Juve-Olanda, i flop...
Van Der Sar rimase in bianconero solo due stagioni per poi essere ceduto sia per gli errori che fecero sanguinare gli occhi ai tifosi (clamoroso il suo errore con la Roma) ma anche perché i dirigenti bianconeri avevano deciso di puntare su un ragazzo italiano che giocava nel Parma e che prometteva molto bene: Gianluigi Buffon. E, davvero, non è nemmeno in discussione il fatto che la Juventu ci abbia guadagnato. Tra l’inizio degli Anni 2000 e l’epoca contemporanea ci sono stati passaggi olandesi estemporanei che non hanno lasciato in eredità segnali significativi nella storia della Juventus. Chi si ricorda, per esempio, di Ejiero Elia? L’esterno d’attacco, originario del Suriname e dunque con doppio passaporto, arrivò a fine mercato estivo del 2011 ma praticamente non toccò mai palla (5 scampoli di partita) nelle gestione di Antonio Conte per poi salutare il campionato italiano, fregiandosi comunque di uno scudetto nel palmares personale, per continuare la carriera in quello tedesco e olandese. Conte credeva di più in Ouasim Bouy che, però, non riuscì mai a confermare in campo la stima del tecnico e non lasciò nessuna traccia in bianconero. Poca fortuna anche per Sergio De Windt che, tra infortuni e poca considerazione, passo da Torino come una meteora all’inizio di questo secolo.