“Dov’è Rocchi?”: la furia di Allegri diventa una maglia regalo a… Bettega

L’ex bomber ed ex vice presidente Juve a Bari: “Lo stile bianconero dipende dai 101 anni degli Agnelli”

BARI - Una intera serata in compagnia di una vera bandiera bianconera, Roberto Bettega, per parlare della Juventus e dello stile Juve. L’occasione l’ha offerta il primo anniversario dell’unico Juventus Official Fan Club di Bari, “Spirito Gobbo’’, intitolato al compianto Gianluca Vialli, presieduto da Massimiliano Toto. In un anno il sodalizio bianconero ha tesserato 250 soci, ma conta di crescere sperando nel traino di un calciomercato partito forte. E a proposito dello stile Juve, nella stessa serata è stato presentato anche il libro scritto da Pasquale Gallo, intitolato “Questione di stile – L’anima juventina’’, edito da Lastaria.

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Bettega e lo stile Juve

Sul perché lo Stile Juventus sia così unico Bettega è stato categorico: "Lo Stile Juve è rappresentato da 101 anni di storia sotto la gestione di un’unica famiglia, unica società al mondo. Il mio auspicio è che la Juventus continui ad essere di proprietà degli Agnelli". A questo proposito ha ricordato l’anno in cui la Juve è retrocessa in serie B: "Tutti i campioni, da Buffon a Del Piero, decisero di restare. Perché sono rimasti? Per affezione verso la società, questo è anche lo Stile Juve". E a chi lo ha definito una leggenda Bettega ha tenuto a precisare di non essere l’unica, ma una delle tante: "Senza tante leggende la Juventus non sarebbe diventata grande".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il mercato e l'episodio Allegri

L’ex attaccante juventino è stato restio a parlare di mercato. Su Thiago Motta, è stato telegrafico: "Se l’hanno preso vuol dire che ha le qualità per allenare la Juventus". Le sue aspirazioni? "La Juventus è sempre la Juventus. Facciamoli lavorare, i giudizi li daremo alla fine. Spero che la stagione inizi con lo spirito e l’entusiasmo che la Juve cerca". Il suo ricordo migliore dei suoi anni vissuti alla Juve? "Quello del settembre 1960 quando sono andato a fare il provino nei pulcini della Juve, se non fossi stato preso non sarei potuto diventare quello che sono". Prima della cerimonia i rappresentanti del club barese hanno offerto a Bettega una maglietta “commemorativa’’ dedicata all’ex allenatore, Allegri, che ritrae il momento in cui il tecnico, durante la finale di Coppa Italia, contro l’Atalanta, chiedeva di Rocchi, con la scritta “… Se vittoria sarà, la Curva Sud canterà… Grazie Max’’. Il bomber juventino l’ha accettata con un sorriso, ma si è astenuto dal commentarla. Non si è tirato indietro invece alla domanda sull’eliminazione dell’Italia agli Europei: "Noi che amiamo il calcio – ha chiosato - non possiamo essere contenti".

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