I sacrificabili valgono 120 milioni
Ora, però, per il direttore tecnico bianconero diventa vitale cedere. Le prossime operazioni in uscita non dovranno coprire per intero la cifra da destinare alle casse dell’Atalanta per il centrocampista goleador (15 reti con la maglia nerazzurra nell’ultima stagione), ma una cospicua parte sì. E, dunque, Koopmeiners è la priorità, ma non necessariamente il prossimo colpo in ordine cronologico. Dipenderà dalle offerte piovute sulla Continassa nel frattempo, che pure non mancano. Il principio è che nessun giocatore, di fronte a un’offerta congrua, vanta lo status di incedibile, ma è chiaro che ci sono numerosi profili che il tandem Giuntoli-Motta ha identificato come sacrificabili. Tanti da farci, appunto, un’intera squadra. I pezzi pregiati sono Chiesa, Huijsen e Soulé: il primo per lo spessore internazionale del profilo, gli altri due per l’enorme potenziale ancora da esplorare.
Detto che, però, il neo allenatore bianconero terrebbe volentieri con sé l’argentino, cedibile solo a fronte di proposte che risolvano rebus intricati… come quello la cui soluzione porta a Koop di bianconero vestito. Intorno a lui si sono mossi soprattutto club di Premier, mentre l’olandese piace ovunque (Psg, Girona, Leverkusen…) e l’azzurro soprattutto in Serie A (Roma in pole, ma il Napoli resta sornione in attesa): le loro contestuali partenze generebbero incassi per oltre 70 milioni. Ma in partenza figurano anche Szczesny tra i pali, Rugani in difesa, McKennie a centrocampo e Kostic sulla fascia, ovvero profili di rilievo che possono assicurare al bilancio generose entrate (come anche Nicolussi Caviglia) e spazio salariale liberato (come anche Arthur). Aggiungendo alla ricetta gli ingredienti De Sciglio e Milik si arriva davvero a disporre in campo un onesto 4-3-3. Formazione sacrificabile dal valore di 119 milioni di euro complessivi.