmeiners; Yildiz, che pure era un’opzione per quel ruolo, ricoperto nelle prime tre giornate, alla sua sinistra.