Nico Gonzalez-Juve, Giuntoli ha due carte. Sancho e Conceicao, piste aperte

I bianconeri provano a chiudere l’operazione con la Fiorentina: è un testa a testa con l'Atalanta

La priorità del mercato bianconero riguarda sempre più gli esterni d’attacco. La coperta era già piuttosto corta - tagliuzzata dall’esclusione di Federico Chiesa, dalle difficoltà di mercato e dalle valutazioni tattiche - ma ora si è ulteriormente ristretta in seguito all’infortunio muscolare di Weah che Thiago Motta ha sempre utilizzato come esterno d’attacco e non più a tutta fascia. La sorprendente, oltre che vincente, scelta di schierare il giovane Mbangula è stata certo innescata da quanto il tecnico ha visto in allenamento (e dunque dal merito), ma pure in qualche modo dalla necessità di scegliere in una rosa scarna, prova ne sia che in panchina non vi era neppure un attaccante di ruolo. E dunque tocca accelerare per l’ingresso dei rinforzi su cui Cristiano Giuntoli sta lavorando da tempo tra mille intoppi, a cominciare da Nico Gonzalez.

La vicenda Nico Gonzalez

La storia è nota: un accordo con il giocatore (3,6 milioni netti l’anno fi no al 2029) c’è già e pure quello con i dirigenti della Fiorentina per un prestito oneroso e un diritto di riscatto per 30 milioni di euro complessivi. Con i tempi subordinati, però, all’acquisto di Gudmundsson da parte del club viola, che si è ormai concretizzato senza che si sia sbloccata la vicenda Gonzalez. Perché, nel frattempo, Rocco Commisso si è messo di traverso: la versione ufficiale racconta di un suo veto al prestito con la disponibilità solo alla cessione definitiva non sotto la soglia dei 40 milioni, i retroscena raccontano che preferirebbe cederlo all’Atalanta con Gasperini che si sarebbe già mosso di persona per convincere l’argentino che, però, continua a preferire la soluzione bianconera (anche perché l’ingaggio in bianconero è maggiore).

Un intrigo di mercato in piena regola che la Juventus cercherà di risolvere a proprio favore con due opzioni di cui si discute da tempo: i prestiti di Kostic e di Arthur, con il pagamento di metà ingaggio del brasiliano da parte delle casa madre bianconera. I contatti continuano e la volontà è quella di risolvere l’intrigo entro la fine della settimana.

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La pista Conceiçao

Senza dimenticare, comunque, che Giuntoli lavora su altri tavoli a cominciare da quello con il Porto per Francisco Conceiçao. Anche in questo caso l’ostacolo è rappresentato dal club che non vuol sentire parlare di prestiti ma solo, parole del presidente Villas-Boas: «di proposte sensate». Come, evidentemente, non viene considerata quella delle Juventus che punta al prestito con diritto di riscatto. I portoghesi valutano solo la cessione a titolo definitivo, con una richiesta di 30 milioni di euro, e aspettano che i flebili segnali che arrivano dalla Premier League diventino concreti.

La fiammella Sancho

Da quella stessa Premier in cui si è riaccesa la fiammella per un mai dimenticato amore bianconero: quel Sancho che Ten Hag ha ancora escluso dai convocati per l’ultima partita dello United. Voci e intrighi, mentre Motta fa conta on gli infortuni e medita di “alzare” la posizione di Cambiaso, magari protetto alle spalle da Kalulu che oggi farà le visite mediche. Un nuovo arrivo che potrebbe già cominciare a impattare positivamente sul problema degli esterni d’attacco. Addio, invece, a Djalò, uno dei due colpi del mercato di gennaio: andrà in prestito alla Roma per un milione con un diritto fi ssato a sette milioni.

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La priorità del mercato bianconero riguarda sempre più gli esterni d’attacco. La coperta era già piuttosto corta - tagliuzzata dall’esclusione di Federico Chiesa, dalle difficoltà di mercato e dalle valutazioni tattiche - ma ora si è ulteriormente ristretta in seguito all’infortunio muscolare di Weah che Thiago Motta ha sempre utilizzato come esterno d’attacco e non più a tutta fascia. La sorprendente, oltre che vincente, scelta di schierare il giovane Mbangula è stata certo innescata da quanto il tecnico ha visto in allenamento (e dunque dal merito), ma pure in qualche modo dalla necessità di scegliere in una rosa scarna, prova ne sia che in panchina non vi era neppure un attaccante di ruolo. E dunque tocca accelerare per l’ingresso dei rinforzi su cui Cristiano Giuntoli sta lavorando da tempo tra mille intoppi, a cominciare da Nico Gonzalez.

La vicenda Nico Gonzalez

La storia è nota: un accordo con il giocatore (3,6 milioni netti l’anno fi no al 2029) c’è già e pure quello con i dirigenti della Fiorentina per un prestito oneroso e un diritto di riscatto per 30 milioni di euro complessivi. Con i tempi subordinati, però, all’acquisto di Gudmundsson da parte del club viola, che si è ormai concretizzato senza che si sia sbloccata la vicenda Gonzalez. Perché, nel frattempo, Rocco Commisso si è messo di traverso: la versione ufficiale racconta di un suo veto al prestito con la disponibilità solo alla cessione definitiva non sotto la soglia dei 40 milioni, i retroscena raccontano che preferirebbe cederlo all’Atalanta con Gasperini che si sarebbe già mosso di persona per convincere l’argentino che, però, continua a preferire la soluzione bianconera (anche perché l’ingaggio in bianconero è maggiore).

Un intrigo di mercato in piena regola che la Juventus cercherà di risolvere a proprio favore con due opzioni di cui si discute da tempo: i prestiti di Kostic e di Arthur, con il pagamento di metà ingaggio del brasiliano da parte delle casa madre bianconera. I contatti continuano e la volontà è quella di risolvere l’intrigo entro la fine della settimana.

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