Pagina 2 | Koopmeiners, countdown Juve: la promessa Atalanta e perché conviene a tutti

TORINO - La situazione è incandescente, intorno a Teun Koopmeiners. Dopo che la Juventus ha rotto gli indugi, facendo sapere all’Atalanta di voler aprire un tavolo che i bergamaschi hanno rifiutato, l’olandese non ci ha più visto. E di conseguenza Gasperini e la squadra non hanno più visto lui, il tuttocampista che al momento anima solo i sogni di Thiago Motta e del mondo bianconero. Mister Koop non ha scordato l’impegno morale del club orobico della scorsa estate, quando la mezzala rinnovò con la “promessa” di essere ceduta la stagione seguente qualora fosse arrivata una big con una proposta congrua. Insomma, dopo aver visto passare il treno del Napoli (2023), il centrocampista non ha nessuna intenzione di vedere transitare anche quello della Juventus e restare a piedi, sulla banchina della stazione di Bergamo. Di qui la decisione di farsi da parte. Una scelta che ha fatto rumore dopo l’ufficializzazione dello stesso Gasperini attraverso l’intervista esclusiva rilasciata mercoledì a “L’Eco di Bergamo”, qui la parte saliente: “La situazione di Koopmeiners è andata benissimo fino alla scorsa settimana, poi il giocatore ha deciso di andare alla Juventus, ha già un accordo, si sente stressato e ha deciso di non giocare e non allenarsi più con noi. E con questo atteggiamento non può essere utile né alla squadra, né ai suoi compagni. La società a sua volta ha assunto un atteggiamento molto fermo, perché si sente ricattata da questa situazione. Diversa dalle altre (tante) volte in cui l’Atalanta ha venduto qualche pezzo pregiato alle big”.

Juve-Koopmeiners, si farà

Dunque scenario magmatico ma la sensazione è che dopo queste scosse telluriche di alto grado della scala Richter, si stia tornando verso una situazione di progressiva normalità. In cui tutto assumerà un contorno diverso e quindi si comincerà a ragionare a mente fredda. Del resto l’Atalanta ha vissuto gli ultimi giorni con un coefficiente di adrenalina fuori dal comune: prima lo shock per il grave infortunio al ginocchio di Scamacca che lo ha messo fuori dai giochi per almeno sei mesi, poi lo screening lampo alla ricerca del sostituto che ha portato al blitz di Genova per il genoano Retegui, da ieri ufficialmente giocatore atalantino. Come se non bastasse ecco oggi il volo in Germania per il test con il St.Pauli e alla vigilia di ferragosto la sfida di Supercoppa europea con il Real Madrid. Evidente che la priorità della Dea in queste condizioni non poteva essere la posizione sul mercato di Koopmeiners che però, ora sì, è diventato un problema a 360 gradi urgente, visto che ha trovato il modo per non allenarsi (si parla di un certificato medico con annessi problemi di stress). Serve ancora un po’ di tempo per vedere il finale anche se la sensazione diffusa è che il trasferimento si farà. Anche perché trattenere un giocatore insoddisfatto non conviene a nessuno e, tra l’altro, l’approccio storico di Gasperini per chi non si sente calato al 100% nella parte è sempre stato molto integralista. Non a caso si sono rinforzati i rumors che raccontano di un nuovo contatto per il danese O’Riley del Celtic, dopo che gli scozzesi avevano rifiutato le prime proposte atalantine al confine dei 20 milioni.

Sarebbe lui il sostituto di Koopmeiners se alla fine Teun prendesse la valigia per traslocare sotto la Mole, e l’ultima telefonata a Glasgow è più di un indizio sulla piega che dovrebbe prendere tutta la vicenda. La Juventus appena si aprirà il tavolo metterà sul piatto la proposta da 45 milioni più percentuale sulla rivendita. Nel frattempo attende. Come Koop, che ha iniziato il suo countdown, con la speranza di veder coronato il sogno: vestire la maglia bianconera per trascinare la Juventus sia in serie A che in Champions League con vista sul Mondiale per club. Lui vuole fortemente la Juve e viceversa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Koopmeiners-Atalanta, la situazione

