Locatelli uno dei segreti della nuova Juve? Il precedente Motta fa sperare

L’ex Sassuolo può avere un ruolo fondamentale nella squadra che sta nascendo in questi giorni alla Continassa: non vede l’ora di cancellare la delusione per la mancata convocazione all’Europeo

Una voglia matta. Anzi, “loca”, come si dice in spagnolo. Anzi, Loca con la maiuscola, perché ad avere una voglia matta di cominciare la stagione è Manuel Locatelli, smanioso di cancellare la delusione per la mancata convocazione all’Europeo. Una motivazione in più per farsi spazio in un centrocampo in cui sono già arrivati due nuovi compagni di alto livello come Douglas Luiz e Khephren Thuram, potrebbe arrivarne un terzo come Teun Koopmeiners e tornerà, dopo i sette mesi di squalifica dello scorso anno, quel Nicolò Fagioli che invece all’Europeo c’è andato. Per non parlare del possibile ritorno dell’attualmente svincolato Adrien Rabiot. Basta guardare il calendario per capire che spazio ci sarà per tutti, ma Locatelli può contare su un altro fattore per diventare importante nella Juve di Thiago Motta: può... vestirsi da Freuler.

Locatelli e...Freuler

Lo svizzero è stato un elemento chiave del Bologna del tecnico italobrasiliano, soprattutto (ma non solo) nella fase difensiva che è stata uno dei punti di forza dei rossoblù, terza difesa meno battuta del campionato. Una solidità frutto anche dell’equilibrio garantito proprio da Freuler, deputato, ad esempio, a coprire le avanzate di Calafiori e sempre pronto sia ad aggredire sia a chiudere gli spazi. Come Locatelli nella Juventus. Eloquenti, al riguardo, i dati statistici Soccerment dell’ultimo campionato, che rilevano una somiglianza impressionante tra il contributo dei due centrocampisti. Sia in termini di numeri assoluti, sia in relazione al contesto di squadra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I dati a confronto

Tutti e due sono stati il giocatore della propria formazione che ha vinto più contrasti, 43 Locatelli nella Juve e 50 Freuler nel Bologna. Ed entrambi sono stati ai vertici delle rispettive formazioni anche per quanto riguarda i passaggi intercettati: Locatelli terzo nella Juve con 25, Freuler secondo nel Bologna con 36. Similare anche l’apporto in termini di “spazzate”, ossia interventi difensivi volti principalmente a interrompere l’azione avversaria allontanando la palla, senza avere come obiettivo primario servire un compagno (dunque solitamente effettuati in situazioni particolarmente pericolose): Locatelli è stato il quarto nella Juve con 63, Freuler il quinto nel Bologna con 48 (l’apparente discrepanza nel totale si riduce a uno 0,25 nella media a partita). Forse ancor più interessante il dato relativo alle azioni di contropressing, ossia quelle con cui un giocatore cerca di riconquistare la palla entro 6 secondi dalla perdita del possesso da parte della propria squadra, nella metà campo offensiva. Uno dei cardini del gioco di Thiago Motta. Ebbene, Freuler è stato il primatista di questo tipo di azioni nel Bologna con 40, Locatelli lo è stato nella Juve con 45: identica, 1,25, la media a partita. Equilibratori, ma anche gestori di palloni: primatista di passaggi bianconero Locatelli, 1959, secondo nel Bologna Freuler, 1867. Insomma, il gioco di Thiago Motta Locatelli ha iniziato a studiarlo da due giorni, ma è una materia in cui pare decisamente portato.

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Una voglia matta. Anzi, “loca”, come si dice in spagnolo. Anzi, Loca con la maiuscola, perché ad avere una voglia matta di cominciare la stagione è Manuel Locatelli, smanioso di cancellare la delusione per la mancata convocazione all’Europeo. Una motivazione in più per farsi spazio in un centrocampo in cui sono già arrivati due nuovi compagni di alto livello come Douglas Luiz e Khephren Thuram, potrebbe arrivarne un terzo come Teun Koopmeiners e tornerà, dopo i sette mesi di squalifica dello scorso anno, quel Nicolò Fagioli che invece all’Europeo c’è andato. Per non parlare del possibile ritorno dell’attualmente svincolato Adrien Rabiot. Basta guardare il calendario per capire che spazio ci sarà per tutti, ma Locatelli può contare su un altro fattore per diventare importante nella Juve di Thiago Motta: può... vestirsi da Freuler.

Locatelli e...Freuler

Lo svizzero è stato un elemento chiave del Bologna del tecnico italobrasiliano, soprattutto (ma non solo) nella fase difensiva che è stata uno dei punti di forza dei rossoblù, terza difesa meno battuta del campionato. Una solidità frutto anche dell’equilibrio garantito proprio da Freuler, deputato, ad esempio, a coprire le avanzate di Calafiori e sempre pronto sia ad aggredire sia a chiudere gli spazi. Come Locatelli nella Juventus. Eloquenti, al riguardo, i dati statistici Soccerment dell’ultimo campionato, che rilevano una somiglianza impressionante tra il contributo dei due centrocampisti. Sia in termini di numeri assoluti, sia in relazione al contesto di squadra.

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