Juve, Vialli per sempre: la frase motivazionale alla Continassa

Un messaggio del grande Gianluca è stato affisso sul muro del campo di allenamento: il pensiero sul lavoro di squadra e l'individualismo

TORINO - Ora non staremo certo qui a magnificarvi le sapienti capacità motivazionali di Gianluca Vialli, non certo perché non ne conosciamo l’efficacia (verificata anzi direttamente sul campo) ma perché lui per primo non amava glorificazioni. La sua capacità di analisi, affinata grazie a una cultura non posticcia, sapeva cogliere il senso profondo delle situazioni, dei momenti e riassumerlo in frasi che mantengono la loro evocativa efficacia. Come quella che elogia il gruppo a scapito dell’individualismo e che da ieri campeggia su un muro della palazzina alla Continassa: “il lavoro di squadra vince”. I giocatori della Juventus ogni giorno ci passeranno accanto, anzi sotto, per raggiungere il campo di allenamento e il messaggio della collaborazione reciproca sarà ribadito.

Juve, gli insegnamenti di Vialli

Non è certo la prima volta che gli insegnamenti di Vialli fanno scuola in quel mondo Juve di cui lui aveva introiettato, perfettamente e fin da subito, l’essenza: "La Juventus è meravi­gliosamente pratica. Confesso che nei miei anni in biancone­ro non è mai entrato un diri­gente a dirci: 'Mi raccomando, oggi giochiamo bene'. Più e più volte, la frase era: 'Mi rac­comando, oggi vinciamo'". E più volte in molti, non ultimo Allegri, hanno ricordato come Vialli spiegasse bene un’essenza che negli anni precedenti al ritorno di Max si era un po’ persa tra qualche svolazzo fru fru, a essere generosi: "Il club ti insegna l’importanza degli oneri: ti mette nelle condizioni giuste per dimostrare quanto vali, ma poi tu devi dare il massimo. A quel punto vinci e ti godi gli onori. Ma per poco perché devi rivincere subito dopo. Ecco, il successo è spesso un sollievo più che una gioia".

Juve, cocktail mercato

Un sollievo, magari, sarà anche la fine del mercato. Intanto Karim Adeyemi, Jadon Sancho con una spruzzata di Jean-Clair Todibo sono gli ingredienti del cocktail che Cristiano Giuntoli vuole servire a Thiago Motta per brindare alla nuova stagione. Due esterni e un difensore centrale, dunque, per completare la rivoluzione tattica che traghetterà immediatamente la squadra oltre il fiume dell’indeterminatezza. Obiettivi individuati, strategie definite: abbassare le richieste del Borussia Dortmund e del Manchester United mentre si cerca di vendere Federico Chiesa e Matias Soulé.

Quanto ai nuovi arrivi, Giuntoli ha già il gradimento di entrambi ma ci sono appunto da discutere le varie clausole e le formule. Per Sancho si cerca di convincere lo United a un prestito con diritto mentre il Dortmund, che pure ha aperto alla cessione di Adeyemi, non vuol scendere sotto i 35 milioni. Sullo sfondo le nuove alternative: Pepê del Porto e Bakayoko del Psv.

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