Giuntoli, Motta e il piano per Pogba
Domenica, due giorni dopo l’indiscrezione sulla riduzione di pena, il Polpo si è presentato all’Allianz Stadium dove ha seguito Juventus-Cagliari, mostrandosi finalmente sorridente, ha firmato autografi, si è concesso per selfie e foto. Ha incrociato Giorgio Chiellini nelle nuove vesti di dirigente, ma non John Elkann, pure lui in tribuna. La presenza del Polpo può significare una sorta di addio ai tifosi bianconeri e alla casa della Juventus: era da un anno e mezzo che mancava e l’ultima volta, nel maggio 2023 in campo contro la Cremonese, era uscito in lacrime dopo l’ennesimo infortunio.
Pogba, le parole di Deschamps
Che non ci siano spiragli per la sua permanenza tra le file juventine era già noto, ma è apparso ancora più chiaro dopo le dichiarazioni quasi fotocopia di Cristiano Giuntoli ("È stato un grande calciatore, ma è tanto che è fermo") e di Thiago Motta ("La società deciderà il da farsi. Pogba è stato un grande giocatore. È da tanto tempo che non gioca"). Così il campione del Mondo 2018, che a marzo compirà 32 anni, potrà iniziare una nuova avventura fuori dall’Europa: più che l’Arabia Saudita, sono gli States, dove ha casa a Miami, ad attirarlo. E il ct della Francia Deschamps lo sprona: "Un’ottima notizia. Avrà dei passi da fare, ma la luce si è riaccesa".
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