Sarà anche nato un poco strisciando, ma il secondo pensiero stupendo della carriera di Leo Ortiz – in queste settimane – sta gradualmente prendendo consistenza. Il primo, in fondo, il centrale brasiliano l’ha realizzato pochi mesi fa soltanto: vestire la maglia del Flamengo, squadra tifata fin da piccolo e club che l’ha acquistato nello scorso mese di marzo dal Bragantino. Perché cambiare, allora? Per quasi nessun motivo. Già, quasi. Perché una chiamata dall’Europa, alla soglia dei 29 anni, rischierebbe di assumere la fisionomia del treno difficilmente destinato a passare una seconda volta. E allora…
Nuovo colpo di Giuntoli?
E allora il difensore verdeoro, classe 1996, nato a Porto Alegre e cresciuto ostentando un riconoscibilissimo baffo in volto, più d’una riflessione intorno al suo secondo pensiero stupendo la sta covando, eccome. Parlando con i compagni e gli ex compagni di spogliatoio, per esempio. Non è un mistero che Cristiano Giuntoli apprezzi da tempo le qualità del difensore maturato nel vivaio dell’Internacional, così come è affiorato sopra il pelo dell’acqua il crescente interesse della Juventus riguardo il suo profilo, dopo il grave infortunio che terrà Bremer fuori dal campo per tutta la stagione. Il passaporto italiano e le doti tecniche che gli consentono di essere utilizzato anche in mezzo al campo, addirittura da rifinitore all’occorrenza, fanno il resto, consentendo al suo identikit di strizzare l’occhio tanto alle facoltà di mercato dei bianconeri quanto ai desiderata di Thiago Motta nel ruolo.