Motta reinventa la Juve, Douglas Luiz in stile Koopmeiners: cosa deve fare

Thiago deve plasmare i ruoli in attesa che il mercato completi la rosa: ecco le richieste del tecnico al brasiliano

TORINO - Ottantamila occhi addosso. Li avvertiranno i nuovi della Juventus, domani sera, entrando sul campo dell’Allianz Stadium, esaurito per il battesimo: inutile girarci intorno, la curiosità sarà tutta per loro. E allora servirà soprattutto personalità per trasformare l’adrenalina in carica positiva. Se Thiago Motta dovrà canalizzarla in lucidità, nel saper gestire al meglio le scelte tattiche e tecniche durante i 90 minuti più recupero, Douglas Luiz e compagni avranno la possibilità di scaricare l’energia contro il Como, squadra ambiziosa sì, ma pure neopromossa.

Dunque in teoria un inizio in discesa rispetto a certi “Passi” che i torinesi incontreranno nel cammino di 38 tappe che formeranno il campionato. Sarà una Juventus inevitabilmente incompleta, visto che il mercato non ha ancora consegnato al tecnico nè il sottopunta (Koopmeiners) nè l’attaccante esterno, almeno il primo, (Nico Gonzalez), ma che dovrà comunque evitare di inciampare.

L’avvio di stagione, che propone dopo il Como la trasferta di Verona, con i gialloblù che si sono salvati in extremis, non concede sconti e richiede dunque un bottino da sei punti per evitare poi di non veder tornare i conti. I risultati delle amichevoli non sono incoraggianti (due ko e un pareggio) e la digestione dei nuovi principi di gioco non è stata ancora completata ma del resto, di fronte a certe rivoluzioni, il tempo è l’unica variabile che non si può comprare o sostituire.

Juventus, la notte delle prime volte: l'Allianz Stadium è sold out

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Motta si affida a Douglas Luiz

Dunque paradossalmente potrebbero essere queste prime partite quelle più insidiose per la Motta Band che, mai come domani sera, si affiderà mani e piedi al talento e al carisma di Douglas Luiz. Toccherà infatti a lui, uomo da 50 milioni abbondanti versati all’Aston Villa, prender per mano la nuova creatura bianconera e condurla alla vittoria. Sia dal punto di vista del carattere, quindi una guida mentale, sia calcistico in senso stretto.

Le chiavi per accendere il gioco bianconero Thiago Motta le ha affidate a lui: in mezzo al campo spetterà al brasiliano dettare il ritmo con cui dovrà viaggiare la palla, capire quando sarà il caso di verticalizzare oppure no, spronare i più giovani dopo aver sbagliato, incutere timore agli avversari. Tocca a lui fare il Koopmeiners. Del resto ce l’ha stampato nel Dna il codice da leader, così come la sua fidanzata Alisha Lehmann che lo ha raggiunto a Torino per rendere le Women non solo più glamour ma anche più forti. Dunque un Douglas Luiz chiamato ad accendere la “luz” di una squadra costretta a un avvio in rincorsa non solo per via del posticipo serale. Tra lui e Thiago Motta, del resto, feeling al 100% con la mezzala che nel giorno della presentazione ha detto “mi pare di conoscerlo da una vita”.

A proposito di dichiarazioni brasiliane a tinte bianconere, ieri sono comparse sul web quelle di Bremer, galvanizzato dal fresco prolungamento di contratto sino al 2029 nonostante le richieste milionarie arrivate dal Premier League: «Pre season terminata. Ci siamo allenati con molta intensità e un ottimo spirito di gruppo per preparare al meglio questa stagione. Siamo carichi e con grande ambizione. Ora è arrivato finalmente il momento di scendere in campo, competere con la stessa intensità e dare tutto per questa maglia!». Un Gleison motivato più che mai, pronto a rinverdire la tradizione positiva della Juventus che nelle ultime tredici prime giornate di campionato ha ottenuto una sconfitta, un pareggio e undici vittorie. La stagione scorsa si partì con un netto 3-0 in quel di Udine, con le reti, tutte nel primo tempo, di Chiesa, Vlahovic su rigore e Rabiot.. Domani sera, dei tre, in campo ci sarà solo Dusan. E DV9 sa cosa si aspettano i 40 mila da lui...

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TORINO - Ottantamila occhi addosso. Li avvertiranno i nuovi della Juventus, domani sera, entrando sul campo dell’Allianz Stadium, esaurito per il battesimo: inutile girarci intorno, la curiosità sarà tutta per loro. E allora servirà soprattutto personalità per trasformare l’adrenalina in carica positiva. Se Thiago Motta dovrà canalizzarla in lucidità, nel saper gestire al meglio le scelte tattiche e tecniche durante i 90 minuti più recupero, Douglas Luiz e compagni avranno la possibilità di scaricare l’energia contro il Como, squadra ambiziosa sì, ma pure neopromossa.

Dunque in teoria un inizio in discesa rispetto a certi “Passi” che i torinesi incontreranno nel cammino di 38 tappe che formeranno il campionato. Sarà una Juventus inevitabilmente incompleta, visto che il mercato non ha ancora consegnato al tecnico nè il sottopunta (Koopmeiners) nè l’attaccante esterno, almeno il primo, (Nico Gonzalez), ma che dovrà comunque evitare di inciampare.

L’avvio di stagione, che propone dopo il Como la trasferta di Verona, con i gialloblù che si sono salvati in extremis, non concede sconti e richiede dunque un bottino da sei punti per evitare poi di non veder tornare i conti. I risultati delle amichevoli non sono incoraggianti (due ko e un pareggio) e la digestione dei nuovi principi di gioco non è stata ancora completata ma del resto, di fronte a certe rivoluzioni, il tempo è l’unica variabile che non si può comprare o sostituire.

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