Pagina 3 | Pogba, 'schiaffo' alla Juve! Il gesto non sfugge ai tifosi: "È la fine..."

Ingaggiato a parametro zero nell'agosto 2012, con la maglia della Juventus Paul Pogba ha vissuto due cicli diametralmente opposti per rendimento, sorte e aspettative. Nel corso dei primi quattro anni a Torino, il francese è riuscito a ritagliarsi un posto in prima fila tra i centrocampisti più promettenti e quotati al mondo. Poi, la scelta di trovare la consacrazione nello stesso club che lo aveva lasciato andare, e che per rimediare a quanto fatto, nell'agosto 2016 sborsò 105 milioni per riportarlo a Manchester. Tornato a Torino nel 2022, Pogba è andato incontro a una sorte amara e inaspettata, finendo nel radar del Tribunale Nazionale Antidoping che il 29 febbraio 2024 lo ha condannato a 4 anni di squalifica per doping. Con i bianconeri, Pogba ha accumulato 190 presenze complessive, segnato 34 gol e servito 41 assist. Il contratto che lo lega al club è invece in scadenza a giugno 2026, ma l'epilogo di questo secondo ciclo sembra essere imminente.

Pogba-Juve: l'indizio social

Un indizio sulle sorti del rapporto con la Juve arriva direttamente dai profili social del giocatore. Tra i profili seguiti dal suo account infatti, non risulta più quello ufficiale del club. Di contro però, il francese risulta ancora tra i following dei bianconeri. Tante le reazioni dei tifosi, che hanno notato la "separazione" social tra le parti, ritenendo il loro rapporto ai titoli di coda. Il 16 agosto, la società aveva inoltre annunciato l'assegnazione della maglia numero 10 a Kenan Yildiz, la scorsa stagione appartenuta al centrocampista ex United. Un epilogo annunciato dunque, ma che difficilmente soppianterà il ricordo delle migliori giocate del giocatore classe '93, che in bianconero sembra avere già trovato un "erede".

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Thuram: un nuovo idolo francese 

L'esordio vincente in campionato ha restituito quelle certezze che erano in parte emerse nel corso delle amichevoli, che al netto dei risultati hanno comunque fatto luce su alcuni dei profili più centrali del gioco di Thiago Motta. Tra questi Khephren Thuram, che già nel test contro l'Atletico Madrid ha dato segnali incoraggianti circa la propria crescita in campo. Il nuovo tecnico dei bianconeri potrebbe prevedere per il connazionale di Pogba l'inserimento ideale in campo. A Torino, il francese classe '97 non soltanto continua la dinastia iniziata con il padre Lilian, ma allunga la lista di calciatori Bleus che hanno indossato la maglia della Juve, molti dei quali si sono ritagliati un posto insostituibile nel cuore dei tifosi e nella storia del club. Il fratello del nerazzurro Marcus non ha infatti perso tempo a conquistrare la fiducia del pubblico, che al momento del cambio nella sfida contro il Como ha ricevuto la standing ovation dei tifosi.

I numeri di Pogba

Oltre alle quasi 200 presenze con la Juve, che hanno fruttato 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane, Paul Pogba ne ha all'attivo oltre 400 accumulate complessivamente tra Manchester e Torino. La voce dei gol segnati in carriera riporta il totale di 76 marcature, mentre 96 sono gli assist serviti. In Inghilterra, sotto la guida di Mourinho, il francese ha inoltre conquistato una Carabao Cup e una Europa League. Con la maglia della nazionale invece, il francese è sceso in campo 91 volte, con 11 reti realizzate e 9 assist firmati, aggiungendo al proprio curriculum il mondiale di Russia 2018 e la finale degli Europei di Francia 2016.

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Il caso doping: le tappe della vicenda

Tornato a Torino nel luglio 2022, Pogba ha da subito dovuto fare i conti con alcuni vecchi demoni che in passato lo avevano costretto a fermarsi causa infortunio. Così, poche settimane dopo il rientro alla Continassa, il francese rimedia una lesione al menisco laterale che lo pone davanti a un bivio: sottoporsi all’intervento e assentarsi per metà stagione, o tentare un intervento conservativo. La scelta ricade sulla seconda opzione, ma i risultati non sono quelli sperati e pertanto si rende comunque necessario l’intervento di meniscectomia. Il ritorno in campo è datato 28 febbraio 2023 in occasione del derby di Torino - vinto 4-2 dai bianconeri - .

Il finale di stagione ha in serbo per lui altri due infortuni che ne anticipano il ritiro dagli ultimi impegni della squadra. La stagione successiva apre invece un nuovo e inaspettato scenario con la sospensione cautelare deliberata dal Tribunale Nazionale Antidoping (Tna), in seguito al risultato del test somministrato al termine del match contro l’Udinese del 20 agosto, che rilevò la presenza di tracce di Deidroepiandrosterone. Il giocatore rifiuta il patteggiamento con la Procura Antidoping, sostenendo di avere assunto la sostanza in via accidentale. L’accusa si oppone alla posizione del francese, e il 29 febbraio 2024 vede accolta la squalifica a 4 anni richiesta al Tna.

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Il caso doping: le tappe della vicenda

Tornato a Torino nel luglio 2022, Pogba ha da subito dovuto fare i conti con alcuni vecchi demoni che in passato lo avevano costretto a fermarsi causa infortunio. Così, poche settimane dopo il rientro alla Continassa, il francese rimedia una lesione al menisco laterale che lo pone davanti a un bivio: sottoporsi all’intervento e assentarsi per metà stagione, o tentare un intervento conservativo. La scelta ricade sulla seconda opzione, ma i risultati non sono quelli sperati e pertanto si rende comunque necessario l’intervento di meniscectomia. Il ritorno in campo è datato 28 febbraio 2023 in occasione del derby di Torino - vinto 4-2 dai bianconeri - .

Il finale di stagione ha in serbo per lui altri due infortuni che ne anticipano il ritiro dagli ultimi impegni della squadra. La stagione successiva apre invece un nuovo e inaspettato scenario con la sospensione cautelare deliberata dal Tribunale Nazionale Antidoping (Tna), in seguito al risultato del test somministrato al termine del match contro l’Udinese del 20 agosto, che rilevò la presenza di tracce di Deidroepiandrosterone. Il giocatore rifiuta il patteggiamento con la Procura Antidoping, sostenendo di avere assunto la sostanza in via accidentale. L’accusa si oppone alla posizione del francese, e il 29 febbraio 2024 vede accolta la squalifica a 4 anni richiesta al Tna.

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