Douglas al top, Thuram brilla in ritiro: sono già sul ring Juve, Motta sorride

L’allenatore dei bianconeri punta a una squadra aggressiva, le due mezzali sono pronte a sposare il progetto in toto. Il brasiliano durante le vacanze si sta allenando anche grazie al pugilato Il francese in ritiro stupisce per il dinamismo: superiore a quello di Rabiot

HERZOGENAURACH - Il tam tam è già cominciato: è partito dalla Germania per poi propagarsi, con la forza della tecnologia moderna, in un secondo in ogni punto del globo raggiunto da tifosi bianconeri Per chi non ha ancora avuto la fortuna di vederne gli allenamenti dal vivo, è bastato un breve video diffuso dai canali ufficiali della Juventus per caricare ancora più di aspettative e speranze il popolo bianconero per l’impatto che potrà avere sulla stagione Khephren Thuram. Basta un minutino di video per oscurare il ricordo ancora fresco di Adrien Rabiot: da un francese all’altro il salto è breve e nemmeno troppo traumatico. Anche perché in casa bianconera c’è la convinzione che, nel tempo, il figlio d’arte possa superare di slancio il Duca figlio di Madame Veronique, ancora in cerca di una nuova avventura.

Thuram, potenziale enorme

Negli occhi dei tifosi c’è solo una parte di quanto il Faraone - per il nome e se vogliamo anche un po’ per la pettinatura - potrà far vedere nel suo percorso a Torino. Ma Thiago Motta è prudente: il ragazzo è giovane e deve lavorare tanto per ottimizzare un potenziale ritenuto enorme anche da Cristiano Giuntoli, l’uomo che l’ha fortemente voluto per rinforzare il centrocampo bianconero. E c’è da scommettersi che dietro gli occhiali da sole, lo sguardo del dt juventino brilli quando guarda a bordo campo le giocate del francese ex Nizza: falcata impressionante, fisicità esplosiva, buon controllo di palla e grande reattività nell’andare a recuperarla, sradicandola dai piedi di un compagno. I riscontri nei test a livello di atletismo e le lunghe leve fanno di Thuram una potenziale arma letale anche in fase offensiva, come del resto aveva anticipato Lucien Favre, che lo ha allenato, in un’intervista esclusiva a Tuttosport di qualche giorno fa.

Le conferme arrivano dal campo, ma anche dal positivo impatto pure al di fuori dal lavoro quotidiano: Thuram si è già calato bene nel ruolo e si sta inserendo in punta di piedi nello spogliatoio. Si capisce che l’italiano non sarà un problema ascoltando la performance de “Il mio canto libero” di Battisti nel rituale di iniziazione del gruppo nel ritiro di Herzogenaurach. Anche se spesso Khephren, pur parlando con tutti, si accompagna con chi mastica di più l’idioma francese: ieri, con la squadra in giro per Norimberga per una cena tutti insieme, al ristorante giapponese Kokono, nella serata libera concessa da Thiago Motta, Thuram (con maglietta nera a scritte gialle e un numero 9 enorme stampato sul petto) passeggiava di fianco agli amici “francofoni” Weah, Djalò e Mbangula. I tifosi non vedono l’ora di vederlo all’opera venerdì al Max-Morlock Stadion contro i padroni di casa del Norimberga per osservarne finalmente le movenze in campo.

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Douglas Luiz: i tifosi scalpitano

Servirà invece ancora un po’ di pazienza per vedere Douglas Luiz con la maglia bianconera (che negli store va a ruba in attesa del main sponsor): dalla prossima settimana sarà a disposizione di Motta, ma per lui il brasiliano si sta già tirando a lucido con allenamenti personalizzati. E tanta boxe, per mostrare i muscoli prima di terminare le vacanze. Un messaggio social agli avversari: la mediana juventina sarà composta da due mastini in grado pure di creare calcio, con piedi buoni. Strutture diverse, per Douglas Luiz e Thuram, ma un mix equilibrato che può trasformarsi, con il lavoro quotidiano e l’intesa da perfezionare, in un centrocampo top in Italia. Gli impegni del Brasile hanno ritardato l’inserimento in gruppo dell’ex stella dell’Aston Villa: ci sarà poco tempo per preparare la prima di campionato, il 19 agosto contro il Como, ma i segnali che arrivano dalle vacanze sulla forma fisica di Douglas sono più che positivi. Basta dare un’occhiata a foto e immagini per capirlo. Intanto, per l’amichevole di Norimberga, Thiago scalda gli altri centrocampisti, non solo Thuram Jr: Locatelli è motivato e carico, così come Fagioli e Nicolussi Caviglia che, pur con tante sirene di mercato, sta cercando di convincere Motta a tenerlo con sé.

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HERZOGENAURACH - Il tam tam è già cominciato: è partito dalla Germania per poi propagarsi, con la forza della tecnologia moderna, in un secondo in ogni punto del globo raggiunto da tifosi bianconeri Per chi non ha ancora avuto la fortuna di vederne gli allenamenti dal vivo, è bastato un breve video diffuso dai canali ufficiali della Juventus per caricare ancora più di aspettative e speranze il popolo bianconero per l’impatto che potrà avere sulla stagione Khephren Thuram. Basta un minutino di video per oscurare il ricordo ancora fresco di Adrien Rabiot: da un francese all’altro il salto è breve e nemmeno troppo traumatico. Anche perché in casa bianconera c’è la convinzione che, nel tempo, il figlio d’arte possa superare di slancio il Duca figlio di Madame Veronique, ancora in cerca di una nuova avventura.

Thuram, potenziale enorme

Negli occhi dei tifosi c’è solo una parte di quanto il Faraone - per il nome e se vogliamo anche un po’ per la pettinatura - potrà far vedere nel suo percorso a Torino. Ma Thiago Motta è prudente: il ragazzo è giovane e deve lavorare tanto per ottimizzare un potenziale ritenuto enorme anche da Cristiano Giuntoli, l’uomo che l’ha fortemente voluto per rinforzare il centrocampo bianconero. E c’è da scommettersi che dietro gli occhiali da sole, lo sguardo del dt juventino brilli quando guarda a bordo campo le giocate del francese ex Nizza: falcata impressionante, fisicità esplosiva, buon controllo di palla e grande reattività nell’andare a recuperarla, sradicandola dai piedi di un compagno. I riscontri nei test a livello di atletismo e le lunghe leve fanno di Thuram una potenziale arma letale anche in fase offensiva, come del resto aveva anticipato Lucien Favre, che lo ha allenato, in un’intervista esclusiva a Tuttosport di qualche giorno fa.

Le conferme arrivano dal campo, ma anche dal positivo impatto pure al di fuori dal lavoro quotidiano: Thuram si è già calato bene nel ruolo e si sta inserendo in punta di piedi nello spogliatoio. Si capisce che l’italiano non sarà un problema ascoltando la performance de “Il mio canto libero” di Battisti nel rituale di iniziazione del gruppo nel ritiro di Herzogenaurach. Anche se spesso Khephren, pur parlando con tutti, si accompagna con chi mastica di più l’idioma francese: ieri, con la squadra in giro per Norimberga per una cena tutti insieme, al ristorante giapponese Kokono, nella serata libera concessa da Thiago Motta, Thuram (con maglietta nera a scritte gialle e un numero 9 enorme stampato sul petto) passeggiava di fianco agli amici “francofoni” Weah, Djalò e Mbangula. I tifosi non vedono l’ora di vederlo all’opera venerdì al Max-Morlock Stadion contro i padroni di casa del Norimberga per osservarne finalmente le movenze in campo.

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