Pagina 2 | Del Piero e il sogno di tornare alla Juve: cosa filtra dalla società

Dev’essere stato come quando scorri le foto dell’ultima vacanza al mare sullo smartphone e subito ti viene voglia di ripartire. Alessandro Del Piero ha rilasciato una lunga intervista all’americana CBS in cui ha ripercorso i suoi anni alla Juventus, e subito gli è venuta voglia di tornare. O, meglio, quella voglia dentro gli dev’essere lievitata più di quanto non cresca già a riposo. «Il mio ritorno in bianconero sarebbe una storia davvero meravigliosa da raccontare – le parole dell’ex numero dieci all’indomani dei siparietti e dei paragoni con Yildiz, il numero dieci di oggi –. Quello che è accaduto tra me e la Juventus è qualcosa di unico, qualcosa senza precedenti per un calciatore: diventare una leggenda del club, giocare persino in Serie B, per tornare ai vertici e vincere ancora. Diciannove anni insieme: sono davvero tanti».

Del Piero e il ruolo di Chiellini

I ricordi e gli aneddoti sviscerati nel corso della chiacchierata devono aver stuzzicato nuove, vecchie, fantasie a Del Piero. Il fresco ritorno in società di Giorgio Chiellini, chissà, potrebbe aver fatto il resto. Ma proprio l’ex compagno di Pinturicchio è andato a ricoprire un ruolo manageriale ben preciso, sulla base di altrettanto specifiche competenze maturate in ambito accademico prima e attraverso esperienze internazionali poi. Mentre, al momento, non si registrano aperture in seno al club per l’inserimento di figure nell’ormai definita area tecnica o per il rientro di altre glorie del passato, per quanto grandi siano. E per quanto possano soffiare sulla fiamma dell’entusiasmo dei tifosi, che sognano ad occhi aperti di rivedere Alex alla Juventus.

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Del Piero, il futuro e l'esperienza in B

In qualsiasi veste, più o meno. Detto che lo stesso Del Piero, nel suo futuro, non intravede mansioni troppo vicine al campo. «Sì, è vero, ho ottenuto la licenza da allenatore, ma al momento non mi interessa intraprendere questo percorso», la sua ammissione nel corso della stessa intervista. Intervista che è stata, a tutto tondo, un tuffo nei suoi trascorsi a Torino, a prescindere da quello che riserverà il futuro. Tra vittorie e aneddoti, passando anche per i periodi più bui. Quelli che, in fondo, hanno concorso al simbiotico rapporto che lega ancora oggi Del Piero ai tifosi bianconeri. «L’esperienza in Serie B, tra tutte, è stata davvero surreale, anche se, alla fi ne della stagione, si è rivelata a suo modo meravigliosa. Sono rimasto nonostante la retrocessione e la penalizzazione, poche settimane dopo aver vinto un Mondiale, e non credo certo di aver preso la decisione sbagliata. Volevamo tornare e vincere ancora, infatti siamo rimasti in tanti. Ero felice di restare per una sorta di senso di dovere verso la Juventus, che mi aveva dato tanto. Non volevo lasciarla in quelle condizioni, dovevo dimostrare qualcosa a me stesso, ai miei tifosi e alla mia gente». C’è anche quell’immagine nella galleria dello smartphone.

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Del Piero, il futuro e l'esperienza in B

In qualsiasi veste, più o meno. Detto che lo stesso Del Piero, nel suo futuro, non intravede mansioni troppo vicine al campo. «Sì, è vero, ho ottenuto la licenza da allenatore, ma al momento non mi interessa intraprendere questo percorso», la sua ammissione nel corso della stessa intervista. Intervista che è stata, a tutto tondo, un tuffo nei suoi trascorsi a Torino, a prescindere da quello che riserverà il futuro. Tra vittorie e aneddoti, passando anche per i periodi più bui. Quelli che, in fondo, hanno concorso al simbiotico rapporto che lega ancora oggi Del Piero ai tifosi bianconeri. «L’esperienza in Serie B, tra tutte, è stata davvero surreale, anche se, alla fi ne della stagione, si è rivelata a suo modo meravigliosa. Sono rimasto nonostante la retrocessione e la penalizzazione, poche settimane dopo aver vinto un Mondiale, e non credo certo di aver preso la decisione sbagliata. Volevamo tornare e vincere ancora, infatti siamo rimasti in tanti. Ero felice di restare per una sorta di senso di dovere verso la Juventus, che mi aveva dato tanto. Non volevo lasciarla in quelle condizioni, dovevo dimostrare qualcosa a me stesso, ai miei tifosi e alla mia gente». C’è anche quell’immagine nella galleria dello smartphone.

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