Le qualità del brasiliano
Douglas, infatti, non eccelle nel pressing ma è invece bravissimo nel possesso palla tanto è vero che è quasi impossibile sottrargliela: ecco, allora che, diventa utilissimo nella fasi finali della gara quando c’è da mantenere il possesso per gestire il risultato, spezzare il ritmo degli avversari e organizzare le ripartenze grazie alla sua precisione nei passaggi, qualità di cui è stata clamorosamente carente la Juventus nell’ultima gara contro la Roma. Un piano tattico che, del resto, lo stesso Motta aveva esplicitato alla vigilia della gara di Verona: «Iniziamo con Locatelli e Fagioli a centrocampo, si conoscono molto bene, sanno di cosa ha bisogno la squadra. Sono convinto che Douglas Luiz nel secondo tempo darà una grossa mano». E il tempo gli servirà appunto per migliorare quella condizione di cui è ancora al ricerca e che non gli permette di sostenere i ritmi iniziali della partita.
Le parole di Thiago Motta
Adesso, evidentemente, tecnico e staff gli “accreditano” mezz’ora o poco più (un tempo?). Di fatto quella che ha giocato contro la Roma e di cui il tecnico si è dichiarato molto soddisfatto: «Dobbiamo essere competitivi dal primo all’ultimo minuto. Giocatori che giocano 60 minuti devono essere decisivi, ma anche chi gioca 30 deve esserlo. Douglas ha fatto molto bene, una partita di livello». Un livello che il brasiliano dovrà essere presto in grado di prolungare proprio grazie al miglioramento della condizione fisica, e la mancata convocazione in Nazionale è utilissima per riuscirci. Perché il tempo stringe: arriva la Champions e la Juventus avrà bisogno della sua qualità, non solo per mezz'ora. Motta lo sa e non molla la presa.