Pagina 1 | Bremer 2029, la Juve così evita la beffa: il retroscena sul contratto

TORINO - Non sarà un Ferragosto di fuoco. O meglio: non lo sarà per Gleison Bremer. Il difensore brasiliano, nella mattinata di ieri, ha firmato infatti il rinnovo di contratto con la Juventus, a meno di un anno dal precedente prolungamento. E la mossa, di fatto, lo toglie dal mercato più di quanto non l’avesse già estromesso la ferma volontà di Thiago Motta di costruire intorno a lui la nuova retroguardia bianconera.

Al di là dei ritocchi, tanto dell’ingaggio quanto della data di scadenza dell’accordo, la nuova intesa ha infatti risolto il pericoloso rebus della clausola rescissoria, che aleggiava sulla testa del centrale come la più classica delle spade di Damocle. Il 27enne di Itapitanga, secondo quanto sottoscritto lo scorso dicembre, avrebbe potuto lasciare la Juventus entro Ferragosto, appunto, qualora ai cancelli della Continassa si fosse materializzato qualcuno con circa 55 milioni di euro nella valigetta. Il video citofono, al momento, non mostrava profili già sulla soglia, ma la cautela – in questi casi – non è mai troppa. Perché il rendimento dell’ex granata, nell’ultima stagione, ha toccato importanti vette per qualità delle prestazioni e per continuità di queste ultime. E perché, di conseguenza, i club a ronzare intorno al difensore della Nazionale verdeoro non mancavano e non mancano. Soprattutto dalla facoltosa Premier League, eldorado in cui gli investimenti oltre i 50 milioni sono all’ordine del giorno. Il rinnovo, dunque, cancella la pericolosa postilla in vigore e blinda una volta di più Bremer in bianconero. Almeno per la prossima stagione.

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Tutto sul nuovo contratto

Il prolungamento, infatti, non ha depennato del tutto la clausola esistente, ma l’ha posticipata all’estate del 2025. Non solo: la Juventus ha ottenuto anche di rivedere la cifra messa nero su bianco, che dai circa 55 milioni precedenti cresce fino ai 65 attuali. L’eventuale perdita di Bremer tra un anno, insomma, peserebbe in maniera considerevole sotto il profilo tecnico, naturalmente, ma sarebbe con ogni probabilità considerata accettabile dal punto di vista economico. Perché la quota incassata risulterebbe eccellente e perché, con un anno in più di ammortamento a bilancio, anche sul fronte finanziario genererebbe effetti molto positivi. Il brasiliano, intanto, si è legato una volta di più ai colori bianconeri, in un ambiente in cui si è calato alla perfezione e agli ordini di un allenatore che gli ha assicurato la più totale centralità nel nuovo progetto tecnico.

I benefit di Bremer, per così dire, non finiscono in ogni caso qui. Il difensore bahiano ha infatti sottoscritto un rinnovo al rialzo rispetto ai 5 milioni più uno di bonus concordati lo scorso anno: il brasiliano, tra parte fissa e variabile, andrà a scavallare oltre i 6 milioni a stagione, diventando a tutti gli effetti - alla luce anche delle prossime partenze di Szczesny e Chiesa - il secondo elemento più pagato della rosa alle spalle di “paperon” Vlahovic. Un attestato ulteriore di quanto sia reputato fondamentale da parte del tecnico e della società per tenere alta l’asticella nell’immediato futuro. Non solo. Il nuovo accordo, infatti, supererà la precedente scadenza del 2028 e arriverà fino al 30 giugno 2029. Per appiccicare sempre più la maglietta bianconera sulla pelle del giocatore. E, anche, per evitare pericolose beffe di Ferragosto.

Da definire, semmai, resta ora il suo compagno di reparto ideale nella linea a quattro disegnata da Thiago Motta alla Continassa. Rugani e Djalò sono segnalati in uscita, mentre Danilo, Gatti e Cabal si alterneranno con il ruolo di terzini nell’idea di calcio fluida del tecnico italo-brasiliano. Manca qualcosa lì dietro, allora. E quel qualcosa, nella testa di Giuntoli, si chiama Jean-Clair Todibo. I discorsi col Nizza per portare il francese a Torino attraverso un prestito oneroso proseguono da tempo, e il fatto che il classe 1999 sia stato escluso dalle ultime due amichevoli dei rossoneri chiarisce come la trattativa sia a uno stato avanzato. La formula dell’operazione, imbastita intorno ai 30 milioni complessivi, non è però ancora stata trovata. La Juventus vorrebbe associare il riscatto del difensore alla qualificazione alla prossima Champions, i nizzardi insistono per una soluzione che assicuri loro la cessione a titolo definitivo.

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TORINO - Non sarà un Ferragosto di fuoco. O meglio: non lo sarà per Gleison Bremer. Il difensore brasiliano, nella mattinata di ieri, ha firmato infatti il rinnovo di contratto con la Juventus, a meno di un anno dal precedente prolungamento. E la mossa, di fatto, lo toglie dal mercato più di quanto non l’avesse già estromesso la ferma volontà di Thiago Motta di costruire intorno a lui la nuova retroguardia bianconera.

Al di là dei ritocchi, tanto dell’ingaggio quanto della data di scadenza dell’accordo, la nuova intesa ha infatti risolto il pericoloso rebus della clausola rescissoria, che aleggiava sulla testa del centrale come la più classica delle spade di Damocle. Il 27enne di Itapitanga, secondo quanto sottoscritto lo scorso dicembre, avrebbe potuto lasciare la Juventus entro Ferragosto, appunto, qualora ai cancelli della Continassa si fosse materializzato qualcuno con circa 55 milioni di euro nella valigetta. Il video citofono, al momento, non mostrava profili già sulla soglia, ma la cautela – in questi casi – non è mai troppa. Perché il rendimento dell’ex granata, nell’ultima stagione, ha toccato importanti vette per qualità delle prestazioni e per continuità di queste ultime. E perché, di conseguenza, i club a ronzare intorno al difensore della Nazionale verdeoro non mancavano e non mancano. Soprattutto dalla facoltosa Premier League, eldorado in cui gli investimenti oltre i 50 milioni sono all’ordine del giorno. Il rinnovo, dunque, cancella la pericolosa postilla in vigore e blinda una volta di più Bremer in bianconero. Almeno per la prossima stagione.

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