Juventus, la notte delle prime volte: l'Allianz Stadium è sold out

Da Thiago Motta a Di Gregorio, contro il Como inizia il nuovo corso del club bianconero

TORINO - L’Allianz Stadium si appresta ad ospitare la notte delle prime volte. Quella che, domani sera, si specchierà nel neo-promosso Como sarà la prima Juventus di Thiago Motta. La prima Juventus di Douglas Luiz e di Khephren Thuram. La prima Juventus di Kenan Yildiz con il numero 10 sulle spalle. E la prima Juventus del nuovo corso coinciderà anche con la prima Juventus di Michele Di Gregorio. L’estremo difensore, almeno in termini di chiusura della trattativa, è stato il primo tassello della creatura che l’allenatore italo-brasiliano e il dt Cristiano Giuntoli stanno plasmando. Un passo inaugurale non soltanto simbolico, visto che dai suoi piedi germoglieranno le trame offensive dei bianconeri in questa stagione: l’ex Monza, d’altro canto, è stato scelto (anche) per le qualità nel palleggio basso. Poi, però, gli toccherà raccogliere l’eredità di Wojciech Szczesny tra i pali, intesi in senso più stretto. E la porta da difendere, domani sera, dovrà sembrargli particolarmente… larga.

Di Gregorio tra stimoli e pressioni

Di Gregorio ha fatto la gavetta, come si suol dire, e ha scoperto la Serie A, nelle ultime due annate. Ma non ha ancora conosciuto stimoli e pressioni che derivano dal fatto di vivere una piazza grande come quella tinta di bianco e di nero. E, allora, sarà una suggestiva prima volta anche per lui, davanti a ottantamila occhi amici e con i tre punti in palio. Non inganni la cosiddetta carta, poi, votata a strizzare l’occhio ai bianconeri rispetto ai lariani per blasone e peso dell’organico. Le danze agostane riservano spesso sorprese e i test estivi hanno mostrato ancora una certa fragilità difensiva da parte della squadra bianconera. Fin da domani sera, dunque, Di Gregorio sarà chiamato a esaltarsi per non far rimpiangere Tek, compito per altro arduo, pensando a quanto lasciato in eredità dal polacco a livello tecnico e anche – se non soprattutto – umano. La sfida, in ogni caso, non spaventa un portiere con le spalle larghe come il ragazzo venuto da Milano e cresciuto nell’Inter. Che intanto suda in allenamento e conta le ore a separarlo dal primo ballo dello Stadium. «Al lavoro in vista dell’esordio: manca sempre meno!», il suo ultimo post sui social, a corredo di una galleria fotografica che lo immortala alle prese con intense sedute alla Continassa. 

L’Uomo Digre, come è stato ribattezzato, non sarà in ogni caso chiamato a sostenere il peso del reparto da solo. Al suo fianco ci sarà il terzo Carlo Pinsoglio e ci sarà, soprattutto, il vice Mattia Perin. Sempre più al centro del progetto, quest'ultimo, al di là dei risvolti di mercato che hanno portato Di Gregorio a Torino. Il portiere di Latina è prossimo a firmare il rinnovo fino al 2026 con opzione per il 2027 e lo farà, da quest'anno, con il numero 1 sulla schiena. Un riconoscimento che va oltre il semplice valore simbolico.

 

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Allianz Stadium tutto esaurito per la prima della Juve

Per il debutto della Juventus di Thiago Motta nella partita di domani sera contro il neopromosso Como si registrerà l’esaurito, dunque oltre 40 mila persone sugli spalti. Anche la prevendita per Juve-Roma del 1° settembre va a gonfie vele, verso il secondo sold out di fila.

Si parte con una grande attesa da parte della tifoseria smaniosa di vivere la nuova era del tecnico italobrasiliano. Intanto da venerdì scorso e fino a giovedì 29 agosto alle 18, sarà possibile acquistare il pacchetto che include le 4 partite di Champions League che la squadra di Thiago Motta giocherà in casa nella prima fase della competizione europea. Come già fatto per gli abbonamenti di questa stagione, saranno disponibili due tariffe speciali per gli Under 14 (nel settore 116) e per gli Under 28 (nei settori 117 e 221).

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TORINO - L’Allianz Stadium si appresta ad ospitare la notte delle prime volte. Quella che, domani sera, si specchierà nel neo-promosso Como sarà la prima Juventus di Thiago Motta. La prima Juventus di Douglas Luiz e di Khephren Thuram. La prima Juventus di Kenan Yildiz con il numero 10 sulle spalle. E la prima Juventus del nuovo corso coinciderà anche con la prima Juventus di Michele Di Gregorio. L’estremo difensore, almeno in termini di chiusura della trattativa, è stato il primo tassello della creatura che l’allenatore italo-brasiliano e il dt Cristiano Giuntoli stanno plasmando. Un passo inaugurale non soltanto simbolico, visto che dai suoi piedi germoglieranno le trame offensive dei bianconeri in questa stagione: l’ex Monza, d’altro canto, è stato scelto (anche) per le qualità nel palleggio basso. Poi, però, gli toccherà raccogliere l’eredità di Wojciech Szczesny tra i pali, intesi in senso più stretto. E la porta da difendere, domani sera, dovrà sembrargli particolarmente… larga.

Di Gregorio tra stimoli e pressioni

Di Gregorio ha fatto la gavetta, come si suol dire, e ha scoperto la Serie A, nelle ultime due annate. Ma non ha ancora conosciuto stimoli e pressioni che derivano dal fatto di vivere una piazza grande come quella tinta di bianco e di nero. E, allora, sarà una suggestiva prima volta anche per lui, davanti a ottantamila occhi amici e con i tre punti in palio. Non inganni la cosiddetta carta, poi, votata a strizzare l’occhio ai bianconeri rispetto ai lariani per blasone e peso dell’organico. Le danze agostane riservano spesso sorprese e i test estivi hanno mostrato ancora una certa fragilità difensiva da parte della squadra bianconera. Fin da domani sera, dunque, Di Gregorio sarà chiamato a esaltarsi per non far rimpiangere Tek, compito per altro arduo, pensando a quanto lasciato in eredità dal polacco a livello tecnico e anche – se non soprattutto – umano. La sfida, in ogni caso, non spaventa un portiere con le spalle larghe come il ragazzo venuto da Milano e cresciuto nell’Inter. Che intanto suda in allenamento e conta le ore a separarlo dal primo ballo dello Stadium. «Al lavoro in vista dell’esordio: manca sempre meno!», il suo ultimo post sui social, a corredo di una galleria fotografica che lo immortala alle prese con intense sedute alla Continassa. 

L’Uomo Digre, come è stato ribattezzato, non sarà in ogni caso chiamato a sostenere il peso del reparto da solo. Al suo fianco ci sarà il terzo Carlo Pinsoglio e ci sarà, soprattutto, il vice Mattia Perin. Sempre più al centro del progetto, quest'ultimo, al di là dei risvolti di mercato che hanno portato Di Gregorio a Torino. Il portiere di Latina è prossimo a firmare il rinnovo fino al 2026 con opzione per il 2027 e lo farà, da quest'anno, con il numero 1 sulla schiena. Un riconoscimento che va oltre il semplice valore simbolico.

 

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