Pagina 2 | Nico punta l’Inter, Di Gregorio l'Italia. E prende forma la Juve anti Cagliari

TORINO - L’ordine di Thiago Motta è perentorio: vietato farsi abbagliare dai lustrini della Champions League e cullarsi al suono della sua accattivante e ammaliante musichetta. Testa al Cagliari "che - così il tecnico bianconero ancora nella pancia dello stadio di Lipsia subito dopo l’impresa - viene da due partite vittoriose ed è una squadra pericolosa. Questa è stata una bella vittoria, ma domani è un altro giorno". Che il tecnico bianconero dovrà affrontare con due assenze pesantissime. Quella di Bremer, di cui potete leggere diffusamente a pagina cinque, e quella di Nico Gonzalez, pure lui arresosi all’alba del match in Germania. A mettere fuori causa l’argentino è stato un problema muscolare: le visite di ieri mattina al JMedical hanno evidenziato una lesione di basso grado al retto femorale della coscia destra. Salterà la gara di domenica (ore 12,30) allo Stadium, ma ovviamente non sarà sufficiente per recuperare e, nonostante il bonus della sosta per le Nazionali, Nico dovrà saltare anche la prossima gara interna, quella del 19 ottobre contro la Lazio puntando il focus sulla sfida del 27 ottobre a Milano contro l’Inter, senza rischiare con lo Stoccarda pochi giorni prima. In recupero, invece, dovrebbe esserci Weah, un altro esterno d’attacco, in via di guarigione dal problema alla caviglia.

Thiago Motta vara la Juve anti-Cagliari

La fascia destra d’attacco, comunque, dovrebbe rimanere di competenza di Francisco Conceiçao, l’eroe della Red Bull Arena. Perché è vero che nelle logiche di Motta (e dei 5 cambi...) uno con le sue caratteristiche è più letale a gara in corso, quando gli spazi sono più larghi, i difensori avversari più stanchi e meno lucidi a prendere subito le misure al nuovo entrato che, di suo, è già parecchio abile a non farsi mettere il sale sulla coda. L’ex del Porto dovrebbe completare il tridente classico composto da Vlahovic al centro e Yildiz sull’altra fascia, mentre alle loro spalle ci sarà, libero di basculare tra il cento destra e il centro sinistra del fronte d’attacco, Teun Koopmeiners ancora alla ricerca del primo gol in bianconero dopo due pali di seguito contro Genoa e Lipsia.

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Centrocampo, Locatelli scalpita. Ma...

A centrocampo il tecnico dovrebbe confermare la fiducia a Fagioli che a Lipsia ha preso per mano il gioco della Juventus con innegabile personalità e qualità nei tocchi, magari appena mancanti di una visione un poco più ampia e verticale. Ma è davvero forte, in questa fase, la sensazione che Motta si sia convinto di come sia lui l’uomo giusto per far girare palla alta nella tre quarti avversaria, sorretto da McKennie che sa far sempre meglio l due fasi.

E Locatelli? Dopo due panchine consecutive, la sfida contro il Cagliari potrebbe essere quella giusta per riprendere posizione a metà campo oppure per incarnare “il colpo” alla Motta. Se, infatti, il tecnico volesse sperimentare un suo arretramento sulla linea dell’altro centrale difensivo (un atteggiamento che peraltro “Loca” ha avuto troppo, secondo il tecnico, nelle sue ultime apparizioni) questa potrebbe essere la gara giusta. Anche se, va detto, il Cagliari ha trovato un attaccante efficiente in Piccoli e sa sparigliare le difese con la velocità di Luvumbo. E, così, forse è meglio continuare con la coppia Gatti-Kalulu e con Savona-Cambiaso sugli esterni.

In porta, infine, non dovrebbero esserci dubbi su Di Gregorio che vuole lasciarsi alle spalle l’espulsione di Lipsia e che, soprattutto, freme nella speranza che arrivi la prima chiamata in Nazionale. Spalletti lo ha inserito nel listone dei pre-convocati: Meret è infortunato, Provedel un po’ ai margini nella Lazio. Le possibilità ci sono.

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Centrocampo, Locatelli scalpita. Ma...

A centrocampo il tecnico dovrebbe confermare la fiducia a Fagioli che a Lipsia ha preso per mano il gioco della Juventus con innegabile personalità e qualità nei tocchi, magari appena mancanti di una visione un poco più ampia e verticale. Ma è davvero forte, in questa fase, la sensazione che Motta si sia convinto di come sia lui l’uomo giusto per far girare palla alta nella tre quarti avversaria, sorretto da McKennie che sa far sempre meglio l due fasi.

E Locatelli? Dopo due panchine consecutive, la sfida contro il Cagliari potrebbe essere quella giusta per riprendere posizione a metà campo oppure per incarnare “il colpo” alla Motta. Se, infatti, il tecnico volesse sperimentare un suo arretramento sulla linea dell’altro centrale difensivo (un atteggiamento che peraltro “Loca” ha avuto troppo, secondo il tecnico, nelle sue ultime apparizioni) questa potrebbe essere la gara giusta. Anche se, va detto, il Cagliari ha trovato un attaccante efficiente in Piccoli e sa sparigliare le difese con la velocità di Luvumbo. E, così, forse è meglio continuare con la coppia Gatti-Kalulu e con Savona-Cambiaso sugli esterni.

In porta, infine, non dovrebbero esserci dubbi su Di Gregorio che vuole lasciarsi alle spalle l’espulsione di Lipsia e che, soprattutto, freme nella speranza che arrivi la prima chiamata in Nazionale. Spalletti lo ha inserito nel listone dei pre-convocati: Meret è infortunato, Provedel un po’ ai margini nella Lazio. Le possibilità ci sono.

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