Pagina 1 | Lipsia, contromisura Motta: in Champions una Juve da piano B

Lipsia, contromisura Motta: in Champions una Juve da piano B© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La Juventus guarda avanti: un po’ per Dna e un po’ per necessità. La stagione delle pause, la scorsa, per via del bando dalle Coppe, è per fortuna soltanto un ricordo. E così dopo il rumoroso tre a zero rifilato nel silenzio di Marassi al Genoa, i bianconeri hanno già la testa rivolta a Lipsia, dove atterreranno domani per la seconda sfida di Champions League di mercoledì, alle 21. Questa Juve apri e chiudi il borsone è chiamata a interpretare al meglio una rivoluzione copernicana. Non la propria, ma quella che proporrà l’avversario tedesco. Perché se in serie A sinora ha affrontato squadre chiuse e abbottonate non sempre per scelta, in Germania la formazione di Thiago Motta è attesa da una sfida destinata a svilupparsi su canoni completamente diversi.

Juve, cosa aspettarsi dal Lipsia

Vi ricordate il primo quarto d’ora del Psv all’Allianz Stadium, con gli olandesi che attaccavano a pieno organico? Ecco, immaginiamoci più o meno lo stesso spartito con un ritmo decisamente più rock e interpreti di una qualità nettamente migliore: non una band apriconcerto, dunque, bensì una di quelle abituate a vivere i posti alti delle classifiche grazie a hit che ti entrano nella memoria a lunga durata. Dunque servirà una Juventus truccata, o meglio, modificata, rispetto a quella che sinora Thiago Motta ha messo in campo nelle prime sei partite di campionato e nell’esordio di Champions. Ben difficile, nella sfida di Lipsia, ipotizzare una Juventus capace di tenere il pallino del gioco con un possesso palla che solitamente oscilla intorno al 60%. Numero che, infatti, appartiene anche al Lipsia, incontenibile nel proprio stadio col suo pubblico caldo (due vittorie e un pareggio per 5 gol fatti e nessun subito), score che sommato a ciò che ha saputo combinare in trasferta gli permette di essere al terzo posto dopo 5 giornate, a due punti dal Bayern, unico club insieme al Lipsia capace di risultare ancora imbattuto. L’unico ko stagionale del Lipsia proprio in Champions, sul gong, in casa dell’Atletico Madrid.

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Juve, come fermare il Lipsia

Inevitabile dunque che Thiago Motta insieme al proprio articolato staff tecnico stia cercando le migliori contromisure. Per arginare la foga dell’avversario da una parte e non snaturare completamente l’identità della sua Juve. Che, almeno per quanto riguarderà l’inizio della partita, dovrà essere in grado di reggere l’urto dei muscoli della formazione di Rose: con il suo 4-4-2 ha nelle ali e nei due attaccanti, in primis Sesko, gli elementi più pericolosi da cui guardarsi. Servirà dunque una mediana bella compatta, muscolare e dunque dinamica, per disinnescare le armi del Lipsia: salgono così le azioni di Locatelli, che è stato tenuto a riposo forse proprio anche per questa ragione con il Genoa e Thuram, che a Marassi si è scaldato per poi esibirsi nell’ultima mezzora. In questa Juve più atletica, dove non si regaleranno centimetri anche per provare a vincere tutti i duelli aerei, sarà ancora più fondamentale l’apporto che dovrà riuscire a dare Koopmeiners. Mai come in questa occasione, sulla carta, potrà puntare palla al piede quei metri che sinora non ha mai trovato per sfogare tutti i cavalli palla al piede. Stesso discorso, in questo senso, per Nico Gonzalez: pure l’argentino avrà la possibilità di attaccare la profondità quando la squadra sarà riuscita a recuperare palla per rilanciarsi velocemente in avanti.

Juve, contro il Lipsia è pronto il piano B

Dunque c’è una Juve che per Lipsia è pronta a sposare il piano B e dimostrare di saper interpretare i principi di gioco mottiani in un contesto tattico differente. Non proprio scontato il fatto che possa superare brillantemente questo esame diverso, anche se riuscirci significherebbe far crescere in maniera più che mai significativa la propria autostima. Trasformando la trasferta tedesca come trampolino di lancio per la partita di domenica all’Allianz Stadium contro il Cagliari all’ora di pranzo. Anche perché il duello a distanza con il Napoli di Conte per i piani altissimi della classifica ha tutta l’aria di essere il possibile tormentone non dell’estate, ma della stagione calcistica...

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TORINO - La Juventus guarda avanti: un po’ per Dna e un po’ per necessità. La stagione delle pause, la scorsa, per via del bando dalle Coppe, è per fortuna soltanto un ricordo. E così dopo il rumoroso tre a zero rifilato nel silenzio di Marassi al Genoa, i bianconeri hanno già la testa rivolta a Lipsia, dove atterreranno domani per la seconda sfida di Champions League di mercoledì, alle 21. Questa Juve apri e chiudi il borsone è chiamata a interpretare al meglio una rivoluzione copernicana. Non la propria, ma quella che proporrà l’avversario tedesco. Perché se in serie A sinora ha affrontato squadre chiuse e abbottonate non sempre per scelta, in Germania la formazione di Thiago Motta è attesa da una sfida destinata a svilupparsi su canoni completamente diversi.

Juve, cosa aspettarsi dal Lipsia

Vi ricordate il primo quarto d’ora del Psv all’Allianz Stadium, con gli olandesi che attaccavano a pieno organico? Ecco, immaginiamoci più o meno lo stesso spartito con un ritmo decisamente più rock e interpreti di una qualità nettamente migliore: non una band apriconcerto, dunque, bensì una di quelle abituate a vivere i posti alti delle classifiche grazie a hit che ti entrano nella memoria a lunga durata. Dunque servirà una Juventus truccata, o meglio, modificata, rispetto a quella che sinora Thiago Motta ha messo in campo nelle prime sei partite di campionato e nell’esordio di Champions. Ben difficile, nella sfida di Lipsia, ipotizzare una Juventus capace di tenere il pallino del gioco con un possesso palla che solitamente oscilla intorno al 60%. Numero che, infatti, appartiene anche al Lipsia, incontenibile nel proprio stadio col suo pubblico caldo (due vittorie e un pareggio per 5 gol fatti e nessun subito), score che sommato a ciò che ha saputo combinare in trasferta gli permette di essere al terzo posto dopo 5 giornate, a due punti dal Bayern, unico club insieme al Lipsia capace di risultare ancora imbattuto. L’unico ko stagionale del Lipsia proprio in Champions, sul gong, in casa dell’Atletico Madrid.

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