© Marco Canoniero
Passato da quello di sicuro partente a quello di vice Vlahovic, il destino di Arek Milik potrebbe alla fine rivelarsi anche una via di mezzo: riservando al polacco qualche altro mese in bianconero come alternativa di DV9 e poi un addio nel mercato di gennaio. Prima di pensare al futuro, il trentenne attaccante polacco ha però in testa soltanto il presente: perché è da questo che dipenderà quello. Un presente che in teoria avrebbe dovuto vedere Milik già a disposizione di Thiago Motta in queste prime tre giornate, recuperato dopo l’intervento al menisco del 10 giugno, e che invece lo vedrà solo spettatore anche per le partite contro Empoli e Psv.
C’è il 21 settembre, giorno della sfida col Napoli allo Stadium, cerchiato sulla tabella di marcia del centravanti. Da quel giorno spera di cominciare a guadagnarsi anche per la seconda parte della stagione quello che le dinamiche di mercato, e i meriti passati, gli hanno regalato nella prima: la permanenza in bianconero. Non è un mistero che Milik a inizio estate fosse nella lista dei giocatori in uscita: l’ultima stagione era stata deludente e doveva essere uno dei coinvolti nella profonda rivoluzione voluta da Thiago Motta e Cristiano Giuntoli. L’infortunio con la Polonia e l’operazione, però, lo avevano tolto dalla vetrina di Euro 2024 e avevano tenuto lontani i possibili acquirenti.
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