Adzic impressiona e sorprende la Juve: “Gioco dove vuole Motta, ma in realtà…”

Il 18enne fantasista sta conquistando tutti non soltanto in campo: “Questo è il posto giusto per crescere. Amo Zidane, campione incredibile”

In tanti si erano chiesti il motivo di utilizzare uno slot da extracomunitario, su due disponibili, per tesserare un ragazzo in arrivo dal Montenegro e nato nel 2006, appena due mesi prima della vittoria degli azzurri di Lippi in Germania. E proprio in terra tedesca, nel ritiro di Herzogenaurach, si è capito perché la Juventus abbia preso tale decisione già da tempo: Vasilije Adzic ha tutto per diventare un giocatore da Juve. Andrà aspettato con calma, perché per i giovani serve pazienza, ma il montenegrino sta piacendo molto a Thiago Motta, che dovrà decidere nelle prossime settimane se per il ragazzo la Next Gen sarà un passaggio necessario oppure se aggregarlo subito in prima squadra. Dalla sua, l’ex Buducnost possiede qualità innate, fisiche e tecniche: è già pronto per misurarsi con il professionismo di alto livello dal punto di vista fisico e in grado di ricoprire più ruoli tra centrocampo e fase offensiva, come piace a Thiago Motta che desidera calciatori versatili.

Adzic: rispetto, educazione e umità

E poi, aspetto tutt’altro che secondario quando si entra in uno spogliatoio come quello della Juventus, Adzic sta molto ben impressionando per il comportamento: rispetto, educazione e umiltà con tutti, compagni, staff e anche con chi lavora nel club con altre mansioni. Il percorso del montenegrino è solo all’inizio, ma in Germania arriva anche il sostegno forte del pubblico. Le sue prime parole in bianconero sono di chi darà tutto per diventare qualcuno nel club: «Essere alla Juventus per me è una sensazione incredibile perché parliamo di uno dei più grandi club al mondo, sicuramente la squadra più grande e più importante in Italia. Poter far parte di questa società per un ragazzo come me è qualcosa di davvero incredibile, difficile da spiegare. Sono emozionato e al tempo stesso motivato». Di lui ne ha parlato benissimo Thiago Motta e quando glielo si fa notare Adzic sorride timidamente: «Io l’ho letto sui media, le sue parole per me vogliono dire tanto perché si tratta non solo di un grande allenatore, ma di una vera leggenda da giocatore: per me sapere che abbia questa considerazione nei miei confronti è una sensazione incredibile e mi dà una carica enorme. Io arrivo da un piccolo Paese e ora mi ritrovo in un top club d’Europa, è davvero tutto incredibile. Sono felice».

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Gli idoli e le parole di Adzic

L’idolo è quello di tanti giovani con l’obiettivo di diventare grandi, Lionel Messi. Ma ce n’è un altro tutto bianconero: «Amo Zidane, un campione incredibile». Ma se gli si chiede se si rivede in qualcuno così, Vasilije risponde serio e sicuro: «Io sono Adzic, non è compito mio descrivermi o fare paragoni con qualcun altro. Sono qui nella Juventus per crescere come calciatore e come uomo sotto ogni punto di vista e sono sicuro di essere arrivato nel posto giusto. I miei obiettivi personali in questa stagione che sta per cominciare sono molto semplici: crescere e imparare, lavorare giorno dopo giorno per diventare migliore in ogni cosa. Ritengo che questa sia la cosa più importante». I tifosi sono affascinati dalla storia di questo ragazzo partito dal basso e affamato di successi, con tanta voglia di Juve: «Se mi chiedete un messaggio da inviare alla nostra gente, io in questo momento ce l’ho ed è “grazie, a tutti”. L’accoglienza dei tifosi è stata incredibile e io intendo dare tutto me stesso per ricambiare sul campo tutta questa fiducia».

Adzic ha scelto la Juve

Per Adzic c’erano offerte da diversi club in mezza Europa, però la Juve si è mossa presto, già qualche mese fa. E dire di sì è stato quasi un automatismo per il giovane montenegrino: «Per me accettare la Juve è stata la cosa più semplice del mondo, come ho detto è il più grande club in Italia e uno dei top a livello mondiale». Sulla posizione in campo Adzic si mette a disposizione: «Gioco dove vuole l’allenatore: sono un centrocampista offensivo, ma posso giocare anche da mediano». E quando tornerà in Montenegro avrà un colloquio speciale da fare: «Con Vucinic, montenegrino come me, che è stato alla Juve: non ci ho ancora parlato, però conto di farlo appena ci incontreremo».

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In tanti si erano chiesti il motivo di utilizzare uno slot da extracomunitario, su due disponibili, per tesserare un ragazzo in arrivo dal Montenegro e nato nel 2006, appena due mesi prima della vittoria degli azzurri di Lippi in Germania. E proprio in terra tedesca, nel ritiro di Herzogenaurach, si è capito perché la Juventus abbia preso tale decisione già da tempo: Vasilije Adzic ha tutto per diventare un giocatore da Juve. Andrà aspettato con calma, perché per i giovani serve pazienza, ma il montenegrino sta piacendo molto a Thiago Motta, che dovrà decidere nelle prossime settimane se per il ragazzo la Next Gen sarà un passaggio necessario oppure se aggregarlo subito in prima squadra. Dalla sua, l’ex Buducnost possiede qualità innate, fisiche e tecniche: è già pronto per misurarsi con il professionismo di alto livello dal punto di vista fisico e in grado di ricoprire più ruoli tra centrocampo e fase offensiva, come piace a Thiago Motta che desidera calciatori versatili.

Adzic: rispetto, educazione e umità

E poi, aspetto tutt’altro che secondario quando si entra in uno spogliatoio come quello della Juventus, Adzic sta molto ben impressionando per il comportamento: rispetto, educazione e umiltà con tutti, compagni, staff e anche con chi lavora nel club con altre mansioni. Il percorso del montenegrino è solo all’inizio, ma in Germania arriva anche il sostegno forte del pubblico. Le sue prime parole in bianconero sono di chi darà tutto per diventare qualcuno nel club: «Essere alla Juventus per me è una sensazione incredibile perché parliamo di uno dei più grandi club al mondo, sicuramente la squadra più grande e più importante in Italia. Poter far parte di questa società per un ragazzo come me è qualcosa di davvero incredibile, difficile da spiegare. Sono emozionato e al tempo stesso motivato». Di lui ne ha parlato benissimo Thiago Motta e quando glielo si fa notare Adzic sorride timidamente: «Io l’ho letto sui media, le sue parole per me vogliono dire tanto perché si tratta non solo di un grande allenatore, ma di una vera leggenda da giocatore: per me sapere che abbia questa considerazione nei miei confronti è una sensazione incredibile e mi dà una carica enorme. Io arrivo da un piccolo Paese e ora mi ritrovo in un top club d’Europa, è davvero tutto incredibile. Sono felice».

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