Douglas Luiz accende la Juve: l'analisi dell'esordio con assist. E la sua Alisha...

Il centrocampista brasiliano è entrato nel secondo tempo dell'amichevole pareggiata 2-2 con il Brest e ha sorpeso per quantità e qualità

Quando si saranno sentiti dopo la partita, Alisha magari lo avrà preso in giro dicendogli che lei nel suo debutto nella Juve ha segnato, ma l’esordio in bianconero di Douglas Luiz non è stato certo meno scintillante di quello della fidanzata Lehmann, attaccante delle Women a segno ieri pomeriggio nell’amichevole contro il Servette. L’ex Aston Villa ha comunque replicato con un assist, ispirando l’imperioso colpo di testa del momentaneo 2-1 di Danilo con una delle sue specialità: un calcio d’angolo pennellato alle perfezione. Peraltro il corner la Juve lo aveva battuto perché Bizot, il portiere del Brest, si era superato proprio su un sinistro di Douglas Luiz, che altrimenti avrebbe potuto prendere in giro lui Alisha, dicendole di aver realizzato un gol più bello.

Douglas Luiz, perché ora è possibile il salto di qualità del centrocampo Juve

E sarebbe stata una perla, la rete del ventiseienne centrocampista brasiliano, servito da Yildiz appena dentro l’area, leggermente sulla sinistra: dribbling di destro e diagonale mancino diretto sotto la traversa. Poco male, rete rimandata di una manciata di secondi,si diceva, con Douglas Luiz ispiratore anziché esecutore. Due perle, il tiro e il corner assist per Danilo, che non sono state né le prime né le ultime del centrocampista brasiliano, sicuramente la nota più lieta della serata bianconera. La sola settimana di lavoro non gli ha impedito di mostrare tecnica e visione di gioco decisamente superiori alla media. Entrato al 21’ della ripresa al posto di Fagioli, ha agito sul centrosinistra facendo il pendolo tra la trequarti difensiva e quella offensiva. Proprio in posizione di mezzala bassa ha mostrato il primo pezzo di - parziale - bravura: girandosi verso l’interno del campo con un controllo a seguire che gli ha permesso di eludere la pressione e poi cercando Vlahovic con un lancio di 50 metri appena lungo. Un minuto più tardi si sono invertiti palcoscenico - la trequarti offensiva - e tipo di giocata - un tocco di prima corto anziché un controllo orientato seguito da un lancio lungo - ma è rimasta immutata la qualità. Anzi, stavolta la bravura è stata assoluta, perché l’esterno di prima in mezzo a una trama rasoterra ha mosso la palla di quel tanto che bastava per eludere un avversario e permettere a Cambiaso di puntare l’area. Infine, questo dopo il corner assist e il tiro con cui se lo era procurato, un numero in palleggio sempre nella trequarti offensiva, con apertura a sinistra.

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Non solo Douglas Luiz: riecco Locatelli

E in mezzo a questi lampi personalità e precisione in impostazione che lasciano presagire come possa davvero essere l’uomo in grado di far fare il salto di qualità al centrocampo bianconero. Un centrocampo in cui si è mosso bene in posizione avanzata Locatelli, aggressivo in pressing e bravo a procurarsi il rigore dell’1-1: "Peccato che abbiamo preso goal all’ultimo - ha commentato - però alla fine credo che abbiamo fatto una buona partita. Il nuovo staff ha portato molto entusiasmo, poi sono persone molto sincere dirette. E questo sicuramente è importante perché bisogna avere le idee chiare e credo che ci sono margini per fare un ottimo lavoro. Noi lavoriamo ogni giorno per vincere, ma bisogna fare un passo alla volta senza parlare troppo. L’Europeo? Delusione enorme, ma penso al presente".

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Quando si saranno sentiti dopo la partita, Alisha magari lo avrà preso in giro dicendogli che lei nel suo debutto nella Juve ha segnato, ma l’esordio in bianconero di Douglas Luiz non è stato certo meno scintillante di quello della fidanzata Lehmann, attaccante delle Women a segno ieri pomeriggio nell’amichevole contro il Servette. L’ex Aston Villa ha comunque replicato con un assist, ispirando l’imperioso colpo di testa del momentaneo 2-1 di Danilo con una delle sue specialità: un calcio d’angolo pennellato alle perfezione. Peraltro il corner la Juve lo aveva battuto perché Bizot, il portiere del Brest, si era superato proprio su un sinistro di Douglas Luiz, che altrimenti avrebbe potuto prendere in giro lui Alisha, dicendole di aver realizzato un gol più bello.

Douglas Luiz, perché ora è possibile il salto di qualità del centrocampo Juve

E sarebbe stata una perla, la rete del ventiseienne centrocampista brasiliano, servito da Yildiz appena dentro l’area, leggermente sulla sinistra: dribbling di destro e diagonale mancino diretto sotto la traversa. Poco male, rete rimandata di una manciata di secondi,si diceva, con Douglas Luiz ispiratore anziché esecutore. Due perle, il tiro e il corner assist per Danilo, che non sono state né le prime né le ultime del centrocampista brasiliano, sicuramente la nota più lieta della serata bianconera. La sola settimana di lavoro non gli ha impedito di mostrare tecnica e visione di gioco decisamente superiori alla media. Entrato al 21’ della ripresa al posto di Fagioli, ha agito sul centrosinistra facendo il pendolo tra la trequarti difensiva e quella offensiva. Proprio in posizione di mezzala bassa ha mostrato il primo pezzo di - parziale - bravura: girandosi verso l’interno del campo con un controllo a seguire che gli ha permesso di eludere la pressione e poi cercando Vlahovic con un lancio di 50 metri appena lungo. Un minuto più tardi si sono invertiti palcoscenico - la trequarti offensiva - e tipo di giocata - un tocco di prima corto anziché un controllo orientato seguito da un lancio lungo - ma è rimasta immutata la qualità. Anzi, stavolta la bravura è stata assoluta, perché l’esterno di prima in mezzo a una trama rasoterra ha mosso la palla di quel tanto che bastava per eludere un avversario e permettere a Cambiaso di puntare l’area. Infine, questo dopo il corner assist e il tiro con cui se lo era procurato, un numero in palleggio sempre nella trequarti offensiva, con apertura a sinistra.

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