Pagina 3 | Koopmeiners, ci siamo. Nico Gonzalez, Commisso tuona ma c'è l'accordo Juve

TORINO - Non che ci fossero soverchi dubbi, ma anche una conferma praticamente scontata contribuisce a fare chiarezza e a leggere l’evolversi della situazione: Teun Koopmeiners non è partito con il resto dei giocatori nerazzurri alla volta di Varsavia, dove domani l’Atalanta sfiderà il Real Madrid nella finale di Supercoppa Europea. Un evento storico (se pure epocale lo si vedrà in futuro) per il club bergamasco e per i giocatori che fecero l’impresa di vincere l’Europa League. Tra di loro, appunto, mancherà l’olandese (ma anche, sempre per scelta “disciplinare”, l’attaccante El Bilal Touré che pure ha chiesto di essere ceduto per trasferirsi allo Stoccarda) che ha deciso di chiamarsi fuori per chiarire oltre ogni ragionevole dubbio la sua volontà di cambiare club. E di andare, ovviamente, alla Juventus con la quale i suoi manager hanno già raggiunto da tempo un accordo sull’ingaggio

Koopmeiners, la strategia di Atalanta e Juve

Nelle settimane scorse, invece, “ballavano” le cifre tra la richiesta di 60 milioni dell’Atalanta e la presunta offerta di 50 milioni complessivi a parte della Juventus. Ma val appena la pena ribadire come una vera e propria trattativa diretta tra i due club non ci sia mai stata. Certo: continui contatti e incontri tra intermediari e agenti, sondaggi trasversali, però mai discorsi diretti. Il club bergamasco è sempre rimasto mediaticamente fermo sulla sua posizione di non avere alcuna necessità di vendere Koopmeiners, senza nascondere la stizza per l’operazione bianconera anche se, va detto, lo stesso centrocampista aveva chiaramente esplicitato la propria volontà già a a marzo. La Juventus, invece, ha atteso che la situazione arrivasse al punto di rottura, confidando anche e soprattutto nelle mosse di Koop anche nella speranza che il suo irrigidimento contribuisse ad abbassare le richieste dei nerazzurri.

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Koopmeiners, la posizione dell'Atalanta

Come ormai è evidente, invece, l’Atalanta non si è spostata di un millimetro e così toccherà alla Juve avvicinarsi alla cifra richiesta, magari con un mimino di sconto (5 milioni, diciamo) perché anche l’Atalanta non vive sulla luna e sa bene che quel delta è più che ragionevole su un montante totale così alto. E, comunque, dal punto di vista mediatico e ambientale il club bergamasco può ben affermare verso i proprio tifosi di aver tenuto il punto e di addossare l’ineluttabilità della cessione (peraltro molto, ma molto ben remunerata) alla sola volontà del giocatore. E insomma, a meno di clamorosi inserimenti da Oltre Manica (ricorda niente Todibo?), ormai dovrebbe trattarsi solo di una questione temporale.

Juve-Koopmeiners: ci siamo

Come abbiamo visto, infatti, i passaggi sono stati tutto sommato rispettati: i contatti a gennaio, gli accordi con gli agenti, le sue pime dichiarazioni a marzo con garanzie successive “alla piazza” confermate dall’impegno in campo. E, da ultimo, l’intervista a Gian Piero Gasperini che ha rivelato l’escalation di tensione con Koopmeiners che, causa stress, ha presentato un certificato medico per non allenarsi. Come previsto, dopo Ferragosto ci sarà l’accelerazione: prima l’Atalanta si giocherà questo pezzo di storia contro il Real mentre continua a cercare il sostituto che risponde al nome di Matt O’Riley, il danese del Celtic che, pure lui, ha già fatto sapere molto chiaramente al proprio club di voler andare a Bergamo.

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Commisso e Nico Gonzalez alla Juventus

Perché il mercato non è mai un pranzo di gala. Lo confermano anche le notizie che hanno cominciato a (ri)circolare ieri a Firenze e che raccontano di un Rocco Commisso che, dagli Usa, avrebbe tuonato contro la cessione di Nico Gonzalez alla Juventus. I dirigenti operativi dei club, in realtà, una base d’accordo l’avrebbero già trovata per una cifra totale di 30 milioni tra prestito oneroso e riscatto fissato e per andare a dama si aspettavano solo gli incastri con il Genoa da cui il club viola vuole prelevare Gudmundsson. Resta da capire, ora, se l‘ostracismo di Commisso ("Gonzalez non è in vendita") sia tattico per spuntare, magari, condizioni più favorevoli o se si tratti di una impuntatura concreta.

Che, quindi, renderà la vicenda simile a quella di Koopmeiners, con il giocatore che vuole cambiare squadra e il club che lo blocca, con la variabile dei tempi sempre più stretti per trovare una mediazione. No, il mercato non è mai un pranzo di gala e quindi è meglio preparare pietanze alternative: con il Porto si sta cucinando il prestito di Francisco Conceiçao. Le sensazioni sono buone e non è detto che, alla fine, si debba scegliere tra un menù e l’altro. Serve pazienza.

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Commisso e Nico Gonzalez alla Juventus

Perché il mercato non è mai un pranzo di gala. Lo confermano anche le notizie che hanno cominciato a (ri)circolare ieri a Firenze e che raccontano di un Rocco Commisso che, dagli Usa, avrebbe tuonato contro la cessione di Nico Gonzalez alla Juventus. I dirigenti operativi dei club, in realtà, una base d’accordo l’avrebbero già trovata per una cifra totale di 30 milioni tra prestito oneroso e riscatto fissato e per andare a dama si aspettavano solo gli incastri con il Genoa da cui il club viola vuole prelevare Gudmundsson. Resta da capire, ora, se l‘ostracismo di Commisso ("Gonzalez non è in vendita") sia tattico per spuntare, magari, condizioni più favorevoli o se si tratti di una impuntatura concreta.

Che, quindi, renderà la vicenda simile a quella di Koopmeiners, con il giocatore che vuole cambiare squadra e il club che lo blocca, con la variabile dei tempi sempre più stretti per trovare una mediazione. No, il mercato non è mai un pranzo di gala e quindi è meglio preparare pietanze alternative: con il Porto si sta cucinando il prestito di Francisco Conceiçao. Le sensazioni sono buone e non è detto che, alla fine, si debba scegliere tra un menù e l’altro. Serve pazienza.

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