Giuntoli, dagli autografi in Germania a quelli di Koopmeiners e altri due...

Il protagonista assoluto del mercato bianconero torna in Italia per regalare a Motta gli altri tre rinforzi promessi in conferenza stampa: si parte dall'olandese per poi andare in difesa e attacco

La fase uno del mercato bianconero firmato Cristiano Giuntoli si è chiusa di fatto ieri con la cessione dei due baby talenti al Bournemouth in Premier League e alla Roma: il difensore Huijsen («Non è un addio ma un arrivederci: continuerò a tifare per voi») e il fantasista Soulé, costati poco più di un tozzo di pane, hanno portato nelle casse del club torinese circa 50 milioni. Non esattamente un dettaglio sia dal punto di vista finanziario che strategico: il bottino serve per poter ora andare a prendere giocatori già affermati e con esperienza nel proprio curriculum, mentre la gestione dei due ragazzi con i prestiti laziali (alla Roma sei mesi e al Frosinone per una stagione intera) si è rivelata una mossa da laurea con lode. In realtà la lista dei giocatori in vendita vergata dal direttore tecnico juventino è ancora lunga ma si tratta di calciatori che hanno un valore assoluto meno significativo anche se sommati potranno regalare nuova linfa da reinvestire.

McKennie, Rugani e la Fiorentina di Kean

Al momento le situazioni più calde sembrano essere quelle di McKennie e Rugani che potrebbero raggiungere l’ex compagno Kean a Firenze: i viola stanno rimodellando la mediana e hanno in grande considerazione il difensore che, sotto il profilo dell’affidabilità, rappresenta una garanzia assoluta. Dunque, in attesa che si possano perfezionare queste cessioni (in ballo ci sono anche Arthur e Szczesny, per citarne due che dal punto di vista del monte ingaggi sono tra i più impattanti), la Juventus continua ad avanzare gradualmente nelle due operazioni destinate a portare alla Continassa un difensore e il famoso “sottopunta”: ovvero Todibo e Koopmeiners.

Juve, l'operazione Todibo

Per quanto concerne la prima, ovvero il colosso transalpino del Nizza, Giuntoli continua nel suo lavoro ai fianchi della dirigenza rossonera: l’obiettivo, infatti, è quella del prestito oneroso ma senza clausole che, scattando a determinate condizioni, possano trasformare il riscatto in obbligo. Va da sè che non si tratti di un tentativo così semplice visto che il club nizzardo aveva la possibilità di cedere il giocatore al West Ham per quasi 40 milioni ma la volontà ferrea del calciatore di andare a Torino ha bloccato tutto. Dunque servirà forse un po’ più del tempo previsto per concludere il passaggio di Todibo in bianconero anche se in effetti la prossima settimana la difesa di Thiago Motta incasserà l’ingresso di due pilastri come Bremer e Danilo, pronti per rientrare alla base dopo le vacanze in Coppa America.

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Koopmeiners, la situazione

Diverso il discorso legato al sottopunta, ovvero l’olandese Koopmeiners, il tuttocampista dell’Atalanta che la Juventus ha pensato di prendere già nello scorso mercato di gennaio. La prossima settimana, con le visite mediche superate di Huijsen e Soulè abbinate ai bonifici relativi alle due cessioni, la Juventus inizierà a tirare giù il ponte levatoio per avvicinare la Dea e imbastire una operazione che paradossalmente potrebbe poi rivelarsi più veloce del previsto. Vero, si parte da due valutazioni non sovrapponibili - 60 milioni per l’Atalanta e 40-45 per la Juventus - ma con agosto ormai alle porte troppo tempo per esibirsi in una gara di braccio di ferro non ce n’è. Sia da parte nerazzurra, dove in caso di cessione di Teun si dovrà trovare un sostituto e su O’Riley del Celtic non si è ancora accelerato, sia sul versante bianconero, poiché se non sarà Mister Koop comunque un sottopunta bisognerà ingaggiarlo.

Ma in ogni caso non è finità qui perché la caccia all’attaccante esterno vive un suo momento particolarmente intenso. I nomi sono noti anche se oltre ai soliti Sancho, Adeyemi, Galeno, Pepé e Conceiçao potrebbe spuntare il jolly. A proposito di alternative non ci deve dimenticare dell’opzione Raspadori, che non pare al centro del progetto tecnico del Napoli targato Antonio Conte. Al tecnico farebbe comodo eccome l’inserimento di un attaccante esterno come Chiesa. E allora tra le parole del ds partenopeo Manna pronunciate ieri sottolineiamo queste. «In rosa abbiamo Osimhen, Simeone e Cheddira e siamo ampiamente coperti in attacco. Poi ci sono 30 giorni di mercato e faremo le nostre valutazioni».

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La fase uno del mercato bianconero firmato Cristiano Giuntoli si è chiusa di fatto ieri con la cessione dei due baby talenti al Bournemouth in Premier League e alla Roma: il difensore Huijsen («Non è un addio ma un arrivederci: continuerò a tifare per voi») e il fantasista Soulé, costati poco più di un tozzo di pane, hanno portato nelle casse del club torinese circa 50 milioni. Non esattamente un dettaglio sia dal punto di vista finanziario che strategico: il bottino serve per poter ora andare a prendere giocatori già affermati e con esperienza nel proprio curriculum, mentre la gestione dei due ragazzi con i prestiti laziali (alla Roma sei mesi e al Frosinone per una stagione intera) si è rivelata una mossa da laurea con lode. In realtà la lista dei giocatori in vendita vergata dal direttore tecnico juventino è ancora lunga ma si tratta di calciatori che hanno un valore assoluto meno significativo anche se sommati potranno regalare nuova linfa da reinvestire.

McKennie, Rugani e la Fiorentina di Kean

Al momento le situazioni più calde sembrano essere quelle di McKennie e Rugani che potrebbero raggiungere l’ex compagno Kean a Firenze: i viola stanno rimodellando la mediana e hanno in grande considerazione il difensore che, sotto il profilo dell’affidabilità, rappresenta una garanzia assoluta. Dunque, in attesa che si possano perfezionare queste cessioni (in ballo ci sono anche Arthur e Szczesny, per citarne due che dal punto di vista del monte ingaggi sono tra i più impattanti), la Juventus continua ad avanzare gradualmente nelle due operazioni destinate a portare alla Continassa un difensore e il famoso “sottopunta”: ovvero Todibo e Koopmeiners.

Juve, l'operazione Todibo

Per quanto concerne la prima, ovvero il colosso transalpino del Nizza, Giuntoli continua nel suo lavoro ai fianchi della dirigenza rossonera: l’obiettivo, infatti, è quella del prestito oneroso ma senza clausole che, scattando a determinate condizioni, possano trasformare il riscatto in obbligo. Va da sè che non si tratti di un tentativo così semplice visto che il club nizzardo aveva la possibilità di cedere il giocatore al West Ham per quasi 40 milioni ma la volontà ferrea del calciatore di andare a Torino ha bloccato tutto. Dunque servirà forse un po’ più del tempo previsto per concludere il passaggio di Todibo in bianconero anche se in effetti la prossima settimana la difesa di Thiago Motta incasserà l’ingresso di due pilastri come Bremer e Danilo, pronti per rientrare alla base dopo le vacanze in Coppa America.

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