Koopmeiners sotto torchio, novità per Empoli-Juve. Motta pensa già al bis

Due settimane di lavoro extra per l’olandese, il fiore all’occhiello della campagna estiva bianconera targata Giuntoli

L’inizio di qualcosa di grande. Sono le parole che accompagnavano un primo piano di Teun Koopmeiners durante Juventus-Roma, pubblicato in una story Instagram della società bianconera ricondivisa ieri in tarda mattinata dal centrocampista olandese. Che in quel qualcosa di grande non vede l’ora di andare oltre l’inizio per goderne appieno e esserne protagonista. D’altra parte, di volere indossare la maglia bianconera con tutte le proprie forze lo ha dimostrato con i fatti, oltre che con le parole. Andando alla rottura con l’Atalanta per ottenere quel via libera (ben pagato eh) che riteneva essergli stato promesso poco più di un anno fa, quando era saltata la trattativa per il suo passaggio al Napoli, e che aveva già chiesto con la famosa intervista al Telegraaf di marzo: «Ho detto all’Atalanta che in estate voglio trasferirmi».

Determinazione

Una determinazione, quella del centrocampista olandese, particolarmente apprezzata da tutto l’ambiente bianconero, a cominciare da Cristiano Giuntoli e da Thiago Motta. «Tutti i ragazzi che sono arrivati, come Koop, hanno fatto un grande sforzo per essere qui», sono state le prime parole con cui il tecnico alla vigilia della partita con la Roma ha spiegato la convinzione di disputare una grande stagione: «Hanno fame». Ne ha tanta l’olandese, costretto a saltare le prime due partite di campionato dal braccio di ferro tra Juventus e Atalanta, e rimasto senza lavorare nelle strutture del suo vecchio club da inizio agosto, quando aveva inviato alla società nerazzurra il primo dei tre certificati medici che lo esentavano dal partecipare agli allenamenti nerazzurri a causa dello stress. Capace, comunque, di presentarsi alla Continassa il 29 agosto in buone condizioni, tanto da essere inserito da Thiago Motta all’inizio del secondo tempo della sfida con la Roma di quattro giorni dopo.

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Subito in campo ad Empoli?

Condizioni che Koopmeiners sta facendo di tutto per portare al top in queste di due settimane di sosta, approfittando della mancata convocazione nell’Olanda non solo per allenarsi con il gruppo rimasto alla Continassa, ma anche per svolgere un lavoro specifico per recuperare il periodo di stop. Una full immersion anche tattica nelle idee di Motta, che possa permettere al tecnico di lanciarlo tra i titolari alla ripresa: tanto più che gli altri due colpi di fine mercato con cui Giuntoli aveva rinforzato la sua Juve, Nico Gonzalez e Conceiçao, proprio durante la sosta si sono infortunati.

Koop titolare a Empoli, dunque? Forse. Dubbio che non riguarda tanto le condizioni dell’olandese o il suo inserimento: se Motta lo ha ritentuto in grado, fisicamente e tatticamente, di giocare un tempo il 2 settembre, sarà in grado di giocarne due il 14. Da vedere, però, se poi sarebbe già in grado di giocarne altri due il 17, giorno del debutto bianconero in Champions League, allo Stadium contro il Psv. La scelta per la partita del Castellani-Computer Gross Arena, dunque, sarà condizionata da quella di tre giorni più tardi, per Koopmeiners ma non solo per lui. Che decida di schierarlo titolare a Empoli, oppure contro il Psv, o anche in entrambe le partite, Motta potrà comunque finalmente contare sul primo, per importanza oltre che per tempistica, obiettivo che lui e Giuntoli hanno individuato per costruire la nuova Juve. L’inizio di qualcosa di grande.

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L’inizio di qualcosa di grande. Sono le parole che accompagnavano un primo piano di Teun Koopmeiners durante Juventus-Roma, pubblicato in una story Instagram della società bianconera ricondivisa ieri in tarda mattinata dal centrocampista olandese. Che in quel qualcosa di grande non vede l’ora di andare oltre l’inizio per goderne appieno e esserne protagonista. D’altra parte, di volere indossare la maglia bianconera con tutte le proprie forze lo ha dimostrato con i fatti, oltre che con le parole. Andando alla rottura con l’Atalanta per ottenere quel via libera (ben pagato eh) che riteneva essergli stato promesso poco più di un anno fa, quando era saltata la trattativa per il suo passaggio al Napoli, e che aveva già chiesto con la famosa intervista al Telegraaf di marzo: «Ho detto all’Atalanta che in estate voglio trasferirmi».

Determinazione

Una determinazione, quella del centrocampista olandese, particolarmente apprezzata da tutto l’ambiente bianconero, a cominciare da Cristiano Giuntoli e da Thiago Motta. «Tutti i ragazzi che sono arrivati, come Koop, hanno fatto un grande sforzo per essere qui», sono state le prime parole con cui il tecnico alla vigilia della partita con la Roma ha spiegato la convinzione di disputare una grande stagione: «Hanno fame». Ne ha tanta l’olandese, costretto a saltare le prime due partite di campionato dal braccio di ferro tra Juventus e Atalanta, e rimasto senza lavorare nelle strutture del suo vecchio club da inizio agosto, quando aveva inviato alla società nerazzurra il primo dei tre certificati medici che lo esentavano dal partecipare agli allenamenti nerazzurri a causa dello stress. Capace, comunque, di presentarsi alla Continassa il 29 agosto in buone condizioni, tanto da essere inserito da Thiago Motta all’inizio del secondo tempo della sfida con la Roma di quattro giorni dopo.

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