Yildiz-Juve, stand by sul rinnovo e sulla numero 10. Ma niente paura…

Il diciannovenne sbocciato nella scorsa stagione, pilastro della nuova squadra di Motta, è atteso alla conferma. Contro l’Atletico respirerà profumo di Champions

Uno stadio, l’Ullevi di Goteborg, che di sfide di Champions è stato spesso teatro, con protagonisti i padroni di casa dell’Ifk. E un avversario, l’Atletico Madrid, che pur non avendola mai vinta, sconfitto tre volte in finale, della Champions League è una delle squadre “classiche”, capace di raggiungere sette volte almeno i quarti (e in due di queste la finale) nelle ultime undici edizioni. Insomma, fatto salvo il sole alto, visto che si giocherà alle 15, la Juventus domani tornerà ad annusare profumo di Champions, in attesa di riempirsi i polmoni con la vera e propria aria del torneo per club più prestigioso al mondo, dopo un anno di esilio forzato. Profumo di Champions League che sarà particolarmente stuzzicante alle narici di Kenan Yildiz, ansioso di fare il suo debutto sul palcoscenico che fino a un paio di anni fa sognava. E che intanto domani contro l’Atletico farà il suo debutto stagionale da titolare in un’amichevole vera, dopo lo spezzone finale contro il Brest a Pescara e la sfida in famiglia con la Next Gen giocata dall’inizio. 

Situazione rinnovo

Fresco di un Europeo da titolare con la sua Turchia, chiuso con un ottimo quarto di finale, dopo la vertiginosa scalata della scorsa stagione che lo aveva portato a 18 anni dalla Next Gen a diventare rivale di Chiesa per un posto da titolare a fianco di Vlahovic, Yildiz ora è atteso alla conferma. Un passaggio in cui la Juventus crede fermamente, tanto che già ad agosto scorso, non appena Allegri aveva deciso di aggregarlo stabilmente in prima squadra, gli aveva rinnovato il contratto fino al 2027 e già a gennaio ha cominciato a parlare col suo entourage di un ulteriore prolungamento e di un adeguamento dell’ingaggio. Al tempo stesso, il talento turco è stato uno dei pochi considerati assolutamente incedibili da Giuntoli e Thiago Motta non appena direttore tecnico e allenatore hanno iniziato a progettare la squadra di questa stagione.

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La trattativa

Una centralità per nulla scalfita dai rallentamenti sul fronte del rinnovo, dovuti alla diversità di vedute sull’entità dell’adeguamento dell’ingaggio: da 300 mila euro a un milione, l’idea della Juve, il triplo quella del padre, divenuto il responsabile dell’entourage di Yildiz dopo la separazione invernale dall’agente Carlos Ruiz. Né è stata scalfita l’idea della Juventus di fare del diciannovenne talento turco, adorato dai tifosi, uno dei propri giocatori simbolo, magari con la maglia numero 10. Idea in stand by, questa (contro Brest e Next Gen ha indossato la 15 come nella scorsa stagione), così come in stand by sono i colloqui sul rinnovo, che riprenderanno però appena il mercato sarà chiuso. Quando anche Yildiz stesso contribuirà alla trattativa: sul campo, ovviamente, dove proverà a dimostrare di valere già lo stipendio che chiede. In Serie A e in quella Champions League che sognava e di cui domani comincerà a sentire il profumo, in attesa di assaggiarne il sapore inebriante. E di renderlo tale anche per i tifosi bianconeri. Ai quali intanto proverà ad offrire un assaggio domani, schierato a sinistra nel trio alle spalle di Vlahovic, pronto ad accentrarsi palla al piede o senza per accendere la sua fantasia. 

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Uno stadio, l’Ullevi di Goteborg, che di sfide di Champions è stato spesso teatro, con protagonisti i padroni di casa dell’Ifk. E un avversario, l’Atletico Madrid, che pur non avendola mai vinta, sconfitto tre volte in finale, della Champions League è una delle squadre “classiche”, capace di raggiungere sette volte almeno i quarti (e in due di queste la finale) nelle ultime undici edizioni. Insomma, fatto salvo il sole alto, visto che si giocherà alle 15, la Juventus domani tornerà ad annusare profumo di Champions, in attesa di riempirsi i polmoni con la vera e propria aria del torneo per club più prestigioso al mondo, dopo un anno di esilio forzato. Profumo di Champions League che sarà particolarmente stuzzicante alle narici di Kenan Yildiz, ansioso di fare il suo debutto sul palcoscenico che fino a un paio di anni fa sognava. E che intanto domani contro l’Atletico farà il suo debutto stagionale da titolare in un’amichevole vera, dopo lo spezzone finale contro il Brest a Pescara e la sfida in famiglia con la Next Gen giocata dall’inizio. 

Situazione rinnovo

Fresco di un Europeo da titolare con la sua Turchia, chiuso con un ottimo quarto di finale, dopo la vertiginosa scalata della scorsa stagione che lo aveva portato a 18 anni dalla Next Gen a diventare rivale di Chiesa per un posto da titolare a fianco di Vlahovic, Yildiz ora è atteso alla conferma. Un passaggio in cui la Juventus crede fermamente, tanto che già ad agosto scorso, non appena Allegri aveva deciso di aggregarlo stabilmente in prima squadra, gli aveva rinnovato il contratto fino al 2027 e già a gennaio ha cominciato a parlare col suo entourage di un ulteriore prolungamento e di un adeguamento dell’ingaggio. Al tempo stesso, il talento turco è stato uno dei pochi considerati assolutamente incedibili da Giuntoli e Thiago Motta non appena direttore tecnico e allenatore hanno iniziato a progettare la squadra di questa stagione.

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