Emergenza Bremer, scatta l'unità di crisi Giuntoli: i nomi che non ti aspetti

L'infortunio del centrale bianconero apre un buco nella difesa della Juve: ecco le strategie per rimediare

La perdita di Gleison Bremer è pesantissima. Il brasiliano, fino alla maledetta notte di Lipsia era stato il titolarissimo di Thiago Motta che lo ha sempre schierato e mai sostituito, fino al contrasto con Openda da cui è uscito con il ginocchio sinistro a pezzi, come hanno impietosamente certificato gli esami al JMedical: legamento crociato anteriore rotto con la necessità dell’inevitabile intervento chirurgico e di un recupero stimabile in almeno sette mesi. Bremer punta a rientrare nelle ultime gare di campionato per ritrovare il rimo e partecipare al Mondiale per club di giugno. Ora è il momento della motivazione, come ha postato lo stesso Bremer sul proprio profilo Instagram: “Difficile trovare le parole in questo momento così difficile, purtroppo il risultato degli esami è stato il peggiore. È una sfida che voglio affrontare con la stessa motivazione di sempre, sarà un’opportunità per crescere, migliorare e tornare più forte. Ora mi aspetta un lungo recupero ma non mancherà il mio sostegno alla squadra e ai miei compagni. Grazie a tutti per il supporto, Forza Juventus. Sempre insieme a voi”.

Juve, le soluzioni sul mercato

E mentre lui si inerpicherà lungo questo tortuoso sentiero, la Juventus e Thiago Motta valutano soluzioni di mercato e, nell’immediato per quanto riguarda il tecnico, di uomini. Sì, perché dalla Juventus filtra l’indiscrezione secondo cui non vi sarebbe intenzione di ricorrere al mercato degli svincolati, nonostante siano immediatamente circolate le voci su Simon Kjaer (35 anni, ex Milan), Joel Matip (33 anni) e soprattutto su Sergio Ramos (38 anni, “monumento” del Real Madrid).

Niente da fare: si guarda a gennaio per giocatori di affidabilità e soprattutto prospettiva, come il 23enne francese Maxence Lacroix, passato in estate dal Wolfsburg al Crystal Palace, ma soprattutto Jorrel Hato, 18 enne dell’Ajax su cui il dt è al lavoro da tempo. Non è escluso, poi, che possa chiedere al Sassuolo il rientro di Tarik Muharemovic, difensore centrale di prospettiva in prestito dalla Next Gen.

Motta, intanto, dovrà chiedere gli straordinari a Gatti e a Kalulu, la coppia di centrali più in alto nelle sue gerarchie. Alle loro spalle Danilo e Cabal, che il tecnico considera appunto più un centrale che un esterno di difesa. Sembrano esclusi cambi di modulo, ma non l’ipotesi di adattare qualche elemento (Locatelli?) con una mossa, appunto, “alla Motta”. E Bremer (a cui sono arrivati, tra gli altri, anche gli auguri da parte del Torino, il club che lo portò in Italia e che nel 2022 lo cedette alla Juventus) ora affronta il primo step: l’operazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una finestra di mercato a giugno

Gianni Infantino accelera sempre più nell’organizzazione del“suo” mondiale per club. L’ultima spinosissima questione a cui ha messo mano la Fifa, infatti, è quella legata alle date del mercato, visto che il Mondiale si giocherà a mercato aperto e per di più a cavallo del 30 giugno (dal 15 giugno al 13 luglio), data che segna la fine dei contratti in scadenza e, dunque, comporta la necessità di impiegare elementi in scadenza anche dopo la fine del rapporto.

Un caso, per esempio, che potrebbe riguardare gente come Guardiola o De Bruyne, in scadenza con il City. Sul tema, la Fifa ha chiesto ai club di trovare accordi preventivi, anche perché i club partecipanti potranno sostituire i giocatori durante un periodo ristretto in competizione, dal 27 giugno al 3 luglio. La novità più grande, però, è l’apertura di una finestra di mercato straordinaria dall’1 al 10 giugno, ovviamente aperta a tutti ma particolarmente utile per i club che andranno negli Usa. La decisione della Fifa, però, deve passare prima al vaglio e all’approvazione delle federazioni nazionali. 

 

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La perdita di Gleison Bremer è pesantissima. Il brasiliano, fino alla maledetta notte di Lipsia era stato il titolarissimo di Thiago Motta che lo ha sempre schierato e mai sostituito, fino al contrasto con Openda da cui è uscito con il ginocchio sinistro a pezzi, come hanno impietosamente certificato gli esami al JMedical: legamento crociato anteriore rotto con la necessità dell’inevitabile intervento chirurgico e di un recupero stimabile in almeno sette mesi. Bremer punta a rientrare nelle ultime gare di campionato per ritrovare il rimo e partecipare al Mondiale per club di giugno. Ora è il momento della motivazione, come ha postato lo stesso Bremer sul proprio profilo Instagram: “Difficile trovare le parole in questo momento così difficile, purtroppo il risultato degli esami è stato il peggiore. È una sfida che voglio affrontare con la stessa motivazione di sempre, sarà un’opportunità per crescere, migliorare e tornare più forte. Ora mi aspetta un lungo recupero ma non mancherà il mio sostegno alla squadra e ai miei compagni. Grazie a tutti per il supporto, Forza Juventus. Sempre insieme a voi”.

Juve, le soluzioni sul mercato

E mentre lui si inerpicherà lungo questo tortuoso sentiero, la Juventus e Thiago Motta valutano soluzioni di mercato e, nell’immediato per quanto riguarda il tecnico, di uomini. Sì, perché dalla Juventus filtra l’indiscrezione secondo cui non vi sarebbe intenzione di ricorrere al mercato degli svincolati, nonostante siano immediatamente circolate le voci su Simon Kjaer (35 anni, ex Milan), Joel Matip (33 anni) e soprattutto su Sergio Ramos (38 anni, “monumento” del Real Madrid).

Niente da fare: si guarda a gennaio per giocatori di affidabilità e soprattutto prospettiva, come il 23enne francese Maxence Lacroix, passato in estate dal Wolfsburg al Crystal Palace, ma soprattutto Jorrel Hato, 18 enne dell’Ajax su cui il dt è al lavoro da tempo. Non è escluso, poi, che possa chiedere al Sassuolo il rientro di Tarik Muharemovic, difensore centrale di prospettiva in prestito dalla Next Gen.

Motta, intanto, dovrà chiedere gli straordinari a Gatti e a Kalulu, la coppia di centrali più in alto nelle sue gerarchie. Alle loro spalle Danilo e Cabal, che il tecnico considera appunto più un centrale che un esterno di difesa. Sembrano esclusi cambi di modulo, ma non l’ipotesi di adattare qualche elemento (Locatelli?) con una mossa, appunto, “alla Motta”. E Bremer (a cui sono arrivati, tra gli altri, anche gli auguri da parte del Torino, il club che lo portò in Italia e che nel 2022 lo cedette alla Juventus) ora affronta il primo step: l’operazione.

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