Gravina e le plusvalenze Juventus
Rispondendo a una domanda sulla vicenda plusvalenze che ha portato alla condanna della Juventus nella scorsa stagione, ha aggiunto: "La Juventus è stata condannata per una fattispecie e ha patteggiato per un'altra, come previsto anche dalla giustizia ordinaria. Il patteggiamento è previsto anche nel codice di giustizia sportiva. Per la prima fattispecie è stata condannata a 15 punti di penalizzazione, poi il Collegio ha richiesto una rivisitazione. Per la seconda ha chiesto un patteggiamento. E' un fatto normale". Poi prosegue: "Che la giustizia abbia avuto un effetto più incisivo di quella ordinaria lo dimostra il fatto che ci sono indagini ancora in via di esplicazione da parte della magistratura ordinaria, mentre la giustizia sportiva ha già esaurito il suo percorso. Noi siamo incisivi, rapidi e ritengo obiettivi nell'applicazione delle nostre regole".
Gravina sulla ricandidatura di Malagò
A proposito della norma che impedisce una nuova candidatura all'attuale presidente del Coni Giovanni Malagò, Gravina chiarisce: "Il limite dei mandati ritengo sia un errore strategico, sarebbe assurdo pensare di non riconoscere un quarto mandato a un presidente del Coni che oggi ha dato una svolta allo sport italiano e siamo tutti felici e contenti di vedere trionfare l'azzurro come non mai. Vedere azzerare un processo di evoluzione positiva in questo momento storico credo possa solo arrecare danno al mondo dello sport".
"Portano via i gioiellini dai vivai"
"Un altro tema che, ci era stato assicurato, sarebbe stato inserito nel Dl è una norma transitoria per l'abolizione del vincolo che al 30 giugno 2024 genererà un disastro nel sistema dei vivai nazionali. Al 30 giugno 2024 ad esempio i nostri giovani vincitori del campionato Europeo u17 saranno tutti svincolati e questo vuol dire che tante società che operano all'estero, una su tutte il Bayern, ci stanno portando via dei gioiellini con un danno incredibile per i vivai italiani. Abbiamo ricevuto richieste delle società di non rendere più obbligatorie le competizioni giovanili, perchè è una esposizione di calciatori. Vuol dire lavorare con sacrificio solo a vantaggio di altre società che non aspettano altro che prendere il prodotto finito", ha concluso Gravina.