Chiellini, una vita in bianconero
Chiellini arriva alla Juve nel 2005, con in panchina Fabio Capello. Esordio in Serie A con i bianconeri che arriva il 15 ottobre, nel match vinto per 1-0 contro il Messina subentrando al posto di Pavel Nedved, per poi disputare la prima gara di Champions League tre giorni più tardi contro il Bayern Monaco. L'esordio da titolare è datato 23 ottobre a Lecce, in una gara vinta per 3-0. La prima stagione a Torino termina con la vittoria dello Scudetto, poi revocato, e la retrocessione in Serie B. Ma proprio dall'annata in cadetteria in poi Chiellini diventa un punto di riferimento per la Juve, arrivando ad essere una vera e propria colonna portante per le stagioni a seguire.
D'altronde fu proprio Chiellini, a distanza di tempo, a raccontare come quella stagione in Serie B fu per lui quasi un'occasione, riuscendo a bruciare tappe importanti nel suo percorso. Un percorso, quello alla Juve, che lo ha visto indossare la maglia per 561 volte, con 36 gol segnati e 20 titoli vinti. Il primo fu proprio il campionato di B, prima di alzare al cielo 9 Scudetti (consecutivi, record in Italia), 5 Supercoppe Italiane e 5 Coppe Italia, disputando due finali di Champions League e vincendo da capitano dell'Italia (e della Juve) l'Europeo nel 2021. Una figura destinata a restare scolpita nella pietra, non tanto (o almeno non solo) per i successi, quanto per tutto ciò che ha rappresentato. In campo, da componente chiave della BBC, ai valori e i sentimenti portati avanti. Ora la seconda vita in bianconero, alla ricerca degli stessi successi avuti da calciatore. Ma in cosa consisterà davvero il suo nuovo ruolo?