Vlahovic-Conceicao, gemelli diversi per la Juve: come si esalta la coppia

Il centravanti non ha sofferto gli episodi negativi del primo tempo e si è esaltato nel secondo; l’ala decisiva in tutti e tre i gol bianconeri

Il phisique du role della coppia è perfetto, roba da Bud Spencer e Terence Hill, e in effetti i colpi con cui Dusan Vlahovic e Francisco Conceiçao hanno tramortito il Lipsia mercoledì sera (e il Genoa sabato) non hanno nulla da invidiare ai cazzotti del celebre duo cinematografico, peraltro amatissimo in Germania. Tre gol uno più bello dell’altro e due, quelli di DV9, frutto del lavoro di entrambi: sul primo è stato il portoghese ad aprire su Cambiaso, autore dell’assist, mentre sul secondo i due hanno pressato assieme Xavi Simons e Conceiçao, dopo aver recuperato il pallone, ha servito il bomber serbo che ha poi incenerito da fuori Gulacsi. Frutto di un guizzo personale invece il gol vittoria di Chico, uno sfoggio di tecnica e rapidità che ha lasciato Raum imbambolato come Wild Cat Hendriks davanti ai giochi con le pistole di Trinità/Terence Hill.

La Juve si gode Vlahovic e Conceicao

Lasciando il paragone cinematografico, restrittivo nel confronto con l’intero parco centrocampisti e attaccanti della Juventus, dove i protagonisti sono ben più di due, l’esaltante serata di Lipsia ha lasciato comunque una sensazione di grande fiducia riguardo ai due bomber della Red Bull Arena. Fiducia nella maturazione di Vlahovic e nella possibilità che compia presto il salto di qualità da potenziale campione a campione, e fiducia nella possibilità che Conceiçao sia davvero quel talento in grado di fare la differenza con l’uno contro uno che aveva fatto intravedere di poter essere fin dal primo spezzone giocato contro la Roma. Impressione ribadita a Lipsia con, oltre a gol e assist, 3 dribbling riusciti su quattro, due passaggi chiave e il 97% di passaggi precisi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, Vlahovic e l'autocritica

Serviranno chiaramente per entrambi altre conferme. La continuità è stata finora uno dei limiti di Vlahovic, almeno da quando ha sulle spalle il peso della maglia bianconera: periodi esaltanti di gol a raffica e periodi bui di errori e malumori. Sembrava esserne iniziato uno con le quattro partite senza reti con Roma, Empoli, Psv e Napoli, quest’ultima chiusa con la sostituzione all’intervallo, invece DV9 ne è subito uscito con le doppiette a Genoa e Lipsia (e quest’ultima gli ha fruttato l’inserimento nel Top 11 Uefa di questo turno di Champions). L’esultanza polemica contro i rossoblù, con la mano a mimare il gesto delle chiacchiere, ha denotato ancora un po’ di mancanza di distacco dalle pressioni e dalle critiche, ma la schiettezza con cui l’ha censurata mercoledì sera ai microfoni di Sky - "L’altro giorno ho sbagliato con la mia esultanza, devo ammetterlo. Devo cambiare queste cose"- denota invece un passo avanti a livello di mentalità non meno importante dei gol.

Perché che quelli Vlahovic sappia farli è un fatto acclarato, ma la loro frequenza e il loro peso specifico dipendono molto dalla sua capacità di non farsi condizionare dalla pressione: degli errori, dei palloni che possono non arrivare, delle critiche, delle aspettative (sue in primis), dell’importanza della posta in palio. È il gradino che gli resta per entrare tra gli attaccanti top e salirlo in questa stagione potrebbe anche fare la differenza nella non semplice (dal punto di vista economico) trattativa con la Juve per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. A Lipsia, evitando di farsi condizionare da un primo tempo in cui non aveva brillato e gli era stato negato un rigore, ci è riuscito.

Conceicao alleato numero uno di Vlahovic

Se il salto di qualità di Vlahovic dipenderà prima di tutto da se stesso, è chiaro che il Francisco Conceiçao visto finora (e assieme a lui i tanti giocatori di talento su cui Motta può contare e l’atteggiamento offensivo che ha impresso alla squadra) possa rivelarsi per DV9 un aiuto enorme. Tecnica e rapidità fanno del portoghese uno straordinario interprete dell’uno contro uno, che probabilmente attirerà presto sistematici raddoppi, come capita già a Yildiz: e questo significa più spazi al centro, per Vlahovic o per chi in posizione centrale può servirlo. E, a proposito di servizi, la capacità di Conceiçao di saltare l’uomo per arrivare a mettere la palla in mezzo da zone pericolose, come sempre meno giocatori riescono a fare, può esaltare l’abilità di DV9 nel gioco aereo e nell’attaccare la porta (vedasi il primo gol di mercoledì). E l’intero mondo juventino aspetta col sorriso altre repliche.

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Il phisique du role della coppia è perfetto, roba da Bud Spencer e Terence Hill, e in effetti i colpi con cui Dusan Vlahovic e Francisco Conceiçao hanno tramortito il Lipsia mercoledì sera (e il Genoa sabato) non hanno nulla da invidiare ai cazzotti del celebre duo cinematografico, peraltro amatissimo in Germania. Tre gol uno più bello dell’altro e due, quelli di DV9, frutto del lavoro di entrambi: sul primo è stato il portoghese ad aprire su Cambiaso, autore dell’assist, mentre sul secondo i due hanno pressato assieme Xavi Simons e Conceiçao, dopo aver recuperato il pallone, ha servito il bomber serbo che ha poi incenerito da fuori Gulacsi. Frutto di un guizzo personale invece il gol vittoria di Chico, uno sfoggio di tecnica e rapidità che ha lasciato Raum imbambolato come Wild Cat Hendriks davanti ai giochi con le pistole di Trinità/Terence Hill.

La Juve si gode Vlahovic e Conceicao

Lasciando il paragone cinematografico, restrittivo nel confronto con l’intero parco centrocampisti e attaccanti della Juventus, dove i protagonisti sono ben più di due, l’esaltante serata di Lipsia ha lasciato comunque una sensazione di grande fiducia riguardo ai due bomber della Red Bull Arena. Fiducia nella maturazione di Vlahovic e nella possibilità che compia presto il salto di qualità da potenziale campione a campione, e fiducia nella possibilità che Conceiçao sia davvero quel talento in grado di fare la differenza con l’uno contro uno che aveva fatto intravedere di poter essere fin dal primo spezzone giocato contro la Roma. Impressione ribadita a Lipsia con, oltre a gol e assist, 3 dribbling riusciti su quattro, due passaggi chiave e il 97% di passaggi precisi.

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