La gioia per l'annuncio ufficiale di Retegui all'Atalanta mentre per Koopmeiners la calma, almeno apparente, dopo la tempesta. L'intervista di Gian Piero Gasperini a L'Eco di Bergamo ha scatenato un comprensibile putiferio, il tecnico della Dea ha dichiarato apertamente che il giocatore olandese è "stressato e non vuole allenarsi né giocare" e se la preparazione della squadra è continuata regolarmente a Zingonia con una seduta pomeridiana, il numero 7 olandese è rimasto fuori e non si allena.  Il braccio di ferro è ormai sotto gli occhi di tutti, quello che accadrà nei prossimi giorni è da scoprire ma intanto, attorno al quartier generale di Zingonia, sembra regnare l'indifferenza. La squadra è rimasta all’interno del Centro Bortolotti dopo la seduta di allenamento pomeridiana, questa mattina ci sarà la partenza per Amburgo dove alle 18.30 è in programma la gara contro il St. Pauli, ultima amichevole prima dell’esordio ufficiale contro il Real Madrid.

Koopmeiners, la reazione dei tifosi

Da parte dei tifosi non ci sono state manifestazioni pubbliche di dissenso verso il giocatore (nessuno striscione a Zingonia e nemmeno al Gewiss Stadium) mentre sui social il sentimento più diffuso è la delusione per un comportamento che fino a pochi giorni fa nessuno si aspettava. La Dea tornerà subito dalla Germania e successivamente inizierà la marcia di avvicinamento alla gara di Varsavia contro il Real Madrid. Visto quanto raccontato da Gasperini in merito alla situazione che coinvolge il giocatore, ad oggi è scontato che la gara del 14 agosto non vedrà l’olandese tra i protagonisti a meno di contropiedi che sarebbero davvero clamorosi. Da capire se Gasperini contro il St. Pauli farà delle prove in previsione della Supercoppa o viste le tante defezioni preferirà non correre rischi. Senza Koopmeiners, separato in casa che non si sta allenando con il resto del gruppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Koopmeiners-Atalanta, la situazione

La gioia per l'annuncio ufficiale di Retegui all'Atalanta mentre per Koopmeiners la calma, almeno apparente, dopo la tempesta. L'intervista di Gian Piero Gasperini a L'Eco di Bergamo ha scatenato un comprensibile putiferio, il tecnico della Dea ha dichiarato apertamente che il giocatore olandese è "stressato e non vuole allenarsi né giocare" e se la preparazione della squadra è continuata regolarmente a Zingonia con una seduta pomeridiana, il numero 7 olandese è rimasto fuori e non si allena.  Il braccio di ferro è ormai sotto gli occhi di tutti, quello che accadrà nei prossimi giorni è da scoprire ma intanto, attorno al quartier generale di Zingonia, sembra regnare l'indifferenza. La squadra è rimasta all’interno del Centro Bortolotti dopo la seduta di allenamento pomeridiana, questa mattina ci sarà la partenza per Amburgo dove alle 18.30 è in programma la gara contro il St. Pauli, ultima amichevole prima dell’esordio ufficiale contro il Real Madrid.

Koopmeiners, la reazione dei tifosi

Da parte dei tifosi non ci sono state manifestazioni pubbliche di dissenso verso il giocatore (nessuno striscione a Zingonia e nemmeno al Gewiss Stadium) mentre sui social il sentimento più diffuso è la delusione per un comportamento che fino a pochi giorni fa nessuno si aspettava. La Dea tornerà subito dalla Germania e successivamente inizierà la marcia di avvicinamento alla gara di Varsavia contro il Real Madrid. Visto quanto raccontato da Gasperini in merito alla situazione che coinvolge il giocatore, ad oggi è scontato che la gara del 14 agosto non vedrà l’olandese tra i protagonisti a meno di contropiedi che sarebbero davvero clamorosi. Da capire se Gasperini contro il St. Pauli farà delle prove in previsione della Supercoppa o viste le tante defezioni preferirà non correre rischi. Senza Koopmeiners, separato in casa che non si sta allenando con il resto del gruppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...