Pagina 1 | Perché Milik si è operato di nuovo e i nomi che valuta Giuntoli per l'attacco

INVIATI A LIPSIA - E alla fine è dovuto tornare a operarsi. Chi? Milik. L’attaccante della Juventus che il 10 giugno si era sottoposto all’intervento chirurgico per il menisco pizzicato durante una amichevole pre-Europeo con la maglia della Polonia, vede slittare ancora una volta la data del suo rientro. Questo il comunicato bianconero di ieri pomeriggio, «Nella giornata di oggi Arkadiusz Milik è stato sottoposto a sutura artroscopica del residuo meniscale mediale del ginocchio sinistro. L’intervento è stato eseguito presso la clinica Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani alla presenza del responsabile sanitario del club dott. Luca Stefanini. I tempi di recupero saranno definiti a seguito dei prossimi controlli clinici». Dunque cosa è successo? Vista la situazione delicata delle sue ginocchia, già in passato oggetto di problematiche non solo di menisco ma anche di legamenti, in estate si era provveduto all’asportazione del piccolo frammento di menisco che si era rotto, decidendo di non rimuovere la porzione più grande che era intatta e fungeva comunque da protezione alla cartilagine. In questo caso però la scelta non ha pagato e così, alla luce del fastidio che l’attaccante continuava a provare, si è dovuti ricorrere alla seconda operazione. A questo punto però i tempi di guarigione non sono i classici che occorrono per un’asportazione del menisco: l’ipotesi è che Milik possa tornare disponibile tra un paio di mesi. E il verbo “possa” indica non una certezza non a caso. Nel frattempo a dare il cambio a Dusan potrebbe esserci Yildiz o Nico Gonzalez.

Juve, serve un vice-Vlahovic

Inevitabile dunque che la Juventus si guardi intorno per non farsi eventualmente trovare impreparata nel mercato di gennaio, qualora il polacco non fosse ancora recuperato. Dunque una Juve che punterà il cosiddetto mercato degli scontenti, ovvero quelle punte che hanno avuto poco spazio. L’ideale sarebbe un giocatore che milita in Serie A per un inserimento più agevole ma non è facile: un nome papabile potrebbe essere quello del milanista Luka Jovic, chiuso in rossonero e in scadenza a giugno. Diversamente ci sarà la restrizione, ovvero potrà essere un calciatore comunitario oppure di passaporto albanese e inglese. Tra i nomi che iniziano a essere accostati ecco lo spagnolo Ferran Torres, che non trova lo spazio adeguato nel Barcellona e cambierebbe aria volentieri. Per passare al gigante trentacinquenne Choupo Moting, camerunese di passaporto anche tedesco, svincolato dopo aver finito con il Bayern dove ha segnato 19 gol in 88 partite e quindi in teoria pronto subito per essere tesserato.

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La stellina serba

Nel frattempo il direttore tecnico Cristiano Giuntoli prosegue l’azione a setaccio attraverso gli scout per quanto riguarda le nuove promesse del calcio europeo. E proprio martedì sera, al Meazza, sono stati intercettati gli osservatori della Juventus in tribuna per portare i propri occhi, durante Inter-Stella Rossa, sulle giocate dell’astro nascente Andrija Maksimovic, fantasista classe 2007. Mancino di piede può giocare sia dietro la punta o la coppia di punte piuttosto che sulla fascia, si trova particolarmente a proprio agio a destra dove può così accentrarsi per andare al tiro. Per ora è finito nel radar Juve, se continuerà a piacere potrebbe cominciare la trattativa col club di Belgrado. Giovanissimo, in questa stagione ha di fatto iniziato a far parte della prima squadra della Stella Rossa. Ovviamente si tratta di un profilo non per questa ma per la prossima stagione.

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INVIATI A LIPSIA - E alla fine è dovuto tornare a operarsi. Chi? Milik. L’attaccante della Juventus che il 10 giugno si era sottoposto all’intervento chirurgico per il menisco pizzicato durante una amichevole pre-Europeo con la maglia della Polonia, vede slittare ancora una volta la data del suo rientro. Questo il comunicato bianconero di ieri pomeriggio, «Nella giornata di oggi Arkadiusz Milik è stato sottoposto a sutura artroscopica del residuo meniscale mediale del ginocchio sinistro. L’intervento è stato eseguito presso la clinica Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani alla presenza del responsabile sanitario del club dott. Luca Stefanini. I tempi di recupero saranno definiti a seguito dei prossimi controlli clinici». Dunque cosa è successo? Vista la situazione delicata delle sue ginocchia, già in passato oggetto di problematiche non solo di menisco ma anche di legamenti, in estate si era provveduto all’asportazione del piccolo frammento di menisco che si era rotto, decidendo di non rimuovere la porzione più grande che era intatta e fungeva comunque da protezione alla cartilagine. In questo caso però la scelta non ha pagato e così, alla luce del fastidio che l’attaccante continuava a provare, si è dovuti ricorrere alla seconda operazione. A questo punto però i tempi di guarigione non sono i classici che occorrono per un’asportazione del menisco: l’ipotesi è che Milik possa tornare disponibile tra un paio di mesi. E il verbo “possa” indica non una certezza non a caso. Nel frattempo a dare il cambio a Dusan potrebbe esserci Yildiz o Nico Gonzalez.

Juve, serve un vice-Vlahovic

Inevitabile dunque che la Juventus si guardi intorno per non farsi eventualmente trovare impreparata nel mercato di gennaio, qualora il polacco non fosse ancora recuperato. Dunque una Juve che punterà il cosiddetto mercato degli scontenti, ovvero quelle punte che hanno avuto poco spazio. L’ideale sarebbe un giocatore che milita in Serie A per un inserimento più agevole ma non è facile: un nome papabile potrebbe essere quello del milanista Luka Jovic, chiuso in rossonero e in scadenza a giugno. Diversamente ci sarà la restrizione, ovvero potrà essere un calciatore comunitario oppure di passaporto albanese e inglese. Tra i nomi che iniziano a essere accostati ecco lo spagnolo Ferran Torres, che non trova lo spazio adeguato nel Barcellona e cambierebbe aria volentieri. Per passare al gigante trentacinquenne Choupo Moting, camerunese di passaporto anche tedesco, svincolato dopo aver finito con il Bayern dove ha segnato 19 gol in 88 partite e quindi in teoria pronto subito per essere tesserato.

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