Pagina 3 | Juve-Lazio, prende corpo la formazione: il minuto da sogno di Yildiz

Una serata da 10 al quadrato: di maglia e di ruolo, ovvero quello di trequartista storicamente associato al numero più affascinante della storia del calcio. È la serata che si prospetta sabato 19 ottobre in Juventus-Lazio a Kenan Yildiz, che cercherà di trasformarla in una serata da 10 al cubo: aggiungendo a numero di maglia e ruolo un 10 inteso come voto alla prestazione. Una serata da 10 per la quale si è scaldato ieri con la sua Turchia. Partito in panchina contro il Montenegro, Montella lo ha inserito al 68’ e in un minuto il diciannovenne talento bianconero ha deciso la sfida: ricevuta palla sulla sinistra dell’area, spalle alla porta, si è girato in un lampo puntando il fondo e di sinistro rasoterra ha colpito il palo più lontano, con Can Kahveci pronto a ribadire in rete per l’1-0 rimasto immutato. Serata quasi perfetta (sarebbe stata perfetta con il gol) per Yildiz, anche per l’ora abbondante di riposo che può avergli fatto solo bene: con 643 minuti giocati è il terzo bianconero più impiegato da Motta dopo Vlahovic (758) e Cambiaso (731) e assieme a loro due è il solo utilizzato in tutte e nove le partite giocate dalla Juve.

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Motta pensa a Yildiz al posto di Koopmeiners

Ora lo attende la trasferta di lunedì in Islanda, da dove il giorno dopo ripartirà per Torino, per iniziare la missione Lazio. Sfida in cui il talento turco, esterno sinistro d’attacco nella “Juve tipo”, potrebbe tornare ad agire in posizione più centrale come nelle prime tre giornate di campionato. Uno spostamento che avrebbe la stessa motivazione di allora: l’esigenza di rimpiazzare Koopmeiners, che nei primi due turni non ancora juventino, nel terzo era appena arrivato e adesso è infortunato (molto difficile un suo recupero per sabato). L’opzione Yildiz non è l’unica a disposizione di Motta, che per giunta tra centrocampo e attacco dovrà fare i conti anche con l’infortunio di Gonzalez e la squalifica di Conceiçao, oltre che con la nuova convalescenza postoperatoria di Milik (assenze alle quali si aggiunge quella di Bremer in difesa): il tecnico in posizione di mezzala/trequartista sul centrosinistra potrebbe anche dare una nuova chance dal 1’ a Douglas Luiz, oppure impiegare Fagioli o McKennie. Questi ultimi due però saranno reduci dagli impegni con le Nazionali (e il texano anche da un viaggio intercontinentale) e quanto al brasiliano è da vedere se nel frattempo sarà riuscito a mostrare a Motta ciò che il tecnico pretende per schierarlo titolare.

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Come cambia la Juve con Yildiz al centro

L’ipotesi Yildiz trequartista alle spalle di Vlahovic, che sia nel 4-1-4-1 con una mezzala accanto o da solo nel 4-2-3-1 (moduli che peraltro possono trasformarsi l’uno nell’altro con fluidità e continuità), è dunque concreta. Anche perché già sperimentata e con esito positivo: il turco come detto ha giocato in quella posizione contro Como, Verona e nel primo tempo con la Roma. E se l’ultima recita non era stata brillante (come per tutta la squadra del resto), nelle prime due il talento turco aveva invece fatto sfoggio delle sue qualità e servito due assist, a Weah contro il Como e a Vlahovic contro il Verona. Lo spostamento di Yildiz al centro - relativo, perché giocando a sinistra ha comunque licenza di accentrarsi e giocando al centro di allargarsi - aprirebbe le porte alla conferma tra i titolari di Samuel Mbangula a sinistra, con Cambiaso o il recuperato Weah a destra. Proprio Mbangula (ieri titolare nel Belgio Under 21 vittorioso 2-0 in Scozia, ma uscito prima dei gol), aveva rimpiazzato Yildiz a sinistra con il Cagliari. Senza brillare. Nelle prime giornate, però, con il turco vicino, aveva invece sorpreso tutti con un gol, due assist e un rigore procurato. E chissà che tornando ad avere vicino l’Yildiz scintillante di ieri non torni ad accendersi anche lui.

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Come cambia la Juve con Yildiz al centro

L’ipotesi Yildiz trequartista alle spalle di Vlahovic, che sia nel 4-1-4-1 con una mezzala accanto o da solo nel 4-2-3-1 (moduli che peraltro possono trasformarsi l’uno nell’altro con fluidità e continuità), è dunque concreta. Anche perché già sperimentata e con esito positivo: il turco come detto ha giocato in quella posizione contro Como, Verona e nel primo tempo con la Roma. E se l’ultima recita non era stata brillante (come per tutta la squadra del resto), nelle prime due il talento turco aveva invece fatto sfoggio delle sue qualità e servito due assist, a Weah contro il Como e a Vlahovic contro il Verona. Lo spostamento di Yildiz al centro - relativo, perché giocando a sinistra ha comunque licenza di accentrarsi e giocando al centro di allargarsi - aprirebbe le porte alla conferma tra i titolari di Samuel Mbangula a sinistra, con Cambiaso o il recuperato Weah a destra. Proprio Mbangula (ieri titolare nel Belgio Under 21 vittorioso 2-0 in Scozia, ma uscito prima dei gol), aveva rimpiazzato Yildiz a sinistra con il Cagliari. Senza brillare. Nelle prime giornate, però, con il turco vicino, aveva invece sorpreso tutti con un gol, due assist e un rigore procurato. E chissà che tornando ad avere vicino l’Yildiz scintillante di ieri non torni ad accendersi anche lui.

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