Sacrificio Huijsen: ma la Juve è pronta a salutare altri due talenti…

Il mercato bianconero si scalda con i soldi del difensore in prestito alla Roma nell’ultima parte di stagione

È il progetto Next Gen a dare forma e forza alle ambizioni della nuova Juventus. In tutti i modi possibili. E, dunque, non soltanto attraverso il “travaso” di talenti dalla seconda alla prima squadra, ormai lieta abitudine in questo momento impersonata soprattutto dal volto di Yildiz. Soprattutto, ma non soltanto: agli ordini di Thiago Motta, nella prossima stagione, ci sarà anche Fagioli, e chissà che non restino Miretti o Soulé. Le vie per contribuire ai sogni di gloria della società, anche nell’immediato, sono però infinite, come testimonia la maxi operazione con l’Aston Villa in via di definizione in queste ore: senza Barrenechea e Iling-Junior, infatti, difficilmente Giuntoli avrebbe potuto trovare una quadra con l’omologo Monchi.

Huijsen sul mercato: la situazione

E la situazione si dovrebbe ripetere a breve, perché Huijsen ad oggi è uno dei principali candidati a essere sacrificato per finanziare la rivoluzione a centrocampo: attraverso una cessione definitiva o come pedina di scambio, infatti, il centrale classe 2005 può contribuire ad ammorbidire le pretese dell’Atalanta per Koopmeiners, esplicita richiesta dell’allenatore italo-brasiliano per dare forma al 4-2-3-1 al momento confinato nella sua testa. E poi ancora, perché alcuni giovani in uscita concorreranno ad alimentare il celebre “tesoretto” già introdotto dagli addii di De Winter (10 milioni dal Genoa, bonus compresi), Kaio Jorge (oltre 7 dal Cruzeiro) e Felix Correia (1,5 più ricca percentuale futura dal Gil Vicente): saluterà Hasa, vicino alla scadenza di contratto e lontano dal rinnovo in bianconero, e potrebbe farlo anche Barbieri, la cui conferma però stuzzica Thiago Motta.

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Next Gen, al via la rivoluzione

Ma il club, contestualmente, è già al lavoro anche per strutturare la Next Gen di domani e per plasmare i talenti del futuro. Da Savona a Rouhi, da Anghelé a Comenencia, l’ultima stagione ha messo in mostra diversi profili pronti al grande salto. E altri verranno forgiati dalle vigorose mani di Montero, passato alla panchina della seconda squadra dopo due anni con l’Under 19. Molti giocatori l’uruguaiano li conosce già, altri li porterà il mercato: non solo Adzic, anche l’esterno Luca Amaradio e il centrocampista Federico Macca sono a un passo dall’approdare a Vinovo.

Da Alessandria a Biella

Con vista non più su Alessandria bensì su Biella, dove la Next Gen si dovrebbe trasferire per i match casalinghi del prossimo campionato. A meno che la locale formazione della Biellese venga ripescata in Serie D, perché a quel punto diventerebbero tre (comprese le Women, che hanno già giocato lì nell’ultimo anno) le squadre ad alternarsi allo Stadio Pozzo-La Marmora. Un po’ troppe: alla Next Gen occorrerebbe a quel punto trovare una soluzione differente. E una soluzione, a livello dirigenziale, si sta cercando anche per risolvere il problema della suddivisione proporzionale delle seconde squadre nei tre gironi di Serie C, normativa che imporrebbe a una tra Juventus, Atalanta e Milan - ultima società a dotarsi del progetto - di volare al Sud per affrontare il girone C. Ma i bianconeri sono pronti a far pesare lo “slittamento” nel girone B già nell’ultima annata e la più agevole comunicazione con le piazze meridionali decollando dagli aeroporti lombardi...

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È il progetto Next Gen a dare forma e forza alle ambizioni della nuova Juventus. In tutti i modi possibili. E, dunque, non soltanto attraverso il “travaso” di talenti dalla seconda alla prima squadra, ormai lieta abitudine in questo momento impersonata soprattutto dal volto di Yildiz. Soprattutto, ma non soltanto: agli ordini di Thiago Motta, nella prossima stagione, ci sarà anche Fagioli, e chissà che non restino Miretti o Soulé. Le vie per contribuire ai sogni di gloria della società, anche nell’immediato, sono però infinite, come testimonia la maxi operazione con l’Aston Villa in via di definizione in queste ore: senza Barrenechea e Iling-Junior, infatti, difficilmente Giuntoli avrebbe potuto trovare una quadra con l’omologo Monchi.

Huijsen sul mercato: la situazione

E la situazione si dovrebbe ripetere a breve, perché Huijsen ad oggi è uno dei principali candidati a essere sacrificato per finanziare la rivoluzione a centrocampo: attraverso una cessione definitiva o come pedina di scambio, infatti, il centrale classe 2005 può contribuire ad ammorbidire le pretese dell’Atalanta per Koopmeiners, esplicita richiesta dell’allenatore italo-brasiliano per dare forma al 4-2-3-1 al momento confinato nella sua testa. E poi ancora, perché alcuni giovani in uscita concorreranno ad alimentare il celebre “tesoretto” già introdotto dagli addii di De Winter (10 milioni dal Genoa, bonus compresi), Kaio Jorge (oltre 7 dal Cruzeiro) e Felix Correia (1,5 più ricca percentuale futura dal Gil Vicente): saluterà Hasa, vicino alla scadenza di contratto e lontano dal rinnovo in bianconero, e potrebbe farlo anche Barbieri, la cui conferma però stuzzica Thiago Motta.

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