Pagina 2 | Kalimuendo, Motta lo vuole come alternativa a Vlahovic. Occhio a Milik...

Per chi legge con assiduità e attenzione questo giornale, l’associazione tra la Juventus e il nome di Arnaud Kalimuendo non rappresenterà una sorpresa. Ne abbiamo dato notizia a fine luglio, in tempi non sospetti o quantomeno quando ancora la ricerca di una punta da alternare con Vlahovic costituiva un discorso secondario, di certo non una priorità. In pochi potevano immaginare che, dal 28 luglio a oggi, la situazione di mercato della Juventus sarebbe stata più o meno la stessa di così tante settimane prima: una sola differenza, l’arrivo di Kalulu in difesa al posto di Todibo che teneva banco invece tre settimane fa. Il vice Vlahovic continua a non essere una priorità, anche se il problema esiste e infatti la dirigenza bianconera sta cercando una soluzione: per prima cosa è stato tolto dagli esuberi Milik. Però il centravanti polacco non offre garanzie e non si tratta di una questione tecnica: la perplessità è sulla tenuta fisica che lo porta a infortunarsi spesso e ad avere tempi di recupero sempre più lunghi.

Milik non offre garanzie. Idea Kalimuendo

Basti guardare questa estate: Milik anche ieri non si è allenato con il gruppo e dunque rimane in dubbio per la trasferta di Verona, dopo aver saltato la prima di campionato allo Stadium contro il Como e tutte le amichevoli precedenti. Non si tratta di una questione di funzionalità, bensì di affidabilità: a Thiago Motta va anche bene puntare sul polacco, ma serve un piano B in caso di assenza forzata di Vlahovic. Si può adattare in quel ruolo Yildiz da falso 9 con il numero 10, ma Giuntoli ha ancora una settimana di tempo per piazzare il colpo che non ti aspetti. Dunque l’Equipe ha rilanciato l’idea Kalimuendo: come scritto, non sarebbe una sorpresa perché i bianconeri lo seguono da tempo. E il principale sponsor, se vogliamo proprio definirlo così, del giovane francese è nientemeno che Thiago Motta: lo aveva lanciato ai tempi della Primavera del Psg e ne aveva parlato un gran bene, ricevendo manifestazioni di stima reciproca da parte dell’attaccante, che può ricoprire il ruolo di centravanti di manovra ma anche quello di seconda punta, all’occorrenza. L’estate ha portato in dono a Kalimuendo un argento olimpico ai Giochi di casa, a Parigi, con la Nazionale di Henry (altro ex juventino) sconfitta in finale dalla Spagna. E la voglia di lanciarsi in una nuova avventura.

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Omorodion, l'altro nome Juve

L’Equipe ricorda che c’è la Juventus sulle tracce del 22enne del Rennes, il quale avrebbe già detto no a Bournemouth (la nuova squadra di Huijsen) e Nottingham in Premier e allo Stoccarda in Bundesliga. Cerca un palcoscenico più prestigioso che la Juve potrebbe garantirgli, a differenza di Leicester e Southampton, altre due squadre inglesi che vorrebbe il giovane francese: assalti finora respinti, ma negli ultimi giorni di mercato le sorprese sono dietro l’angolo dunque non si possono escludere scenari di alcun genere.

In Francia dicono che per l’assalto a Kalimuendo da parte della Juventus serva prima l’uscita di Milik: vero fino a un certo punto, un po’ perché un calciatore infortunato è difficilmente piazzabile, un po’ perché la Juventus sta valutando i profili in quel ruolo a prescindere dall’uscita del polacco. Infatti era venuto fuori il nome di Omorodion, uno dei ragazzi capaci di mettersi la medaglia d’oro al collo alle ultime Olimpiadi battendo proprio la Francia di Kalimuendo: operazione mai entrata nel vivo, del resto così come per il Napoli, in assenza di un’apertura (al momento) al prestito da parte dell’Atletico Madrid. Il nodo è sempre quello: la formula. Giuntoli può lavorare sui prestiti con diritto di riscatto, avendo già individuato altri profili in altri ruoli sui quali investire in operazioni a titolo definitivo (oppure con prestiti con obbligo di riscatto). Dunque serve l’apertura del Rennes alla soluzione temporanea, per quanto onerosa: anche per questo l’Equipe non esclude che Kalimuendo possa restare dove è per il terzo anno di fila. E il tempo stringe.

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Omorodion, l'altro nome Juve

L’Equipe ricorda che c’è la Juventus sulle tracce del 22enne del Rennes, il quale avrebbe già detto no a Bournemouth (la nuova squadra di Huijsen) e Nottingham in Premier e allo Stoccarda in Bundesliga. Cerca un palcoscenico più prestigioso che la Juve potrebbe garantirgli, a differenza di Leicester e Southampton, altre due squadre inglesi che vorrebbe il giovane francese: assalti finora respinti, ma negli ultimi giorni di mercato le sorprese sono dietro l’angolo dunque non si possono escludere scenari di alcun genere.

In Francia dicono che per l’assalto a Kalimuendo da parte della Juventus serva prima l’uscita di Milik: vero fino a un certo punto, un po’ perché un calciatore infortunato è difficilmente piazzabile, un po’ perché la Juventus sta valutando i profili in quel ruolo a prescindere dall’uscita del polacco. Infatti era venuto fuori il nome di Omorodion, uno dei ragazzi capaci di mettersi la medaglia d’oro al collo alle ultime Olimpiadi battendo proprio la Francia di Kalimuendo: operazione mai entrata nel vivo, del resto così come per il Napoli, in assenza di un’apertura (al momento) al prestito da parte dell’Atletico Madrid. Il nodo è sempre quello: la formula. Giuntoli può lavorare sui prestiti con diritto di riscatto, avendo già individuato altri profili in altri ruoli sui quali investire in operazioni a titolo definitivo (oppure con prestiti con obbligo di riscatto). Dunque serve l’apertura del Rennes alla soluzione temporanea, per quanto onerosa: anche per questo l’Equipe non esclude che Kalimuendo possa restare dove è per il terzo anno di fila. E il tempo stringe.

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