Il bilancio: 48 feriti
Sono 48 i feriti tra forze dell’ordine (36) e tifosi (12) per gli scontri legati a questo match. A scatenare le violenze della sera l’esposizione ad inizio secondo tempo da parte dei tifosi genoani degli striscioni rubati a maggio presso la sede degli Ultras in risposta all’aggressione subita in piazza Alimonda poche ore prima mentre i tifosi genoani erano a San Siro. La vista degli striscioni ha portato oltre 300 ultrà blucerchiati, come denunciato dal Sap, a lasciare la Gradinata Sud e a cercare il contatto. In quel momento in Corso De Stefanis, lato distinti, vi erano pochi agenti e la maggior parte dei feriti si è registrata proprio durante quegli scontri.
Gli incidenti sono proseguiti per buona parte della serata sino oltre l’1 e 30 con le forze dell’ordine che hanno dovuto utilizzare gli idranti per disperdere i tifosi mentre sono state chiuse le vie limitrofe allo stadio sotto l’occhio attento dell’elicottero della Polizia. Sono stati sequestrati caschi, mazze di legno, bastoni di plastica dura e di metallo, fumogeni e coltelli. Verso l’una di notte, gli agenti hanno fermato due auto francesi: i sette occupanti sono stati trovati con bastoni, coltelli, sfere d’acciaio, passamontagna, bombolette di pittura spray e artifici pirotecnici. Due sono stati fermati e denunciati mentre sono stati arrestati 3 tifosi: un sampdoriano di 50 anni e due francesi (presenti esponenti della tifoseria del Marsiglia) uno dei quali già sottoposto a Daspo dalla questura di Ascoli.