Pagina 2 | Vlahovic, la Juve cerca un vice: perché Retegui è meglio di Morata, i parametri

TORINO - Il periscopio con cui il direttore tecnico della Juventus Cristiano Giuntoli sta scandagliando il mercato degli attaccanti per cercare il vice Dusan Vlahovic (Moise Kean sta per salutare Torino con destinazione Firenze e Arek Milik con ogni probabilità cambierà anche lui città di residenza) si muove a destra e a manca con una velocità impressionante. Troppo importante l’operazione “setaccio” per individuare il profilo adatto a interpretare al meglio il ruolo di alternativa all’attaccante serbo che sicuramente sarà il titolare. Ma il gioco di Thiago Motta è molto dispendioso per cui se DV9 sarà al centro del progetto, anche chi dovrà sostituirlo al meglio nella parte finale delle partite avrà un ruolo chiave nell’economia del gioco della Juventus.

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Juve, le caratteristiche del vice Vlahovic

Prima di andare nello specifico e fotografare il volto del bomber sul quale il periscopio di Giuntoli è tornato a soffermarsi, ecco i parametri che la dirigenza vuole rispettare per poter offrire a Thiago Motta un attaccante pronto per sposare al meglio la sua filosofia di gioco. Dunque la punta deve innanzitutto avere fame, quindi non avere troppa esperienza ma voglia di affermarsi e dimostrare ciò che vale. Deve essere disposta a correre molto anche senza palla a prescindere dal ruolo perché per Thiago Motta nessuno può considerarsi esente dal pressing asfissiante. In questo senso, dunque, calano vertiginosamente le possibilità di vedere tornare sotto la Mole Alvaro Morata, vecchia fiamma dei tifosi bianconeri. Ma, come si sa, non si vive di ricordi, occorre guardare al futuro con spirito innovativo e idee pronte per risultare funzionali al nuovo corso.

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Morata-Juve, perchè non si può

Morata oltre ad avere 32 anni e guadagnare troppo rispetto ai parametri dettati dalla nuova governance bianconera (circa 5.5 milioni di euro per le prossime due stagioni che lo legano al momento all’Atletico Madrid) potrebbe diventare un’opportunità soltanto negli ultimi giorni di mercato, ovvero quelli precedenti al trenta agosto, quando appunto il Big Ben dirà stop alle entrate e alle uscite. Si sa, infatti, che proprio con la tempistica dell’ultimo minuto possono modificarsi le condizioni e così, per esempio, alcune operazioni di colpo virano sulla modalità “prestito”. E questo potrebbe essere il vestito adatto per vedere il Morata ter che al momento si deve considerare come soluzione in extremis.

Thiago Motta ha scelto Retegui

Tra coloro che invece intrigano i dirigenti juventini e non solo, visto che piace anche al prossimo allenatore Thiago Motta, ecco Retegui, centravanti del Genoa e della Nazionale. Si tratta di un elemento già sondato a inizio aprile come si è avuto modo di raccontare alcuni mesi fa, che non a caso risponde in pieno alle caratteristiche di cui sopra riferite al prototipo del giocatore che l’italobrasiliano ama allenare. Dunque sottotraccia ecco i primi sondaggi indiretti tra i club che peraltro sono in ballo anche per altre trattative come per esempio quella che vorrebbe il terzino destro Barbieri corteggiato dai rossoblù con l’esterno di rientro dal prestito a Pisa. Anche la Fiorentina ha bussato per Retegui, facendo subito un passo indietro dopo aver sentito due numeri accostati 4 e 0, già, 40 milioni. Ma Giuntoli lo sa, le vie del mercato sono infinite.

Motta e il jolly per l’attacco Juve: strategia Giuntoli e variabile tesoretto

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