Pagina 2 | Nuove indiscrezioni Juve dalla Continassa: Motta, è arrivato il momento?

TORINO - Thiago Motta va a pesca di soluzioni. Una pesca mirata, s’intende, mica a strascico. La difficoltà della sua Juventus nel convertire l’ingente mole di gioco prodotta nei primi settanta metri di campo in concrete occasioni da rete non è d’altronde storia degli ultimi giorni. E il tecnico, alla Continassa, sta lavorando ai necessari accorgimenti. La scorsa settimana è salita in auge l’opzione McKennie, con il suo dinamismo e la sua innata capacità di infilarsi in area di rigore. Ora le indiscrezioni che trapelano dal quartier generale bianconero segnalano in ascesa le quotazioni di Douglas Luiz. Uno che amo e lenza, rigorosamente mimati, li utilizza pure per esultare, come capitato addirittura dieci volte nella scorsa annata all’Aston Villa.

Douglas Luiz, una comparsa alla Juve

Il brasiliano è stato l’ultimo giocatore ad atterrare a Torino, quest’estate, complice l’impegno in Copa America con il Brasile, e finora ha collezionato appena una presenza da titolare e complessivi 137’ in campo. Per restare alla metafora ittica, nelle prime settimane alla Juventus, Douglas Luiz è parso un pesce d’acqua dolce gettato nel mare bianconero. E non soltanto per una questione di ritardo atletico, pur vero, ma ormai abbondantemente smaltito con il lavoro extra cui si è sottoposto nel corso dell’ultima sosta per le Nazionali, trascorsa alla Continassa. Questione, anche, di lingua, di abitudini, di ritmi e di richieste tecniche. Così distanti dallo stile di vita assorbito in Brasile e dai recenti trascorsi a Birmingham, i primi. Così distanti dalle indicazioni di Unai Emery nel frequente 4-4-2 utilizzato nell’ultima Premier League, i secondi. I quasi due mesi da giocatore della Juventus, allora, sono serviti al 26enne di Rio de Janeiro (anche) per calarsi in una parte e in un contesto del tutto nuovi, in campo e fuori.

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Douglas Luiz chiede più spazio

Sempre più segnali, però, inducono a pensare che il suo momento sia imminente. Momento in cui il centrocampista verdeoro possa trovare con convinzione e continuità il proprio posto nella mediana bianconera, dopo l’assaggio della fugace titolarità a Empoli. Magari, perché no, già da sabato pomeriggio, quando la creatura di Thiago Motta sarà di scena a Marassi di fronte al Genoa. La sua presenza forse non sarebbe dirimente per alzare l’indicatore della velocità della manovra bianconera, ma il piede e il pensiero di Douglas Luiz assicurerebbero maggiore verticalità alle trame della squadra. Con la conseguente possibilità di imbeccare con più frequenza e più precisione, alternativamente, gli esterni alti del 4-2-3-1 (o 4-1-4-1) del tecnico italo-brasiliano e lo stesso Vlahovic, finora “costretto” più ad accorciare che ad attaccare la profondità. Work in progress, come direbbero Oltremanica.

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Juve, il punto in vista del Genoa

In vista della partita contro i rossoblù di Gilardino, intanto, lo staff tecnico bianconero ha recuperato capitan Gatti, prossimo a riprendere posto al centro della difesa insieme a Bremer, con il probabile ritorno del sempre più convincente Kalulu sulla corsia di destra. Dove, salvo sorprese, Savona rappresenterà una soluzione a gara in corso, dopo aver superato il fastidio alla caviglia che l’aveva condizionato in allenamento nei giorni scorsi. Assenti, al contrario, Milik e Adzic, che con ogni probabilità marcheranno visita anche contro Lipsia e Cagliari, ultimi impegni prima della sosta di ottobre, mentre proprio la Champions potrebbe rappresentare il palcoscenico giusto per il rientro in campo di Conceiçao, altra soluzione che Thiago Motta non vede l’ora di poter “pescare” per risolvere la stitichezza settembrina. Gli ultimi due allenamenti alla Continassa, in ogni caso, saranno dirimenti per la scelta dell’undici anti-Grifone. Con Douglas Luiz che si candida per un ruolo da protagonista e con Perin che, allo stesso modo, vanta legittime speranze di bissare la titolarità di Empoli.

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Douglas Luiz chiede più spazio

Sempre più segnali, però, inducono a pensare che il suo momento sia imminente. Momento in cui il centrocampista verdeoro possa trovare con convinzione e continuità il proprio posto nella mediana bianconera, dopo l’assaggio della fugace titolarità a Empoli. Magari, perché no, già da sabato pomeriggio, quando la creatura di Thiago Motta sarà di scena a Marassi di fronte al Genoa. La sua presenza forse non sarebbe dirimente per alzare l’indicatore della velocità della manovra bianconera, ma il piede e il pensiero di Douglas Luiz assicurerebbero maggiore verticalità alle trame della squadra. Con la conseguente possibilità di imbeccare con più frequenza e più precisione, alternativamente, gli esterni alti del 4-2-3-1 (o 4-1-4-1) del tecnico italo-brasiliano e lo stesso Vlahovic, finora “costretto” più ad accorciare che ad attaccare la profondità. Work in progress, come direbbero Oltremanica.

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