"Deve essere sempre così?"
Come si può chiedere a un giocatore di collaborare in campo con un arbitro se il sistema non è in grado di dimostrargli di essere giusto, ma che - esattamente come i giocatori che simulano - finge di non aver commesso errori nascondendoli sotto la più burocratica applicazione di un protocollo? E come si fa a convincere i tifosi che è tutto regolare, che devono credere a quello che vedono (pagando anche carissimo per poterlo fare)? Più o meno due anni fa, la Juventus veniva travolta dall’inchiesta Prisma i cui, velocissimi, sviluppi sportivi portarono alla pesantissima condanna di dieci punti per le plusvalenze (costata in termini economici più di cento milioni di euro). Si sono invece perse le tracce delle altre inchieste sulle plusvalenze degli altri club (alcune clamorose, altre fatte proprio con la Juventus, unica a pagare per una violazione che si commette in due...). È probabile che nessun altro club pagherà per un comportamento (quello delle plusvalenze) ampiamente diffuso nel calcio italiano. Avete presente quando Thiago Motta ha detto "Se Conceiçao ha simulato, è giusto che paghi, ma deve essere sempre così"? Ecco, al di là del fatto che Conceiçao non ha simulato, il problema è proprio questo: non sarà sempre così.