Pagina 0 | Da Adzic a Quattrocchi: nella Juve Next Gen i nuovi Fagioli, Yildiz e... Soulé

Nomen omen, il nome è un presagio, dicevano gli antichi romani: nel nome di Next Gen assegnato nel 2022 dalla Juventus alla propria seconda squadra, da allora spesso indicata semplicemente come Next, ci sono il suo destino e la sua ragione d’essere. Next, ovvero la prossima, intesa come generazione (il “Gen” del nome completo sta appunto per “Generation”), o i prossimi, inteso come giocatori che vestiranno la maglia della Juventus vera e propria. A lungo, oppure solo per un po’, contribuendo comunque a renderla più forte attraverso i proventi di una cessione.

Juve, test contro la Next Gen

Ecco, provare a intuire chi potranno essere i prossimi Fagioli, Miretti e Yildiz, o i prossimi Soulé, Huijsen, Iling e Barrenechea, sarà probabilmente l’aspetto tecnicamente più intrigante della partita di oggi pomeriggio tra la Juve di Thiago Motta e la Next Gen di Paolo Montero, rafforzata da un po’ dei Primavera di Francesco Magnanelli, partita che per il resto sarà più una festa - e un allenamento, questo sì - che non un vero e proprio test per valutare lo stato dei lavori in casa bianconera. Certo, anche oggi si potrà soddisfare la curiosità di vedere all’opera i nuovi acquisti, a cominciare da un Douglas Luiz che ha già fatto lustrare gli occhi nello spezzone di Pescara contro il Brest, ma per riscontri significativi meglio attendere il confronto di domenica alle 15 a Goteborg contro l’Atletico Madrid.

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Adzic già pronto per la prima squadra

Da un dribbling, un tiro, un movimento, un intervento difensivo e dal modo di porsi davanti a dei campioni e a uno stadio pieno, si possono invece già intuire le qualità di chi di quei campioni potrebbe prossimamente diventare compagno di squadra. Qualità già mostrate anzitutto da Vasilije Adzic, uno di quelli che agli ordini di Thiago Motta ha iniziato la preparazione, assieme ai vari Savona, Rouhi, Mbangula, e che è il primo candidato a fare il salto senza neppure passare da quella Next Gen che avrebbe dovuto essere la sua squadra; tecnica, fisicità e personalità per il diciottenne centrocampista offensivo montenegrino sembrano già da prima squadra. Ottime impressioni hanno comunque destato anche Savona, Rouhi e Mbangula.

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Thiago Motta, occhio a Puczka e Quattrocchi

Tra i ragazzi di Montero destano curiosità due nuovi acquisti: Puczka e Quattrocchi. David Puczka, austriaco, 19 anni compiuti a gennaio, è un terzino sinistro che abbina fisico (185 centimetri) e tecnica, capace nella passata stagione di giocare 26 partite nella serie B austriaca con l’Admira Wacker, segnando due gol e servendo due assist. In grado di giocare anche a destra, in futuro potrebbe pure accentrare la sua posizione. Quattrocchi è stato l’ultimo acquisto in ordine di tempo e, a proposito di tempo, il suo arrivo dall’Estudiantes, ufficializzato il 30 luglio, ha alimentato la suggestione di una staffetta con Matias Soulé, nello stesso giorno diventato della Roma. Argentino con passaporto italiano come Soulé, esterno offensivo o trequartista come Soulé, mancino come Soulé, tecnico e agile come Soulé... toccherà a lui mantenere in piedi la similitudine. E magari, chissà, riuscire in quello che a Soulé non è riuscito: convincere la Juventus a puntare su di lui per il futuro. Tra chi invece era già in bianconero occhio soprattutto al classe 2005 Lorenzo Anghelé. Attaccante tecnico e agile, capace di giocare da prima e da seconda punta, secondo all’ultimo europeo con l’Italia Under 19, già nella passata stagione era riuscito a ritagliarsi spazio nella Next Gen, con cui aveva segnato 3 gol e servito 2 assist in 30 presenze. Quest’anno punta a un campionato di Serie C da protagonista. E magari a qualcosa in più...

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