“Vlahovic come Tony Effe, Adzic spaccherà. Del Piero? Un giorno…”

Michele Canova, il tifoso produttore di tanti big italiani è pazzo di Juve: “Sul mercato ci siamo rinforzati molto. Scudetto? Inter favorita”

«La musica è la mia vita, ma la Juve è la mia grande passione». Ha il cuore che batte per la Vecchia Signora Michele Canova, uno dei più grandi produttori musicali internazionali. Come i bianconeri anche la sua bacheca è ricca di trofei: 25 milioni di dischi venduti, 8 dischi di diamante (vengono assegnati dopo 1 milione di copie) e il privilegio di aver lavorato e lanciato tantissime stelle della musica italiana. «Sono un po’ come Giuntoli: cerco di individuare il talento in anticipo, cercando la maniera migliore per valorizzarlo al massimo» . L’elenco degli artisti con cui ha lavorato è incredibile: si va da Eros Ramazzotti ad Adriano Celentano, passando per Tiziano Ferro, Giorgia, Fabri Fibra fino ad Janet Jackson, Alicia Keys e Jovanotti, col quale sta realizzando il nuovo album del cantautore. 

Abbondanza Juve, la gestione Motta

È più difficile arrivare in alto per un calciatore o un cantante?
«Morandi cantava che uno su mille ce la fa: per il calcio è proprio così; mentre nella musica c’è un po’ più di spazio. Diciamo che uno su cento può emergere, ma lì resta difficile confermarsi. Puoi fare una hit da milioni di stream e sparire l’anno dopo» .

Quest’estate i bianconeri hanno cambiato pelle: le piace la Juve targata Motta?
«Nelle prime gare si è visto qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni. Una Juve brillante e padrona sul piano del gioco, anche se Como e Verona non è che fossero avversari trascendentali. Con la Roma invece è stata una prova opaca. Sul mercato la squadra si è rinforzata molto e può dire la sua nella lotta per lo Scudetto, anche se l’Inter resta la favorita» .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Adzic spaccherà. Tra i nuovi mi piace Koopmeiners"

Il suo giocatore preferito?
«Tra i nuovi mi piace Koopmeiners: sono convinto potrà fare molto bene, ma il mio idolo resta Del Piero. Ho avuto la fortuna di incontrare spesso Alex a Los Angeles quando entrambi vivevamo lì: oltre al fuoriclasse che tutti conoscono, ho scoperto una persona di rara intelligenza e umiltà. Un esempio da seguire e che un giorno mi piacerebbe rivedere nella Juve in qualche veste» .

Facciamo un gioco: per ogni artista con cui ha lavorato ci deve fare un paragone calcistico. Partiamo da Tiziano Ferro.
«Lui era agli esordi: nessuno ci credeva e facemmo boom con Perdono e Rosso Relativo. Un talento incredibile come Yildiz» .

A chi abbiniamo Eros Ramazzotti?
«Per ruolo e capacità di essere decisivo a Del Piero. Se gli dai una bella canzone, la trasforma in una hit» .

Chi regge la scena con Jovanotti?
«Un fuoriclasse assoluto come lui: Cristiano Ronaldo» .

Arriviamo a due campioni juventini di oggi: Vlahovic e Di Gregorio.
«Dusan mi fa venire in mente Tony Effe: è il suo momento per prendersi la scena. DiGre so che ama molto rap e trap: dico Nayt» .

Infine un talento su cui puntare per la Juve e nella musica?
«Ho trovato il mio Adzic in Eva Bloo. Una deejay che mentre suona canta live. Fortissima. Entrambi spaccheranno».

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«La musica è la mia vita, ma la Juve è la mia grande passione». Ha il cuore che batte per la Vecchia Signora Michele Canova, uno dei più grandi produttori musicali internazionali. Come i bianconeri anche la sua bacheca è ricca di trofei: 25 milioni di dischi venduti, 8 dischi di diamante (vengono assegnati dopo 1 milione di copie) e il privilegio di aver lavorato e lanciato tantissime stelle della musica italiana. «Sono un po’ come Giuntoli: cerco di individuare il talento in anticipo, cercando la maniera migliore per valorizzarlo al massimo» . L’elenco degli artisti con cui ha lavorato è incredibile: si va da Eros Ramazzotti ad Adriano Celentano, passando per Tiziano Ferro, Giorgia, Fabri Fibra fino ad Janet Jackson, Alicia Keys e Jovanotti, col quale sta realizzando il nuovo album del cantautore. 

Abbondanza Juve, la gestione Motta

È più difficile arrivare in alto per un calciatore o un cantante?
«Morandi cantava che uno su mille ce la fa: per il calcio è proprio così; mentre nella musica c’è un po’ più di spazio. Diciamo che uno su cento può emergere, ma lì resta difficile confermarsi. Puoi fare una hit da milioni di stream e sparire l’anno dopo» .

Quest’estate i bianconeri hanno cambiato pelle: le piace la Juve targata Motta?
«Nelle prime gare si è visto qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni. Una Juve brillante e padrona sul piano del gioco, anche se Como e Verona non è che fossero avversari trascendentali. Con la Roma invece è stata una prova opaca. Sul mercato la squadra si è rinforzata molto e può dire la sua nella lotta per lo Scudetto, anche se l’Inter resta la favorita» .

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