Dalla palla alla gabbia, come Motta sta allenando la Juve: i metodi da scoprire

I giocatori bianconeri lo stanno scoprendo in questi giorni di ritiro in Germania. Parola d'0rdine: intensità

Sapete come allena Thiago Motta? I giocatori della Juventus lo stanno scoprendo in questi giorni di ritiro in Germania, nel quartier generale dell'Adidas, definito da molti esperti come uno dei tre più efficienti e moderni centri sportivi d'Europa. La parola d'ordine è intensità. Motta non vuole sedute troppo lunghe ma pretende che si vada a tavoletta. Sia che di tratti di lavoro fisico o lavoro tecnico-tattico, l'importante è andare forte per simulare al meglio il ritmo partita e preparsi a tenerlo alto il più a lungo possibile.

Altro elemento caratteristico del suo lavoro è la presenza molto frequente della palla. Anche nella parte atletica del lavoro, Motta tende a fare utilizzare il pallone per rendere l'esercizio più simile alle situazioni di partita. Di solito una seduta dura tra i 60 e i 75 minuti e viene diretta da Motta e dal suo vice Simon Colinet. La loro filosofia è mettere i giocatori sempre al limite delle loro possibilità. In questi giorni, per esempio, raggruppati in quattro o cinque e crea una specie di gabbia dalla quale a turno dove uscire con grande rapidità migliorando la tecnica personale e la capacità e di lettura delle situazioni. Essere preparati a tutto e reagire sempre con rapidità e lucidità: questa è l'essenza del Motta pensiero e di suoi allenamenti.

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