Rouhi, da Juve Next a Now Gen: chi è l'altro giovane titolare lanciato da Motta

Dalle giovanili alla prima da titolare in Serie A: la scalata del difensore svedese, pronto a fare il salto di qualità

"Voglio ottenere un posto nella formazione titolare. So che Thiago Motta è corretto. Se pensa che io sia migliore, giocherò" con queste parole il difensore bianconero, fresco di prima squadra, Jonas Rouhi, aveva fissato l'obiettivo. Detto, fatto. Sono passati poco più di due settimane ed ecco il riconoscimento tanto atteso. Nella conferenza stampa di presentazione della gara Genoa-Juventus, il tecnico bianconero ha svelato l'undici titolare che sfiderà i liguri e, in difesa sulla sinistra c'è il talentino svedese. Dopo aver lanciato Nicolò Savona e Samuel Mbangula, ecco un nuovo giovane chiamato al salto di qualità. Da Next Gen a Now Gen, il progetto di rinnovamento procede spedito. Ma chi è il classe 2004? Scopriamolo.

La Svezia, il Taekwondo come Ibra e la Next Gen

Classe 2004, svedese con origini marocchine, Rouhi cresce nel settore giovanile del Brommapojkarna. Una società dalla quale sono venuti fuori diversi talenti, tra cui gli ex Juve Ekdal e Kulusevski. Nonostante si distingui nel calcio, ha praticato anche il taekwondo, che lo ha reso (come visibile dal gol realizzato in allenamento) particolarmente elastico e capace di allunghi ed estensioni fuori dal normale. D'altronde l'accoppiata calcio-taekwondo era stata resa celebre con giocate di alta scuola proprio da un giocatore svedeze: Zlatan Ibrahimovic.

All'età di 16 anni, mentre militava nell'U17 del club, Rouhi viene scoperto dalla Juve che lo porta nel proprio settore giovanile. Da lì parte la trafila: dall'U17 all'U19 fino ad arrivare, nella scorsa stagione alla Next Gen. Dopo un inizio in sordina nell'U23 con tre sole apparizioni tra campionato e coppa, da metà dicembre in poi diventa semplicemente inamovibile per l'allora tecnico Massimo Brambilla. Gioca tutte le sfide fino al termine della stagione, playoff compresi, riuscendo a mettere a segno 2 gol e a fornire 2 assist. Grandi doti di inserimenti, visione di gioco, piede educate e grande facilità di progessione in dribbling: insomma, tutte caratteristiche ideali per un terzino o esterno di centrocampo. Dall'esplosione con la Next Gen a l'approdo in prima squadra: l'ascesa di Rouhi in bianconero prosegue, sotto lo sguardo vigile di Thiago Motta.

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Rouhi, magia in allenamento: tifosi Juve in estasi

Il difensore svedese, che ha conquistato oltre al posto da titolare, prima il rinnovo di contratto, aveva già impressionato nella preparazione pre-campionato. Negli occhi dei tifosi è rimasta una giocata in particolare. Cross di Nicolussi Caviglia, Rouhi al volo riesce ad allungare in maniera impressionante il suo mancino e, senza neanche aver bisogno di controllare la sfera, con un solo tocco la infila in porta scavalcando il portiere. La Juve ha pubblicato il video della giocata (avvenuta sotto lo sguardo attento di Motta), con annessa caption "Jonas Rouhi ladies and gentlemen".

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"Daje forte Rouhi"

Un colpo di classe che ha lasciato di stucco anche tantissimi tifosi bianconeri, che hanno così deciso di commentare il post. Dalle emoji del fuoco a "Forte forte forte Rouhi", a chi nota la somiglianza con il celebre gol siglato contro il Parma da Marchisio, su assist di Pirlo, nella prima gara di Serie A disputata dai bianconeri allo Juventus (oggi Allianz) Stadium e vinta per 4-1. Ma chi è Rouhi?

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"Voglio ottenere un posto nella formazione titolare. So che Thiago Motta è corretto. Se pensa che io sia migliore, giocherò" con queste parole il difensore bianconero, fresco di prima squadra, Jonas Rouhi, aveva fissato l'obiettivo. Detto, fatto. Sono passati poco più di due settimane ed ecco il riconoscimento tanto atteso. Nella conferenza stampa di presentazione della gara Genoa-Juventus, il tecnico bianconero ha svelato l'undici titolare che sfiderà i liguri e, in difesa sulla sinistra c'è il talentino svedese. Dopo aver lanciato Nicolò Savona e Samuel Mbangula, ecco un nuovo giovane chiamato al salto di qualità. Da Next Gen a Now Gen, il progetto di rinnovamento procede spedito. Ma chi è il classe 2004? Scopriamolo.

La Svezia, il Taekwondo come Ibra e la Next Gen

Classe 2004, svedese con origini marocchine, Rouhi cresce nel settore giovanile del Brommapojkarna. Una società dalla quale sono venuti fuori diversi talenti, tra cui gli ex Juve Ekdal e Kulusevski. Nonostante si distingui nel calcio, ha praticato anche il taekwondo, che lo ha reso (come visibile dal gol realizzato in allenamento) particolarmente elastico e capace di allunghi ed estensioni fuori dal normale. D'altronde l'accoppiata calcio-taekwondo era stata resa celebre con giocate di alta scuola proprio da un giocatore svedeze: Zlatan Ibrahimovic.

All'età di 16 anni, mentre militava nell'U17 del club, Rouhi viene scoperto dalla Juve che lo porta nel proprio settore giovanile. Da lì parte la trafila: dall'U17 all'U19 fino ad arrivare, nella scorsa stagione alla Next Gen. Dopo un inizio in sordina nell'U23 con tre sole apparizioni tra campionato e coppa, da metà dicembre in poi diventa semplicemente inamovibile per l'allora tecnico Massimo Brambilla. Gioca tutte le sfide fino al termine della stagione, playoff compresi, riuscendo a mettere a segno 2 gol e a fornire 2 assist. Grandi doti di inserimenti, visione di gioco, piede educate e grande facilità di progessione in dribbling: insomma, tutte caratteristiche ideali per un terzino o esterno di centrocampo. Dall'esplosione con la Next Gen a l'approdo in prima squadra: l'ascesa di Rouhi in bianconero prosegue, sotto lo sguardo vigile di Thiago Motta.

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