Pagina 2 | Vlahovic, il caso Chiesa spaventa la Juve: Giuntoli, il futuro è il nuovo colpo

Colpo Juve: Vlahovic. No, non abbiamo messo in pagina per sbaglio un articolo del 28 gennaio 2022, quando la società bianconera acquistò il centravanti dalla Fiorentina. Semmai potremmo aver anticipato l’incipit di un articolo del futuro, più o meno prossimo. Perché il prossimo colpo della Juve sarà - o meglio, è probabile che sia - proprio Vlahovic: non il suo acquisto, ovviamente, ma il prolungamento del suo contratto. Chiuso il mercato in entrata con una serie di fuochi d’artificio degni delle classiche feste di fine estate, da Conceiçao a Koopmeiners passando per Nico Gonzalez, e quasi risolto il puzzle delle uscite, con le sole tessere Arthur e Kostic da sistemare, la priorità di Cristiano Giuntoli a breve diventerà il rinnovo di DV9. Tema peraltro già affrontato prima dell’estate con l’agente dell’attaccante, Darko Ristic, a testimonianza della sua importanza e della volontà bianconera di arrivare a una soluzione.

Vlahovic, un ingaggio che pesa

Soluzione che le parti torneranno presto a cercare e la cui importanza e la cui urgenza, per ora relativa ma non troppo, hanno due radici. Una strettamente economica, l’altra che oltre all’aspetto finanziario investe quello tecnico e quello di mercato, risultando cruciale per la programmazione del futuro bianconero. La prima questione, quella che aveva spinto Giuntoli e l’entourage di Vlahovic a confrontarsi già nella scorsa primavera, è relativa all’ingaggio del ventiquattrenne bomber: salito come da contratto a 12 milioni netti per questa e per la prossima stagione. Cifra fuori dai nuovi parametri della società bianconera, come testimoniano il monte stipendi abbassato di 27 milioni rispetto alla scorsa stagione e il confronto con gli ingaggi dei compagni: Douglas Luiz e Koopmeiners, i colpi dell’ultimo mercato, guadagnano meno della metà, 4,5 e 5 milioni, e Bremer fresco di rinnovo e secondo più pagato della rosa supera di poco i 6.

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DV9, un ingaggio da ritoccare

Contestualmente al prolungamento la Juventus vorrebbe ritoccare al ribasso l’ingaggio di DV9, che al lordo pesa 21 milioni, e chiaramente il giocatore, che al momento della firma non ha puntato la pistola alla testa di nessuno, non è entusiasta della prospettiva. È entusiasta, però, di stare alla Juve, cosa che mostra con parole e atteggiamenti e che può essere di grandissimo aiuto per arrivare a una soluzione che accontenti tutti: e che potrebbe essere trovata da Giuntoli e da Ristic attraverso una formula - per esempio l’inserimento di bonus - che renda l’ingaggio lordo meno pesante per la Juventus e eviti a Vlahovic un taglio netto. Far quadrare il cerchio, comunque potrebbe richiedere tempo. E di tempo ne hanno, la Juventus e, soprattutto, Vlahovic. Soprattutto Vlahovic perché il passare delle settimane e dei mesi per lui non rappresenta un problema, mentre per la Juventus può diventarlo, se ne passeranno troppi.

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Da evitare un Chiesa 2.0

La scadenza dell’attuale contratto dell’attaccante è infatti fissata al 30 giugno 2026: la prossima estate, se nel frattempo non fosse arrivato il rinnovo, si troverebbe dunque in una situazione simile a quella in cui era fino a poche settimane fa Federico Chiesa. Simile e non uguale perché sarebbe sì identica da un punto di vista contrattuale - 12 mesi dalla scadenza: dunque o rinnovo, o cessione col manico del coltello dalla parte dell’acquirente o rischio di perderlo a zero un anno dopo - ma molto diversa da un punto di vista tecnico. Mentre Chiesa non è mai rientrato nei piani di Thiago Motta, Vlahovic è al centro del progetto del nuovo tecnico bianconero e, se questo non cambierà, la Juventus potrà continuare a trattare il rinnovo con lui anche nella prossima estate ed eventualmente anche nel corso della successiva stagione, quella che porterebbe alla scadenza, continuando nel frattempo a sfruttarne le doti in campo. Forte di un’offerta economica che resterebbe comunque di alto livello sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista sportivo.

Giuntoli-Ristic, nuovi contatti

Detto questo, per la società bianconera sarebbe sicuramente meglio riuscire ad arrivare a un accordo prima dell’estate 2025, anche per poter programmare il futuro senza fare i conti con un’incognita in un ruolo così importante. Ecco perché presto riprenderanno i contatti tra Giuntoli e Ristic, con l’obiettivo di far sì che Vlahovic, che intanto si allena alla Continassa dopo aver rinunciato alla Nazionale per motivi familiari e punta a tornare al gol in casa dell’Empoli il 14 settembre, sia un’altra volta il colpo di mercato della Juve.

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DV9, un ingaggio da ritoccare

Contestualmente al prolungamento la Juventus vorrebbe ritoccare al ribasso l’ingaggio di DV9, che al lordo pesa 21 milioni, e chiaramente il giocatore, che al momento della firma non ha puntato la pistola alla testa di nessuno, non è entusiasta della prospettiva. È entusiasta, però, di stare alla Juve, cosa che mostra con parole e atteggiamenti e che può essere di grandissimo aiuto per arrivare a una soluzione che accontenti tutti: e che potrebbe essere trovata da Giuntoli e da Ristic attraverso una formula - per esempio l’inserimento di bonus - che renda l’ingaggio lordo meno pesante per la Juventus e eviti a Vlahovic un taglio netto. Far quadrare il cerchio, comunque potrebbe richiedere tempo. E di tempo ne hanno, la Juventus e, soprattutto, Vlahovic. Soprattutto Vlahovic perché il passare delle settimane e dei mesi per lui non rappresenta un problema, mentre per la Juventus può diventarlo, se ne passeranno troppi.

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